Il grafico in calce - tanto per chiarire - è ricavato dall'analisi di TUTTI i sondaggi accolti sul sito governativo sondaggipoliticoelettorali.it e riportano i dati puntuali dell'ultimo anno, dai quali sono state ricavate le linee di tendenza polinomiali.
E ora, se possibile, usciamo dal confronto fra risultati alle comunali confrontati con le regionali o le europee, fra partiti che erano dappertutto e partiti con presenza a macchia di leopardo. E tanto meno prendiamo a confronto alleanze fra partiti populisti di diverse nazioni in Europa, al fine di costituire gruppi disomogenei ma finanziati, e stiamo ai sondaggi sui quali la domandina è sempre la stessa: per chi votereste se si votasse domani per la Camera?
Bene, ora inforchiamo gli occhiali, e guardiamo le due metà del grafico (tenendo presente che le curve polinomiali fanno il loro mestiere, e rispondono con un certo ritardo ai dati puntuali. Osserviamo alcune cosine...
-a) A metà del periodo considerato, il M5S smetteva di scendere, e cominciava a risalire, con velocità crescente;
-b) PdR e Centro-Destra smettevano di salire, ed iniziavano a scendere, con diverse velocità: più lentamente il centro-destra, più velocemente il piddirenzino
-c) Sei mesi fa il PdR era il primo partito, oggi è il terzo, sotto la inevitabile coalizione di CDX (se non si coalizzano, fascisti, leghisti e italoforzuti possono chiedere già da oggi il certificato di morte);
-d) Oggi il "tendenziale" del PdR è di 6 punti sotto il M5S, e continua a divaricarsi con accelerazione crescente;
-e) Oggi il tendenziale del PdR è già sotto il calante CDX, con un particolare: che i dati puntuali del CDX (i puntini azzurri) sono tutti sopra la curva, e la "tireranno" inevitabilmente in su; il contrario appare per i puntini rossi del PdR, che trascineranno sempre più in basso il tendenziale del PdR;
-f) La sinistra-sinistra sei mesi fa non arrivava al 4%. Ora il tendenziale è intorno al 7,5, ma i puntini rossi sono tutti molto più in alto della linea di tendenza, e la trascineranno parecchio più in alto.
Ora è necessario collegare un paio di sinapsi, lasciar perdere le comunali di Viggiù del 2008, e guardare a cosa sta succedendo, dopo aver cercato di capire cosa è successo. Sei mesi fa sono cominciati i fuochi d'artificio sulla magnifica riforma costituzionale; l'Italia ha confermato il suo ultimo posto nell'Europa a 27 per crescita; la maleducazione di Renzi e dei Renzini ha toccato vette ineguagliabili; parecchi hanno iniziato a scendere dal carro scricchiolante sul quale erano saliti troppo in fretta. La sinistra del partito ha iniziato a scendere. Timidamente in parlamento, a slavina nell'elettorato.
I punti della sinistra sono pochi? Pazienza... Intanto sei mesi fa erano 28 punti in meno rispetto al PdR (4 contro 32); oggi sono (con dati tendenziali ovviamente vischiosi e in ritardo sulle realtà puntuali) sono 20 i punti di differenza, e fra un paio di mesi, dopo il flop annunciato alle prossime amministrative, e dopo la legge di stabilità "lacrime e sangue", saranno molti di più.
Basteranno per governare? No, non basteranno. Ma saranno sufficienti, ad abundantiam, per fare della sinistra un "azionista di blocco". Non potrà dettar legge, ma potrà impedire al renzismo di dettar legge. Certo, Renzi potrà fare ancora politiche di destra, facendo alleanze a geometria variabile, su specifici provvedimenti, col peggio della politica italiana. Ma ormai dovrebbe aver capito che la destra incassa i dividendi, ma resta a casa propria. E man mano che la debolezza di Renzi e del Renzismo si accentueranno, la discesina dal carro di Renzi diventerà la libera di Kitzbuel, e forse finalmente ci libereremo una volta per tutte del renzismo, delle veline promosse a "madrine costituzionali", delle professoresse di lettere a capo delle forze armate, e dei poletti che dovrebbero far ripartire l'occupazione.
Forse saremo costretti a ridiventare un paese normale. O almeno a provarci. E se per ottenere questo dovremo pagare un prezzo, pazienza. Forse qualcuno imparerà, al prossimo giro di valzer, a schivare qualsiasi tipologia di cazzarismo. Impareremo che non esistono pasti gratis, e forse potrà rinascere la voglia di sinistra. Di sinistra, non di renzismo.
Tafanus
APPENDICE - Sperando di fare cosa utile ad alcuni commentatori malati di renzismo, che asseriscono (senza che neanche scappi loro da ridere) che già all'inizio della segreteria Renzi il M5S fosse il primo partito italiano, aggiungo gli screenshot di tre sondaggi: il primo del dicembre 2013 (mese della "presa della segreteria" da parte di Renzi); il secondo del giugno 2014 (il mese dopo la marchetta 80 euro; il terzo dell'aprile 2017 (field-work effettuato il giorno 12 aprile).
Già... noi siamo quelli dei "fatti separati dalle pugnette", caro Gianlù... NOI, non tu. Oppure si? E allora ci linki qualche sondaggio che dia Grillo davanti a Renzi negli ultimi mesi del 2013, o nei primi mesi del 2014? Grazie.
Tafanus
Scenari Politici - Dicembre 2013
Istituto Piepoli - Giugno 2014
Index Research - Aprile 2017
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