Correva il 18 Maggio Millenovecento....anta, quando la Città di Barletta ebbe l'onore di veder nascere Marisa: a cento metri dal palazzo della Posta, dove sono stati lasciati intatti i fori dei proiettili della mitragliatrice tedesca che falciò per rappresaglia, il 12 settebbre 1943 (quattro giorni dopo la firma dell'armistizio) 12 barlettani; a 200 metri dalla bella libreria liberty di Elio Vittorini; a trecento metri dalla bellissima chiesa romanica dove ci siamo sposati; a 400 dalla maestosa statua in bronzo di Eraclio; a 500 metri dalla Pinacoteca dedicata al barlettato De Nittis; a 600 metri dalla Taverna della Disfida di Ettore Fieramosca; a 700 metri dalla casa di Mennea; a 700 metri dal bellissimo Castello Svevo, perfettamente ristrutturato...
Bene... Ho fatto il mio "promo" dal titolo "Visitate Barletta". Ora posso concentrarmi su Marisa. Non le dico "Cento di questi giorni", perchè non lo vorrebbe neanche lei, e perchè non amo raccontare balle. Auguro a lei e a me tanti anni quanti ce ne spettano ancora da vivere in condizioni dignitose di salute.
Auguro a Marisa di campare qualche anno più di me, sia perchè se lo merita, sia perchè mi seccherebbe restare solo, senza la mia "badante"...
Abbiamo trascorso tantissimi anni insieme; alcuni belli, alcuni brutti, ma quelli belli sono stati prevalenti. Coi tempi che corrono, è già bello poter dire così. La ringrazio di tutto... Ma guai se fra qualche giorno non ricambierà i ringraziamenti!
Il Castello Svevo di Barletta
Volevo regalare questo pied-à-terre a Marisa, ma non ce l'ho fatta a tirar su gli ultimi seicento euri...Così ho ripiegato sulla sua torta preferita...
Antonio
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