Dexter Gordon e Lonette McKee
Il 27 febbraio 2017 al "Dizzy's" il "Dexter Gordon Legacy Ensamble", creatura di Abraham Burton, celebra l'anniversario della morte di Dexter Gordon, che avrebbe compiuto 94 anni. Ne nasce un concerto (e un video) che non è solo una dichiarazione d'amore a Dexter, ma anche - grazie alla qualità degli esecutori - lezione postuma sul miglior hot jazz che mi sia mai capitato di ascoltare. Imperdibile
Dopo aver lavorato con Charlie Parker a New York, il suo nome diventò famosissimo nell'ambiente. Verso la fine degli anni cinquanta, l'avvento del cool jazz lo fece lentamente scomparire dalla scena. Tra un ingresso e l'altro in carcere per reati connessi alla droga, Gordon cominciò ad avere seri problemi di alcolismo che comportarono il suo inesorabile declino. Nel 1962 intraprese un lungo "esilio" in Europa, dove trascorse 15 anni suonando e vivendo principalmente a Parigi e Copenaghen, e collaborando regolarmente con alcuni jazzmen espatriati quale Bud Powell, Freddie Hubbard, Bobby Hutcherson, Kenny Drew, Horace Parlan e Billy Higgins.
Occasionalmente tornò negli Stati Uniti per registrare molti degli album usciti sotto il suo nome, ma sono i sette album che ha registrato per la Blue Note Records negli anni sessanta (Doin' Allright, Dexter Calling..., Go!, A Swingin' Affair, Our Man in Paris, One Flight Up e Gettin' Around) a essere considerati le sue opere migliori. Il ritorno negli Stati Uniti avvenne nel 1976. L'esibizione di quell'anno al Village Vanguard di New York fu un nuovo inizio dal punto di vista sia discografico che artistico, e la critica finalmente lo riconobbe come uno dei migliori sassofonisti jazz (...peccato che Wikipesia dimentichi di citare quello che personalmente ritengo il miglior album mai inciso da Dexter Gordon: "Very Saxily Yours" - NdR)
L'improvvisa crescita di popolarità di Dexter Gordon solleticò le attenzioni della Columbia Records: il fatto che la nota etichetta si interessasse al jazz acustico "tradizionale" piuttosto che agli stili commerciali che erano comunque stati promossi durante la prima parte degli anni settanta fu vista come una svolta nella discografia mondiale del jazz. Mentre era in prigione per possesso di eroina, Gordon divenne un appassionato di cinema, e per questo nel 1986 accettò con entusiasmo di interpretare la parte del protagonista in "Round Midnight" (A mezzanotte circa) diretto da Bertrand Tavernier e ispirato alla vita di Bud Powell e Lester Young..."
Tafanus
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