Questo post ha lo scopo di dare il mio contributo alla celebrazione dei trent'anni di vita della più grande istituzione al mondo per la promozione del jazz. La video-clip trasmessa da JALC fornisce le cifre - davvero impressionanti, di cosa sia passato dal Lincoln Center in trent'anni di vita, dalla posa della prima pietra ad oggi. Dai vari teatri di questo centro sono passati tutti i più grandi jazzisti, ma anche i giovanissimi allievi dell'annessa scuola di jazz, che ha accolto gratuitamente, in trent'anni, migliaia di ragazze e ragazzi desiderosi di avvicinarsi al jazz, ma privi delle risorse necessarie per frequentare i più famosi conservatori specializzati, come la celeberrima Berkelee School of Music.
Molte stelle del JALC di oggi, sono gli squattrinati ragazzini di trenta, venti, dieci anni fa. E i docenti (che insegnano in questa scuola a titolo gratuito) sono gli stessi grandi professionisti di cui godiamo, gratis, più volte a settimana, in streaming ad alta definizione. Un grazie di cuore a tutti loro dagli appassionati italiani di jazz, e un grazie speciale a Winton Marsalis, fondatore e anima di questa preziosa istituzione.
All'indirizzo web riportato in calce trovate la programmazione del JALC. Cliccando su un evento, si apre la finestra coi dettagli dell'evento stesso, e una piccola, discreta finestrella che invita (non impone): "Donate". Non c'è nessun obbligo, e non ci sono limiti inferiori. Ogni tanto uso quella finestrella, ma quello che dono è sempre una parte infinitesimale di ciò che ricevo. Tutti gli amanti del jazz dovrebbero farlo.
In chiusura, pubblico parte di un concerto tenuto qualche giorno fa da giovanissime speranze allevate da questa istituzione a costo zero. Impressionanti le qualità di questa gioventù, che rappresenta il futuro del jazz, e la garanzia della sua sopravvivenza ai nostri tempi. Facciamo sì che insieme al mantra "non ci sono più le mezze stagioni", domani non saremo costretti a declamare che "non c'è più il jazz di una volta".
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