Il piano anti povertà del governo: 320 euro al mese per oltre 200 mila famiglie. A settembre parte il sostegno per l’inclusione attiva: 750 milioni e progetti di attivazione sociale e lavorativa. Ecco chi può richiederlo e in che tempi. (Fonte: Paola Baroni - La Stampa)
Conto alla rovescia per il debutto del Sia, il Sostegno per l’inclusione attiva, ovvero il primo intervento strutturale nel campo del contrasto della povertà messo in campo dal governo. A un sussidio economico destinato alle famiglie più disagiate, che in media di qui a qualche mese riceveranno circa 320 euro al mese di contributo, verrà infatti abbinato un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, che farà leva su una rete integrata di interventi messi in campo da comuni, servizi territoriali (centri per l’impiego, servizi sanitari, scuole) e terzo settore.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti lo definisce “un ponte” in vista dell’approvazione definitiva della legge delega sulla povertà attesa nei prossimi mesi che segnerà poi il debutto del più robusto e strutturato reddito di inclusione.
Per l’avvio di questo progetto il governo ha stanziato 750 milioni di euro (che salgono a un miliardo dal 2017): secondo le stime in questo modo potranno accedere ai contributi tra 180 mila e 220 mila nuclei familiari, tra 400 e 500mila minorenni, per un totale di 800mila -1milione di persone.
Queste le "stime" di Poletti e del Governo. Renzi farà una "slide", da mandare ai Tiggì? Esistono le stime, ma per disgrazia di Renzi esistono anche l'ISTAT e le calcolatrici. L'ISTAT certifica che a fine 2015 in Italia i "poveri assoluti" (quelli che non ce la fanno manco a coprire le spese vitali), sono 4.800.000; la calcolatrice ci dice che un miliardo di euro (che rappresenta la decima parte della marchetta 80 euro). Sempre la calcolatrice cu duce che un miliardo di euro sono circa 83 milioni al mese (83.333.333), che divisi fra 4.800.000 poveri danno la spendlida soluzione di 17,35 euro al mese a persona.
Viva Renzi, viva Poletti, e viva le calcolatrici. Ma non finisce qui, perchè la legge prevede anche uno sciocchezzaio di vincoli che restringerà la platea degli"aventi diritto", restringendo artificiosamente la platea dei poveri certificata dall'ISTAT di una percentuale compresa fra il -79% e il -83%. Ecco infatti come dev'essere un vero povero secondo Renzi (NdR):
[...] In generale il richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario o essere uno straniero in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo. Occorre poi risiedere in Italia da almeno 2 anni [...]
E sei spoverissimo, ma non risiedi in Italia da almeno due anni? Ti fotti. Non sei più poverissimo
[...] Nel nucleo familiare deve essere presente almeno un componente minorenne o un figlio disabile, oppure una donna in stato di gravidanza accertata [...]
Disciamoscelo! Se una famiglia di morti di fame ha un figlio disoccupato di quarant'anni e non di 15 anni; se ha la sfiga di non avere in casa neanche un malato di SLA o almeno un figlio down; se non ha una figlia incinta, che cazza di famiglia povera é ???
CHI È ESCLUSO - [...] Sono esclusi dal Sia i beneficiari di trattamenti economici rilevanti di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale che superano l’importo dei 600 euro al mese e chi percepisce già strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (Naspi, Asdi, ecc.). Inoltre nessun componente del nucleo familiare può possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi precedenti la domanda di cilindrata superiore a 1300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda [...]
Suppongo che una famigliola che abbia immatricolato 13 mesi fa una Audi Quattro possa quindi accedere al "beneficio", purchè non possegga una moto immatricolata negli ultimi 36 mesi. Insomma, aridatece Ionesco, e il suo "Teatro dell'Assurdo", o almeno chiediamo che il Prof. Cipolla - se è ancora vivo - partorisca ina edizione aggiornata del suo "Manuale del Perfetto Cretino"
Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus