Questo Checco Zalone, che ha sbriciolato l'Italia sia economicamente che sociologicamente in meno di tre anni, passerà alla storia come lo "statista" che non ne ha azzeccata una neanche per la legge del caso. E' noto che se si lancia una moneta in aria per un numero abbastanza grande di volte, alla lunga "testa" e "croce" si avvicineranno molto al 50% per ogni "evento"
Renzi no. Ognì volta che ha lanciato la monetina, gli è venuto fuori "croce". Ha sbagliato TUTTE le mosse, e questo è davvero un record mondiale (forse solo Trump potrà eguagliarlo, ma si deve impegnare molto).
- Ha sbagliato con l'Italicum, "la legge elettorale più bella del mondo, che presto tutti ci copieranno". Nessuno l'ha copiata, ed è stata bocciata persino da una Corte Costituzionale non "pregiudizialmente ostile" (...diciamo così...).
- Ha sbagliato a non capire che le elezioni europee rispondono a logiche di voto ben diverse da quelle delle politiche, e che l'ormai mitico (e ridicolo) ultracitato 40,8% è stato il frutto della marchetta 80 euri. Effetto svanito in due mesi, mentre non è svanito l'onere per gli italiani di 10 miliardi all'anno.
- Ha sbagliato a varare leggi (province, senato) subordinate all'approvazione della "deforma costituzionale" Renzi/Verdini/Alfano/Boschi", che avrebbe dovuto costituire le fondamenta di TUTTE le altre minchiate immaginate. Stra-bocciata la deforma, gli è crollato addosso tutto il fantasioso castello immaginato e "venduto in fiera" prima di averlo a disposizione.
- Ha sbagliato a nominare al governo e a candidare nel territorio una massa di incompetenti (purchè amici e serventi). Vogliamo fare dei nomi? Boschi, Pinotti, Poletti, Madia, Mogherini, Orfini, Serracchiani, Nardella, Faraone... (qualcuno mi aiuti a ricordarli tutti).
- Ha sbagliato a dire di aver abrogato le province. Queste sono ancora tutte al loro posto. Hanno perso i fondi per occuparsi di scuole e strade, ma non l'onere di strutture e personale.
- Ha sbagliato a personalizzare il referendum costituzionale ("Se perdo, esco non solo dal governo ma anche dalla vita politica")
- Ha sbagliato a far finta di non aver preso quell'impegno, e di essere rimasto in politica, rimandiandosi l'impegno ad andarsene.
- Ha sbagliato ad intestare il 40% di si al referendum come un si alla sua eminente figura di statista, dimenticandosi di aggiungere che - usando lo stesso metro di giudizio - avrebbe dovuto intestarsi al passivo anche il 60% che gli ha urlato in faccia un NO grosso come Palazzo Chigi.
- Ha sbagliato (e con lui ha sbagliato Mattarella) a far finta di dimettersi da Palazzo Chigi mandando avanti il suo maggiordomo, Paolo Gentiloni dei conti Gentiloni Silveri, nobili di Filottrano, Cingoli e Macerata, a tenergli caldo il posto, ed una fotocopia del quadretto di famiglia precedente, da cui manca solo la ex (per fortuna) ministra della Pubblica Distruzione, autrice della devastante baracconata che passa per il nome di #labuonascuola.
- Ha sbagliato a farsi - per amore della battua caustica, o - peggio - per convinzione, un sacco di nemici che godono ancora, nonostante i suoi attacchi, di un certo consenso e di un certo prestigio.
- Ha sbagliato, infine, ironizzando sulla portata eventuale di un partito scissionista (D'Alema, Bersani, Emiliano, Rossi ed altri), immaginando che grazie alla sua forza a questo partito avrebbe lasciato solo le briciole. Non è stato così. Ora abbiamo i primi sondaggi, e il "c.d. "partito di D'alema" sembra, anche secondo Tecné e IPR Marketing, "maisons" di sondaggi non ostili a Renzi, che sarebbe già ben oltre il 10% ipotizzato da D'Alema e irriso da Renzi.
- Ora dalla barca che affonda del PdR (Partito di Renzi) inizieranno a saltar giù i topi, con accelerazione crescente. Anzi, hanno già iniziato (almeno fra gli elettori): per IPR Marketing il "partitino dello zerovirgola di D'Alema" ha già portato via a Renzi un terzo del partito (11 punti su 33); per Tecnè gli ha già portato via, ancor prima di nascere, il 41% degli elettori (14 punti su 34). Con buona pace dello "spacconcello di Frignano".
Ma ecco come descrive la situazione prospettica in "non embedded" Fatto Quotidiano:
[...] Propositi smentiti, sia in senso negativo che in senso positivo. Perché a leggere gli ultimi sondaggi di Ipr e Tecnè per Porta a Porta né Renzi né il suo nuovo vecchio avversario D’Alema raccoglierebbero i voti che credono di poter raccogliere. Il segretario del Pd, innanzitutto: è lontanissimo dal 40% che è convinto di valere ancora nelle urne nonostante la batosta del referendum costituzionale. L’unica mezza buona notizia per l’ex premier è che nessun partito, ad oggi, da solo raggiungerebbe la soglia per poter governare. Discorso assai simile, inoltre, anche nell’ipotesi di alleanze e coalizioni più o meno fantasiose.
A far da contraltare, però, ci sono i consensi che raccoglierebbe Massimo D’Alema: l’11% per Ipr, il 14% per Tecné. In entrambi i casi, sopra quel 10% che il politico di origine pugliese prospettava come apice del consenso per il nuovo progetto politico. E il Partito democratico? Senza D’Alema e il resto della minoranza dem si attesterebbe intorno a un misero 22% [...]
IL PD CON O SENZA D’ALEMA – Se si presentasse una lista scissionista di sinistra a guida D’Alema-Bersani, per Ipr il Pd si fermerebbe al 22% con 141 seggi, mentre la nuova forza dalemiana raggiungerebbe l’11% con 71 seggi. In tal caso M5S sarebbe al 29,5% con 190 seggi, la Lega al 13% con 77 seggi, Fi al 12% con 32 seggi, Ncd 3% con 19 seggi. Diverso il sondaggio registrato da Tecné: M5S 28% e 179 seggi, Pd senza sinistra 20% e 128 seggi, sinistra con minoranza Pd ormai scissa 14% e 90 seggi, Lega e Fi 13% con 83 seggi ciascuno, Fdi 5% e 32 seggi, Area popolare 3% e 19 seggi. Per il 53% degli italiani (54% per Tecné) sarebbe meglio andare alle elezioni subito con le leggi elettorali modificate dalla Consulta [...]
Piccoli "spaccamontagne" on stage
...e ora attendo con ansia la "fatal domanda"... E' peggio Renzi che un parlamento senza maggioranza?
Bene: secondo me, qualsiasi cosa è meglio di Renzi: il terremoto, le cavallette, la bomba d'acqua... Questo ometto è riuscito a fare in meno di tre anni più danni di quanti non ne abbia fatti la prima repubblica in decine d'anni. Ha disintegrato l'economia (ricordate??? "L'Italia sarà la locomotiva d'Europa"... Ora dietro di noi ci sono solo - ma per poco - Grecia e Portogallo). Cosa dite, che senza Renzi restiamo senza governo?
Beh... prima di tutto, restare senza QUESTO governo sarebbe una benedizione caduta dal cielo. Altri paesi sono stati per più di un anno senza la "grazia ricevuta" di un governo Renzi (Spagna, Belgio), e - dicono gli economisti e i sociologi nemici di Renzi - stanno viaggiando meglio, molto meglio di noi.
Ora l'obiettivo primario dev'essere quello di rottamare il rottamatore fallito. Poi una maggioranza parlamentare la si troverà. La si è sempre trovata per quasi settant'anni, in regime di proporzionale puro, e non siamo mai stati peggio di adesso, sotto il regime del Ducetto e del suo Giglio Magico. D'altra parte, quale sarebbe l'alternativa??? Continuare a tenerci il Ducetto per paura del buio?
Il buio è adesso. Accendete la luce.
Tafanus
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