In 93 anni, ad ammazzare l'Unità non c'era riuscito nessuno. Neanche i "biechi" Pietro Ingrao, Giancarlo Pajetta, Massimo D'Alema; non i morbidoni "si-ma-anche" Veltroni, Gambescia, Calddarola...
Poi, un giorno, finalmente, sono arrivati loro, a rimorchio di issu: i DEMOLITORI. I Rottamatori armati di leccaculismo, al seguito del Prode Condottiero Sfasciacarrozze. Sono arrivati gli Erasmo d'Angelis (esperto-ma-non-troppo in fogne e condotte d'acqua); i @frondolino; i vignettisti (dall'estrema sinistra di Cuore all'estrema destra di Renzi senza soluzione di continuità); i pretini alla Andrea Romano; i Carneade alla Marco Bucciantini; i mega-palazzinari Pessina, e alla fine l'opera di distruzione è riuscita.
Come è noto, il cartaceo, dopo due tentativi di fallimento, finalmente è morto definitivamente, e nessuno ha capacità, voglia e soldi per resuscitarlo. Manca la ragion d'essere, e cioè quei tizi che la mattina si affacciavano in edicola per comprare l'Unità (con o senza il VHS dei film veltroniani in banded-deal.
Per quanto riguarda il giornaletto online, che non può sottrarsi come faceva il cartaceo al controllo della diffusione (Alexa.com non è un servizio da comprare in abbonamento come ADS (l'stituto che controlla la diffusione dei giornali cartacei). Alexa controlla la diffusione dei siti, e comunica la loro classifica a chiunque voglia conoscerla. Cos' da un paio di mesi seguiamo, con morboso interesse, la diffusione lelle spoglie online dell'Unità. La voro che avrebbe potuto essere complicato, perchè anche il giornaletto online ha avuto problematiche create da rottamatori incapaci però di riparare il minimo graffio... Così l'Unità online non ha mai avuto un dominio "unita.com, o unita.it. o unita.qualsiasi cosa. Il registrant di unita.it c'era già, e il dominio non era nelle disponibilità del renzismo.
Si è cosi arrivati all'imbroglio si unita.tv, per giustificare il quale si è detto che sarebbe stato l'erede di youdem, la tv di partito diretta magistralmente da Chiara Geloni. Ma il sito non è mai stato un sito di streaming. E' stato un sito del giornaletto di Renzi & C. sotto mentite spoglie..
L'ultimo colpo è stato inferto un mesetto fa, con la morte uggiciale della testata online, e con la nascita tramite forcipe di una specie di aborto che di chiama "democratica", dovrebbe risiedere sul dominio democratica.it, ma non è possibile farlo, perchè i prodi ostetrici di questa porcheria non si sono accertati neanche se il dominio democratica.it non fosse, per caso, già registrato da altri. Lo era, da dieci anni. Quindi adesso la situazione è questa:
# il cartaceo è morto definitivamente, al terzo tentativo di ucciderlo, perchè i Fratelli Pessina si sono rotti il c... di continuare a tirar fuori milioni di euro senza ricevere gli appalti fatti intravedere;
# l'on-line è un giornaletto meno dignitoso - per contenuti, grafica e appetibilità complessiva - della Gazzetta di Cocomaro
# il tentativo di mascherarne l'identità sotto le vesti di "demografica" è già naufragato sul nascere per insipienza dei suoi padroni (Matteo Renzi, Matteo Renzi & Matteo Renzi); non possono chiamarlo "democratica.it perchè il dominio è registrato da dieci anni da altri (il controllo preventivo si fa in un minuto), e quindi "democratica" giace tristemente senza un indirizzo proprio, e ci si arriva solo (le brutte figure non finiscono mai) attraverso un'operazione di "redirecting" dall'indirizzo vecchio (unita.tv).
Tutta questa tragicommedia ci ha sempre rincuriositi, e da due mesi teniamo sotto controllo la classifica dei siti web aggiornata giornalmente da alexa.com
In calce, riportiamo il grafico dell'andamento della classifica di questa "cosa" sotto qualsiasi forma. Per i non addetti: numeri crescenti non è bene, è male. Sono numeri che indicano la posizione di classifica. Abbiamo riportato i dati puntuali, e la curva di tendenza polinomiale.
Difficile, nel mondo dei siti web, fare peggio dell'unità, comunque si chiami nella sua evoluzione giorno per giorno; ad Alexa, dove operano risaputamente le associazioni a delinquere tutte alleate con lo scopo di fare la bua a Renzi, misurano l'unico dominio passato e presente del "coso" del PdR: unita.tv. E i risultati sono una cosa da piangere. O da ridere. A scelta.
Andamento del giornaletto online del PdR
In 40 giorni, la Gazzetta di Cocomaro online è passata dalla posizione 48.500° alla posizione 60.000°, e la caduta,come si può vedere dalla linea di tendenza, è in ulteriore, forte accelerazione. Vi terremo informati circa gli ulteriori sviluppi.
Tafanus
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