Il nuovo secolo vuole l'uomo forte. I modelli non mancano: da quello vintage di Mussolini che salta nel cerchio di fuoco a Putin che sventra un alce (di Michele Serra)
Servono «uomini di Stato forti», lo dice anche Beppe Grillo, lo pensano i popoli della terra alla ricerca di un riassetto che dia stabilità e sicurezza, per esempio distruggendo i popoli nemici. Questo comporta, come effetto collaterale, che ogni popolo, per prudenza, cerchi di dotarsi di un uomo forte che sia più forte di quello del vicino. Lo slogan «Il mio uomo forte è più forte del tuo» sarà la regola del nuovo secolo.
Il modello - È quello, antico e collaudato, del maschio alfa. Le sue prerogative sono l'aggressività, i genitali molto sviluppati (anche artificialmente) e la capacità di grugnire in maniera molto autorevole. Secondo alcuni studiosi il tweet, con le sue 140 battute, è l'evoluzione naturale del grugnito: ovvero di un fonema breve e intenso il cui scopo è stupire o atterrire gli altri membri del branco e far capire alle femmine chi è il più prestante del circondario. È stato calcolato che i tweet di Trump hanno la stessa frequenza quotidiana dei grugniti di minaccia di un bonobo nella stagione della riproduzione. La differenza più significativa è che il resto dell'anno il bonobo tace.
Putin - Un altro grande prototipo di maschio alfa è Putin, molto favorito dalla grande tradizione autocratica - da Pietro il Grande a Stalin - della sua patria. La caccia all'orso, le fotografie a torso nudo nella neve, gli allenamenti di arti marziali sono gli abituali scenari nei quali il presidente russo ama farsi ritrarre, utilizzando anche speciali sagome di cartone nelle quali infila la testa. Ora il suo staff sta cercando di ampliare la gamma degli atteggiamenti vincenti di Putin, ispirandosi in parte alle antiche saghe della taiga, in parte ai reality sulle famiglie americane che vanno ad abitare nelle foreste dell'Alaska per sfuggire ai creditori. Vedremo presto Putin che sventra un alce a mani nude e con il suo intestino intreccia un giaciglio per la notte; Putin che ingravida una leoparda delle nevi, scongiurando il rischio di estinzione; Putin che costruisce una capanna di tronchi sulla tangenziale di Mosca, incurante delle intemperie e degli automobilisti bloccati che lo mandano affanculo; Putin che sconfigge a braccio di ferro il campione mondiale di braccio di ferro (vincitore del titolo per tre anni consecutivi: 1934-35-36).
Vintage - Per gli amanti del vintage rimane insuperabile il maschione vecchio modello Benito Mussolini. Dal salto nel cerchio di fuoco all'invio in Russia di duecentomila alpini equipaggiati come bagnini di Rimini, dall'Impero romano ricostruito tutto in cartapesta ai celebri comizi detti "dal balcone" perché la sua mascella fuoriusciva, causa prognatismo, come un davanzale, non c'è impresa circense nella quale non si sia cimentato. Il fascismo poi decadde, come il circo. Ma ancora oggi Mussolini è al centro di una fiorente industria di memorabilia, dal busto da tavolo (che va puntellato per evitare che il peso del mascellone lo faccia ribaltare in avanti) al kit composto da olio di ricino, fez e manganello. Si mescola col manganello l'olio di ricino versato nel fez, prima di indossarlo. Più controversa la figura dell'altro maschio alfa vintage, Adolf Hitler, un ometto nevrastenico con ciuffo e baffetti che parlava come i tedeschi delle barzellette e sosteneva di appartenere a una razza superiore. Molti storici lo considerano troppo inverosimile per essere realmente esistito.
Gli emuli - Come emulare Trump e Putin, avvantaggiati dal fatto di essere a capo di paesi molto grandi e molto potenti? Gli studiosi hanno calcolato che le dimensioni del paese di cui si è il leader hanno una incidenza diretta sul proprio carisma di maschio dominante. Un maschio alfa che parla a nome della Russia o dell'America è molto avvantaggiato rispetto a un maschio alfa che parla a nome delle Prealpi lombarde. Questo complica non di poco il compito di Matteo Salvini. L'esiguità del territorio controllato e dei consensi politici lo costringerà a lavorare intensamente sulla sua persona. Gli esperti suggeriscono barba sempre più ispida, eloquio sempre più maleducato, portamento sciatto, camicia sempre fuori dai pantaloni, felpa purché bisunta e doposci anche d'estate. Lavarsi solo lo stretto necessario. Possibilmente ingrassare parecchio. In pratica è il famoso "protocollo Depardieu", che risulta molto efficace presso il pubblico delle bettole e dei cantieri edili dell'Est europeo, ma ha forti controindicazioni di carattere medico.
(di Michele Serra - l'Espresso)
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