Ricevo da un mio parente stretto questa email, che pubblico senza cambiare una virgola:
Che pochezza! Sono andato al Policlinico di Monza a rendere visita ad un paziente che doveva essere sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia. Reparto "Teodolinda". All’ingresso del reparto dei pannelli riportano “Reparto VIP” – No, non reparto "solventi" o "paganti", Reparto VIP! Si diventa VIP pagando una retta giornaliera di molte centinaia di euro.
Che tristezza, l’umanità suddivisa in “normali” ed in “VIP” – Niente di grave, succede! I VIP esistono di fatto nel mondo attuale. Il mortificante, il pacchiano è come per diventare VIP sia sufficiente pagare circa 400 euro al giorno.
“Normali e Vip”, come tali discriminati e definiti dal picco di spesa che puoi permetterti. Chiarisco, non ho alcunché contro i ricchi, ho moltissimo da ridire contro la vergognosa definizione VIP proposta dal Policlinico di cui sopra.
email firmata
La Ministra Lorenzin, in varie funzioni
Cara Ministra Lorenzin,
io sono nato e cresciuto nella cultura che le persone si dividano in sane e malate, in oneste e disoneste, in giovani e vecchi, in forti e deboli. Al Policlinico di Monza i malati, i parenti, i baroni, i portantini, i primari, i "pulicessi", i tirocinanti, imparano subito che il mondo si divide in VIP (Very Important People) e VUP (Very Unimportant People). Lo sappiamo tutti. Di fatto è così. Ma è la prima volta che una istituzione convenzionata col servizio pubblico ufficializza la divisione dei pazienti attraverso questa oscena divisione del mondo fra Vip e Insignificanti. E questa cosa, riguardando dei malati, è semplicemente ributtante.
Cara Ministra, sono sicuro che lei non sia stata informata di questa porcheria, altrimenti, dall'alto della sua cultura medica e della sua attenzione alla "universalità" dell'assistenza sanitaria, avrebbe provveduto immediatamente a far togliere in 24 ore questa enorme, puzzolente porcheria.
Le ho inviato questa comunicazione anche sulla sua email ufficiale [email protected] , e sui "social" sui quali non fa mancare la sua discreta presenza (praticamente è dappertutto...), e sul suo sito personale. Così domani non potrà dire di non essere stata informata.
Le preannuncio che fra una settimana farò una nuova visitina al reparto "Teodolinda" del Policlinico di Monza, per verificare se questa oscena divisione in "classi" VIP e VUP sia stata rimossa. E che se questo sconcio non sarà stato eliminato (e magari anche "sanzionato"... o è chiedere troppo???), farò tutto quanto è nelle mie (scarse) potenzialità mediatiche per "sciogliere i cani" dell'opinione pubblica: nei confronti di chi ha avuto la bella idea, di chi l'ha attuata, di chi l'ha tollerata, e di chi non l'ha fatta rimuovere, pur avendone dovere e potere.
Tafanus
P.S.: il link a questo post: http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2016/07/senza-parole-il-reparto-vip-in-un-ospedale-pubblico.html
sarà inviato a questi siti, affinchè la Ministra non possa dire, domani, di essere stata all'oscuro della faccenda. Invito chi mi onora della frequentazione di questo sito ad inviare questo link non solo ai siti sottoelencati, ma anche ai loro "contatti", al loro deputato di zona, ai giornali locali e nazionali:
http://www.salute.gov.it/portale/ministro/p4_3.jsp?label=ministro
http://www.beatricelorenzin.it/
https://www.facebook.com/Beatrice-Lorenzin-143379055723073/
https://twitter.com/bealorenzin?lang=it
VIP - dal "Barone Rampante", di Italo Calvino
...mi viene in mente la storia di Cosimo, dal "Barone Rampante" di Italo Calvino. Primogenito, destinato a succedere al padre, il Barone Arminio Piovasco di Rondò (VIP, a modo suo rampante, alla ricerca di riconoscimenti nobiliari). Cosimo si ribella al genitore e all’ordine costituito, a dodici anni sale su una quercia – e da lì in poi vivrà sospeso – solitario signore del dominio degli alberi.
All'ennesimo tentativo del padre N.H. Arminio di farlo scendere dall'albero, Cosimo si rompe le balle. Così racconta la scenetta il fratello di Cosimo:
"...adesso mio fratello avrebbe potuto dare qualche altra nobile risposta, magari una massima latina, che ora non me ne viene in mente nessuna ma allora ne sapevamo tante a memoria. Invece s'era annoiato di star lì a fare il solenne; cacciò fuori lingua e gridò: "...ma io dagli alberi piscio più lontano!..." Frase senza molto senso, ma che troncava netto la questione..."
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