Oggi Renzubblica ha superato, con un articolo dal titolo truffaldino che semanticamente associa la guarigione e/o la prevenzione dal cancro con un blasfemo titolo della serie "basta un si", qualsiasi limite di decenza. Vanna Marchi non avrebbe potuto fare di meglio.
Fra titolo e contenuto dell'articolo non c'è nessuna relazione, tranne la eventuale, flebile, truffaldina idea che "basta un si" possa riferirsi alla prevenzione ed alle vaccinazioni. Questo l'articolo, che ho scannerizzato come foto e non copiato come file di testo, per mostrare la relazione anche grafica fra titolo e testo, e la tolate assenza di legami logici fra titolo e testo.: Agnese Codignola, autrice di questa ignobile marchetta al renzismo, dovrebbe vergognarsi. Dovrebbe vergognarsi il titolista (se il titolo non è della Codignola); dovrebbe vergognarsi il capo-redattore della sezione scientifica, e dovrebbe vergognarsi il direttore Mario Calabresi. Oggi, quando ho visto questo ignobile complesso "titolo+articolo", per fortuna mi trovavo già nel luogo della casa più adatto al vomito: il cesso. Già mi ero incazzato qualche minuto prima, leggendo il titolone sugli "italiani che per la prima volta dopo anni si dichiarano soddisfatti della loro situazione. Che coincidenza! A 12 giorni dal referendum pro o contro Renzi!.Poi è arrivata la ignobile marchetta "basta un si" legata al cancro (per inciso, sulla mia incazzatura non ha minimamente influito la mia "vicenda" personale", legata appunto ad un tumore, che per fortuna sembra che stia prendendo una buona piega). Ma prima di scoprire, con un enorme senso di sorpresa e di disappunto, questo articolo-marchetta, Repubblica mi aveva già "stupito" con un articolo, sempre sul numero di oggi, che scopriva (toh!... a 12 giorni dal voto...) che a sorpresa, dopo oltre 5 anni, per la prima volta la maggioranza degli italiani si dichiara soddisfattissima della propria posizione:
Era da un pezzo che pensavo di mollare Repubblica, che leggo fin dalla fondazione (quasi mezzo secolo fa). L'articolo indecente di oggi mi ha fatto rompere gli indugi. Da domani Repubblica non sarà più nella mia cassetta delle lettere, e spero che tanti seguano il mio esempio.
SOCIAL
Follow @Tafanus