Italia "locomotiva" di Grecia, Portogallo e Ungheria
Per mesi Matteo Renzi ci ha sfrantumato le palle, facendo ridere persino i tombini di ghisa (che si sollevavano e si richiudevano ritmicamente), vaneggiando di un'Italia "locomotiva d'Europa".
Per mesi "amici feisbuc" (che erano anche amici in carne ed ossa) mi hanno "tolto l'amicizia" su feisbuc (me ne farò una ragione), perchè non mi accodavo ad alti concetti di politica economica del tipo "chi se non Renzi"? Inutile dire che dopo il fantastico referendum non solo Renzi ha fatto finta di dimettersi dalla politica, ma i suoi zeloti feisbuc sono come spariti. Puff! Una nuvoletta di cenere nell'aere. Della grandezza di Renzi non parla più neanche Maria Etruria Boschi!
Mentre continua il rumorosissimo silenzio dei suoi rumorosissimi fans di due mesi fa - faccio qualche considerazione sulla "locomotiva d'Europa", e sui suoi macchinisti:
-a) In questo momento lo spread fra titoli italiani e tedeschi, che un anno fa era di 100 punti (il che significa che l'Italia riusciva a piazzare i suoi titoli decennali sui mercati pagando interessi superiori di un punto percentuale rispetto agli omologhi titoli tedeschi), ieri ha superato i 200 punti (il che significa che da ieri, in prospettiva, il costo del servizio del debito in Italia - debito che supera i 2.200 miliardi di euro - ci costerà 22 miliardi di euro all'anno in più.
-b) E mentre ci frana addosso una slavina di 22 miliardi per il solo costo del debito, noi ci accapigliamo con l'Europa per spuntare un ulteriore decimo di punto di "flessibilità", cioè di maggior deficit consentito, cioè di maggior debito futuro. Cerchiamo di capirci: due miliardi non già di "regalo" dalla UE, ma di permesso a indebitarci per altri due miliardi. Un modo come un altro per certificare la totale inaffidabilità dell'Italia, la sua caduta verticale, la irredimibilità delle sue "classi digerenti" targate DC 2.0, tutte smartphone e slides. E anche un modo come un altro per accrescere il tasso di arroganza implicito nella immagine di Renzi e dei suoi cari, e di "esportare" anche in Europa il tasso di antipatia che ha saputo conquistarsi da noi il renzismo.
-c) E menomale che il "fiscal compact" si sta suicidando in silenzio... Approvato dalle due camere e ratificato da Napolitano (il tutto in 11 giorni, dal 12 al 23 luglio 2012, con buona pace di chi straparla di "paralisi del sistema legislativo italiano, che supereremo con la deforma costituzionale)", con larghissime maggioranze parlamentari, recita che "tutti i paesi con debito superiore al 60% del PIL hanno l'obbligo di ridurre il surplus di debito di un ventesimo ogni anno. Prendiamo il caso italiano: con un debito del 135% del PIL, il fiscal compact ci obbligherebbe ad avere un avanzo secondario (il contrario del deficit) di 3,75 punti di PIL, solo dopo aver azzerato i circa 2,4 punti di ulteriore deficit messi in legge di stabilità. Somma algebrica? Presto fatto: 2,40+3,75= 6,15 punti di PIL di manovra. Un avanzo di 3,75 punti, anziché un ulteriore deficit di 2,4. E abbiamo la faccia di culo di andare ancora a pietire l'autorizzazione di incrementare il deficit annuale. Magari per trovare le risorse per altre marchette elettorali, o per evitare di cancellare marchette precedenti (magari i mitici "80 euri"...)
Facile, no?... e cchè ce vo'... 6,15% di PIL sono circa 100.000 euri. Basta togliere la pensione a 10 milioni di pensionati su 20 milioni, et voilà... les jeux sont faits!
-d) in una situazione vergognosa di questa portata, cosa fa lo "statista 'de noantri" per non incorrere nella procedura d'infrazione, che potrebbe costarci altri 18 miliardi? Batte i pugni sul tavolo e spaventa l'Europa??? Macchè... Manda avanti Padoan, che si cala le braghe, accetta l'ulteriore taglio si 3,4 miliardi, e nella ormai mitica lettera di "specifiche" di Padoan all'Europa, tocchiamo il fondo... "Si, troveremo i fondi... Il 75% con l'evergreen chiamato "recupero dell'evasione fiscale" (che non ha mai funzionato), e il resto con due innovativi, infallibili sistemi mutuati dalla prima repubblica: l'aumento delle accise sulla benzina, e l'aumento delle tasse sulle sigarette. Fantastico, questo rottamator/rinnovatore! Le accise sulla benzina! Roba da Ciriaco De Mita, che non per niente è stato uno dei padri putativi del bischero di FrignaMa non tutti, per fortuna, adorano il fiscal compact...
Per piacere! cacciate questo arrogante dilettante allo sbaraglio. Qualsiasi cosa ci sarà DOPO, non potrà essere peggiore di questa, e comunque durerà poco. A proposito... Quello che "L'Italicum è la legge più bella del mondo, e presto tutti ce la copieranno, ma il premio di maggioranza alla lista non si tocca", adesso vuole "toccare" i criteri per il premio di maggioranza: non più alla LISTA, ma alla COALIZIONE... Eh già... il 40% di voti alla lista è una chimera, anche se l'arrogantino continua a blaterare a 80 decibel che "..noi sappiamo come si raggiunge il 40%...". E con chi dovrebbe "coalizzarsi" per raggiungere il 40%??? Con lo zerovirgola di Alfano, che gli farebbe scappar via a gambe levate il 5% di SI? Oppure pensa ad un'alleanza organica con Berlusconi? O magari con Salvini?
Ci faccia sapere, signor Renzi. In attesa, noi ci stiamo rotolando sotto il PC per le risate. Ma credo che il meglio del suo "story-telling" debba ancora arrivare...
Spread renzino: da 100 a 200 in 12 mesi
Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus