Alla casalinga di Voghera basta ripetere a pappagallo che sono delle "criptovalute". Non sa cosa siano, non conosce il broker e neanche la nazione di residenza della (eventuale) non-cripto-sede, ma tutti ne parlano (ad cazzum), e nessuno le ha spiegato che non esiste nulla al mondo - neanche i palloncini di gomma gonfiati di gas leggeri - che possa salire all'infinito, e che prima o poi qualcuno con questa pietra filosofale rimane col cerino in mano, e si scotta le dita, se non tutto il braccio.
Immagino la casalinga di Voghera che all'inizio della settimana ha mandato ad un ignoto indirizzo web la sua tredicesima (mettiamo 1000 euri) e poi ha affrontato serenamente la sua disgraziata vita di lavoratrice part-time in nero, di moglie, di badante del marito malato, di bancomat per i figli disoccupati (tanto, a renderla ricca e felice in un attimo ci avrebbero pensato i bitcoin...)
Oggi - a distanza di meno di cinque giorni - apre verso le 16 il suo conto, e scopre che i suoi mille euri valgono non 5.000 (come da previsioni degli "esperti" in monopoli, ma 500. Esattamente la metà. Li ha comperati alle 14:00 del 17 a 15.932 euro, e alle 8:00 di oggi quotavano 8.463. Esattamenteè successo ciò che pronostichiamo da pochi giorni: un granello di sabbia, o un nuovo "operatore" che entra sul mercato, o "voci" di esperti cinesi di hackeraggio che sarebbero entrati nel sistema, ed ecco che si innesca il "panic selling". Ma niente paura. Domani è uun altro giorno. Basterà un rimbalzino tecnico, e il parco-buoi si affretterà di nuovo a correre dietro alla nuova pietra filosofale. Fino alla prossima, e definitiva scottatura. Auguri, e non solo di Buon Natale, a tutti i fessi e contenti dell'universo mondo.
Tafanus
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