Voucher, Pd diviso e no di Mdp e Si: la commissione approva i nuovi strumenti con il voto di Fi e Lega - Una maggioranza inedita fa passare l'emendamento che introduce il libretto delle famiglie e il lavoro occasionale per le imprese, mentre il centrosinistra perde pezzi. La ministra Finocchiaro: "Li abbiamo cancellati, chi dice il contrario mente". Camusso: "La Cgil farà ricorso alla Corte Costituzionale" (Fonte: Repubblica.it)
"Nessun ritorno dei voucher, ma nuovi strumenti per regolare il lavoro occasionale, altrimenti destinato a essere gestito attraverso pagamenti in nero". All'indomani di una giornata molto tesa alla Camera, la ministra dei rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha fatto il punto sull'ultima versione dell'emendamento alla manovra - presentato dal Pd e approvato stamattina dalla commissione Bilancio della Camera - cercando di domare la polemica accesa due giorni fa, quando Mdp aveva minacciato l'apertura di una crisi. "I voucher sono stati cancellati con un decreto-legge di questo governo e non torneranno. Chi sostiene il contrario, non dice la verità. Con la conseguenza aggravante a suo carico di voler lasciare nell'illegalità quelle tante piccole prestazioni di lavoro occasionale di modesta entità economica, che oggi non trovano alcuna tutela nel nostro ordinamento". Governo e Pd vogliono regolare i lavori occasionali tutelando i soggetti coinvolti".
Parole e spiegazioni che non hanno ricompattato né il Pd né il centrosinistra. E, tanto meno, hanno convinto la Cgil: Susanna Camusso ha subito fatto sapere che si rivolgerà alla Consulta: "Sui voucher non c'è dubbio che faremo ricorso alla Corte Costituzionale. Siamo profondamente sconcertati da un Governo che un mese e mezzo fa aveva abrogato i voucher e che oggi li reintroduce con caratteristiche per alcuni aspetti assolutamente identiche e per altre di maggiore liberalizzazione. Mi pare che sia assolutamente evidente che siamo di fronte ad una violazione dell'articolo 75 della Costituzione e ad un impedimento ai cittadini di votare. Quello che deve essere chiaro è che la parola d'ordine non è solo la difesa dei voucher ma dei valori democratici di questo Paese".
Ci sopo poi le divisioni politiche all'interno del Pd: tre deputati vicini ad Andrea Orlando in commissione Bilancio - Antonio Misiani, Susanna Cenni e Carlo Dell'Arringa - non hanno partecipato al voto sugli strumenti che sostituiscono i voucher, mentre i commissari di Mdp hano votato contro, così come i rappresentanti di Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle.
A favore ha votato il resto del Pd in commissione con Ap, Ala-Sc, Forza Italia e la Lega [...]
(...Evviva! Ormai è ufficiale! Gentiloni, per ordine di Renzi, governa insieme ad Alfano, al pregiudicato Verdini, al pregiudicato Berlusconi, ed allo statista Salvini... E io dovrei votare per questa "accozzaglia"??? No, grazie! NdR)
Il voto contrario di Mdp era stato annunciato da Arturo Scotto che alla fine minaccia l'uscita dalla maggioranza: "Abbandoniamo i lavori della commissione, non voteremo il mandato al relatore e ci batteremo in Aula per cambiare il testo. Non c'è più vincolo di maggioranza, il nostro vincolo è con chi avrebbe avuto il diritto di votare il referendum. Il voto sui 'nuovi voucher' lede in modo decisivo il rapporto tra noi e il resto della maggioranza".
La linea dura è confermata dal capogruppo Art 1-Md alla Camera, Francesco Laforgia, in vista dell'approdo del testo in aula: "Il Pd ha scelto di consumare l'ennesimo strappo. Non voteremo la fiducia e il Pd dovrà spiegare a milioni di Italiani le ragioni di una scelta irresponsabile sul merito e sul piano del funzionamento democratico delle istituzioni. Dovrà anche spiegare perché ha deciso di sabotare questa legislatura".
Scambi di accuse reciproche tra partiti di maggioranza e opposizione e all'interno della stessa maggioranza. È il caso, ad esempio, del dem Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera: "È stato un errore approvare l`emendamento sui `voucher`. Nessuno ha mai negato la necessità di una nuova normativa sul lavoro occasionale, dopo l`abrogazione dei voucher voluta dal governo. Il modo con il quale siamo arrivati a disciplinare le prestazioni occasionali è stato, però, uno dei peggiori".
Nicola Fratoianni: "Quello che sta facendo il Pd, con l'aiuto dei leghisti, di Forza Italia e della destra sui voucher ha un solo nome: si tratta di un'indegna truffa.
Stefano Fassina: La grande coalizione Pd-Fi-Lega compie un atto eversivo; violano la Costituzione e umiliano il Parlamento che poche settimane fa ha convertito un decreto legge per cancellarli e evitare il referendum" [...]
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