Il caso è noto: la legge 194, che ha introdotto in Italia l'IVG (Interruzione Volontaria della Gravidanza), è ormai inapplicabile, di fatto, in un terzo dei casi, che pure si riferiscono a donne che vorrebbero esercitare un loro diritto. Sono diventate troppo numerose le richieste di aborto? No. L'Italia è ai gradini più bassi d'Europa. C'è carenza di medici? No. In Italia i medici sono tanti che si è sentita la necessità di introdurre il numero chiuso nelle università.
Allora mancano i ginecologi? Neanche per sogno! Semplicemente, oltre l'80% de ginecologi ha esercitato, in Italia, il "diritto" di "obiettare".
Dunque abbiamo un bel conflitto fra donne che vorrebbero esercitare il diritto di abortire in un quadro di competenza e sicurezza, e medici che esercitano il diritto di "obiettare".
Per carità! Lungi da noi il sospetto che gli "obiettori" poi facciano a pagamento, in ambienti nascosti e poco attrezzati per eventuali emergenze, raschiamenti a gogò... Macché! Sono tutti cattolici iperpraticanti, timorosi di Dio. Insomma, a fronte di una popolazione che è cattolica-praticante in misura inferiore al 30%, fra i ginecologi c'è una fortissima tendenza a frequentare rosari online, ad andare a messa tutte le domeniche, a dare da magiare agli affamati, e da bere agli assetati. Senonchè...
Senonchè TUTTI noi conosciamo qualcuno che non ha trovato posto in nessun ospedale per abortire in sicurezza, ma ha trovato con grandissima facilità un "ginecologo obiettore" o una mammana pronti a rimediare.
Ora, con operazione di grande intelligenza, il governatore del Lazio, Zingaretti, ha indetto un concorso per assumere alcuni ginecologi non-obiettori, con la clausola che il rapporto di lavoro si intenderà risolto qualora questi eventuali assunti dovessero diventare "obiettori" in seguito, per un improvviso "rigurgito" di osservavza cattolica.
Apriti cielo! Nell'ordine sono insorti: la CEI (che fa il suo mestiere: magari male, ma lo fa); i medici obiettori, che vedono diminuire il loro segmento di mercato; e, last but not least, la Ministra della Sanità Lorenzin - quella con diploma di maturità classica e un passato in Forza Italia - approdata come Ministra nel Governo Renzi (che è riuscito a raccogliere il peggio in giro per le sacrestie della politica ex o post diccì). Avete capito bene. Proprio lei... quella del mitico @fertilityday, con contormo di manifesto razzista... Insomma, colei che dovrebbe operare per assicurare ai cittadini il rispetto dei loro diritti di assistenza sanitaria universale, si è immediatamente schierata con la CEI, cogli "obiettori" (scusate, ma per esperienze "de relato" non riesco a scrivere "obiettori" senza le virgolette), fottendosene altamente dei diritti in teoria assicurati alle cittadine italiane dalla legge dello Stato n° 194.
E allora torniamo al caso Roma/Zingaretti/San Camillo: in questo ospedale non si riesce più ad assicurare l'IVG a più del 20/30% delle richiedenti. E le altre? Si fottano, o vadano dalla mammana. Ci sono ancora in vendita, nelle mercerie, ottimi ferri da calza. Oppure si procurino il nome (non è difficile) di un "obiettore di giorno" e "mammano di notte".
La situazione che non è solo del San Camillo, ma della quasi generalità degli ospedali, è presto detta. Poichè in media gli "obiettori" sono l'80% del totale, quel 20% che (per ora) non "obietta", è condannato a fare giorno e notte sempre e solo aborti, mettendo in un cantuccio e dimenticando il proprio mestiere di ginecolo a tutto campo.
Zingaretti ha l'idea di assumere i ginecologi che mancando restringendo il campo ai "non obiettori". Un provvedimento molto logico, e rispettoso di tutti. Lui ha bisogno di ginecologi non obiettori. Se gliene servono 10 per rispettare il diritto delle cittadine, non può assumerne 50, che così è sicuro, di trovarne nel mazzo 10 non obiettori. Ma alla Lorenzin del #fertilityday e alla CEI, nonchè ai "medici "obiettori", la cosa non sta bene.
E ora vorrei fare un parallelismo con un mestiere diverso: un cuoco di ristorante. Se un giorno il capo-cuoco dovesse diventare vegano, potrà rifiutarsi di preparare bistecche di manzo e polli arrosto? Credo di no. Avrebbe la libertà di andar via, perchè quando è stato assunto non era vegano.
E se il fenomeno dei cuochi vegani dilagasse? Un proprietario di ristorante avrebbe il diritto di fare un annuncio per la ricerca di un cuoco non vegano, facendogli un contratto con clausola rescissoria in caso dovesse diventare vegano in seguito?
Comunque la vediate: nel mio paesello (10.000 abitanti) c'è una sola chiesa, e alla messa della domenica ci saranno un centinaio di persone. A spanne, l'1% della popolazione. Siamo diventati un popolo di atei e di miscredenti? Macchè! E' che tutti i ferventi cattolici praticanti (l'obiezione) sembra che si siano concentrati nella categoria dei ginecologi.
Si può dire che stiamo diventando sempre più un paese di merda, o si rischia l'incriminazione per vilipendio alla Nazione, ammesso che esista un reato del genere?
Tafanus
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