Il partito neofascista sta organizzando per il 28 ottobre una manifestazione nella Capitale, nel giorno dell'anniversario della presa del potere di Mussolini. Il leader Fiore: «Minniti non la annulli con metodi questurini, non siamo nostalgici». Pd, Sinistra Italiana e Possibile in coro: «Grave affronto alla Costituzione». La sindaca Raggi: «Marcia non può e non deve ripetersi». Il centrodestra non commenta (di Federico Marconi - l'Espresso)
Raggi: 'Marcia su Roma non si farà'. Fn: 'Perché vietarla?'. Pd: 'Partito va sciolto' - «Bandiere, striscioni, auto, pullman, benzina… Compatriota, la macchina organizzativa è in moto ed ha bisogno del tuo sostegno concreto». L’appuntamento è a Roma, il 28 ottobre. Una data simbolica: 95 anni fa ci fu la marcia su Roma che portò al governo Mussolini. Ora Forza Nuova ci riprova. «La marcia dei patrioti contro un governo illegittimo» continua il post su Facebook «per dire no definitivamente allo Ius Soli e per fermare violenze e stupri da parte degli invasori che hanno preso d’assalto la nostra Patria».
Sono già moltissime le adesioni: più di mille “mi piace” e quasi settecento condivisioni. Senza contare i commenti di supporto o di ricordo nostalgico: «Marciare per non marcire», «I miei genitori si sono sposati il 28 ottobre e mi hanno insegnato l’amore per la patria», «È il mio compleanno il 28 ottobre faccio 50 anni, forse sarà l'anno della svolta».
Il partito neofascista ha messo in moto la macchina organizzativa, e aspetta le donazioni delle future camicie nere su PayPal. Alla Questura di Roma però ancora non sanno nulla. «Non è stato ancora formalizzato in questura alcun preavviso di manifestazione per la “marcia su Roma”» fanno sapere da via di San Vitale. Per legge, gli organizzatori di questo genere di eventi devono dare preavviso al questore almeno tre giorni prima. E la Questura può sempre vietare la manifestazione, ma questo per i forzanovisti potrebbe non essere un impedimento insormontabile: non sono nuovi infatti a manifestare nonostante il diniego della Polizia.
Come il 5 novembre 2016. La manifestazione dei camerati di Forza Nuova ha luogo alla Magliana, quartiere periferico della Capitale, nonostante il diniego della Polizia. «Ci avevano negato il permesso, ce lo siamo presi» come si legge sul profilo twitter dei neofascisti. Il corteo si conclude con esponenti dei centri sociali. O come il 15 giugno, quando alcuni esponenti di Forza Nuova cercano di raggiungere, senza autorizzazione delle forze dell’ordine, Palazzo Madama dove era in corso la discussione sullo ius soli. E ancora un mese dopo, il 12 luglio, a Tor Bella Monaca: alcuni forzanovisti violano le limitazioni della questura per andare a manifestare davanti la sede del Pd del quartiere. Rimane ferito un poliziotto.
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