Oscar Farinetti (patron di Eataly) con Beppe Sala
Oscar Farinetti è sempre stato nel cuore di Matteo Renzi... Leopoldino Doc, di quelli che - come direbbero in Puglia - "escono i soldi"... E come per incanto, vince la corsa delle primarie a candidato sindaco di Milano. Ma non fraintendetemi, per piacere... Non vince - lui ex braccio destro di Letizia Dulcizia Brichetto Arnaboldi Moratti Viendalmare - le primarie del centrdestra. Noooone! Vince le primarie di quella cosa che Renzi e i renzini si ostinano a chiamare PD...
E come per incanto (da non confondere "Incanto" con "Asta") Oscar Farinetti - un cognome che ne segna il destino alimentare - riceve in dono, senza gara d'appalto, l'appalto per la ristorazione all'Expo. E' proprio vero... Chi trova un amico, trova un tesoro. "Io te do 'na cosa a te, tu me dai 'na cosa a me..."
Ma non tutti applaudono. Scrive Wikipedia:
[...] In relazione al suo incarico di amministratore delegato di Expo 2015, Sala è stato criticato per via di appalti che sarebbero stati aggiudicati, durante la sua gestione, in modo illegittimo. Il Comitato Antimafia di Milano infatti ha denunciato nella sua sesta relazione semestrale due affidamenti diretti, da parte della società Expo, per lo svolgimento di attività in relazione alle Linee Guida Antimafia per protocollo di legalità, per un totale di 741.500 euro, denunciando pratiche opache e nessuna risposta chiara in merito ai chiarimenti richiesti dal Comitato. Inoltre sono stati indagati e arrestati tre suoi diretti collaboratori.
Il 29 luglio 2015 è stato indagato per abuso d'ufficio in relazione all'affidamento senza gara della ristorazione per l'Expo a Eataly. A gennaio 2016 il GIP ha disposto l'archiviazione del procedimento perché "rientra pienamente nella discrezionalità amministrativa" del commissario inserire l'appalto a Eataly tra quelli assegnabili senza gara. Inoltre per PM e GIP, non è perseguibile l'abuso d'ufficio perché "non sono emersi motivi sotterranei che hanno portato alla scelta" di Eataly. (...nemmeno il fatto che Farinetti sia stato un "fedele sostenitore" delle varie "Leopolde, Signor GIP?...)
Sempre nel gennaio 2016 è balzato all'onore delle cronache l'affidamento per gli allestimenti del Padiglione Zero e dell'Expo Centre all'architetto Michele De Lucchi, lo stesso architetto che ha ristrutturato la villa al mare del manager a Zoagli.
Secondo quanto emerso da un inchiesta giornalistica condotta dal settimanale Panorama, Sala risulterebbe incandidabile alla carica di sindaco di Milano perché si sarebbe dimesso dalla carica di amministratore delegato della Expo 2015 SpA, ma le dimissioni da Commissario di Expo 2015 non risultano protocollate entro la data prevista dalla legge dell'8 maggio.
Sebbene la giurisprudenza dica l'esatto contrario, lo staff di Sala ha respinto le accuse affermando che non era necessario che le dimissioni fossero protocollate (...proprio così... data "libera ed elastica". Meglio se lasciata in bianco... NdR)
Palazzo Chigi intervenendo sulla questione ha affermato che le dimissioni di Sala sarebbero state protocollate in data 18 gennaio 2016, ma il consigliere comunale Marco Cappato ha smentito la cosa rivelando l'esistenza di atti sottoscritti dal commissario unico Giuseppe Sala successivi al 18 gennaio [...]
Tafanus
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