Al voto! Al voto! Noi sappiamo come si vince! Siamo abituati a prendere il 40%! E mentre Renzi e i suoi ammiratori ripetono (forse oggi un po' meno...) gli slogan del Commander in Chief, assistiamo nell'ordine a questi fenomeni soprannaturali:
- Renzino (quello che "se perdo il referendum abbandono la politica, non solo il governo) non si è dimesso da NIENTE. Si è solo dimesso dalla dignità e dalla coerenza.
- Facciamo una inutile "Direzione" del PD, i cui membri sono nominati al 90% dal renzismo.
- Poi facciamo una altrettanto inutile Assemblea del PD, i cui membri sono nominati al 90% dal renzismo
- Poi faremo un inutile Congresso, i cui delegati sono nominati al 90% dal renzismo
- Nel frattempo aspettiamo le "motivazioni" della corte costituzionale sulla bocciatura dell'Italicum (a che serve, dal momento che conosciamo a menadito sentenza e conseguenze?)
- Nel frattempo facciamo in un fiat la legge elettorale, tanto sono quasi tutti d'accordo (ci sono solo 18 proposte di legge sull'argomento)
- Sempre nel frattempo, stabiliamo le modalità delle primarie, decidiamo se si vota per liste o per coalizioni, rifacciamo i collegi elettorali, facciamo le primarie, discutiamo dei cinesi che hanno votato, facciamo qualche ricorso ai "probiviri"
- Poi - forse - ci sarà lo scioglimento della Camere, i due mesi di legge, e si voterà. Forse prima della scadenza naturale di un governo che già da un pezzo puzza di "scaduto", ma dopo aver girato la fatidica boa dei 4 anni, sei mesi e un giorno.
Con Renzi si vince. Davvero?
Oggi, mentre ripulivo il PC da files ormai inutili e ingombranti, mi è andato l'occhio su un file che è ingombrante ma non inutile riproporre. C'è solo il confronto fra i dati delle elezioni amministrative nelle città capoluogo del 2011 (targate Bersani) e quelle del 2016 (targate #conrenzisivince).:
Tranquilli... non vi chiedo di fare somme e percentuali. Credetemi sulla parola: fra il PD di Bersani e quello del "vadodifretta" Renzi, l'unica cosa certa che è successa è che Renzi è riuscito a rottamare, in cinque anni, il 25% del PD. Della "casta" del PD? No. dell'elettorato.
Gli elettori alle amministrative di Bersani erano stati 748.900 nel 2011, sono stati 561.100 alle amministrative di Renzi nel 2016. Renzi è stato di parola. E' andato di corsa. E' riuscito, con un gioco di prestigio, a far sparire, con bella regolarità, il 5% dell'elettorato del PD all'anno.
Complimenti vivissimi a Renzi, ma complimenti ancor più vivi e meritati ai renzisti, che stanno ancora tenendo in vita questo Massimo Boldi della politica, cascame della DC di De Mita e della Margherita di Cicciobello.
Tafanus
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