Hanno fatto il ponte sulle case o le case sotto il ponte?
Forse negli anni 60, col traffico degli anni 60, quel ponte non era sbagliato, e alcuni dicono che fosse addirittura geniale. Forse. Ma forse era stato progettato per reggere un volume e un peso di traffico e delle sollecitazioni che erano un quinto di quelle attuali. Forse. Forse l'accoppiata "case sotto e ponte sopra" non è geniale, perchè per innescare una tragedia non è necessario il crollo di un ponte, ma basta che precipiti un'autobotte sulle case per un malore o un errore del conducente.
Forse questo paese deve imparare che le aree golenali dei fiumi appartengono ai fiumi, non ai costruttori di case e fabrichette. E se un giorno il fiume si riprende l'area golenale fa solo il suo mestiere, che è quello di "allargarsi" nella sua area di riserva di sicurezza, nella quale qualche idiota ha permesso di costruire, o qualche delinquente ha deciso di costruire senza permesso. Potrei essere anche d'accordo sul fatto che negli anni '60 il ponte Marconi fosse geniale, ma anche i ponti geniali vanno controllati, e manotenuti in sicurezza, in rapporto NON alle condizioni di stress a cui erano sottoposti mezzo secolo fa, ma alle condizioni di OGGI.
I "cugini Francesi" si astengano, per piacere, dal dare lezioni all'Italia (è uno dei loro sports preferiti). Avevano già iniziato, ma sono stati spiazzati da uno studio pubblicato tempestivamente la "Le Monde" (e ripreso in Italia dallo Huffington Post ), dal quale si deduce che "...secondo un rapporto, presentato al Ministero dei Trasporti a giugno e realizzato da due società di consulenza specializzate in infrastrutture, Nibux e IMDM, il 30% dei 12.000 ponti della rete stradale non asfaltata deve essere riparato. Soprattutto, il 7% di essi sono così degradati da presentare "a lungo termine un rischio di collasso". Tanto da rendere necessaria la "chiusura preventiva dei ponti alla circolazione dei mezzi pesanti o di tutti i veicoli". In questa situazione più grave si troverebbero 840 ponti..."
Bene. Diamoci un mese di tempo, e fra un mese verifichiamo QUANTI di questi 840 ponti saranno stati chiusi o vietati ai mezzi pesanti in Francia.
Ma torniamo ai fatti di casa nostra. Questi ci dicono che da ANNI si conoscono le condizioni di degrado, e di inadeguatezza ai volumi attuali di traffico, del Ponte Marconi. Esistono reports di denunce verbali del senatore Maurizio Rossi all'allora Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, che risalgono addirittura al 2013 (ma di queste non parliamo, perchè non abbiamo documentazione scritta, e per noi, abituati a certi metodi di lavoro, fino a prova contraria la parola di Maurizio Rossi vale quanto quella di Maurizio Lupi). Ma poi Maurizio Rossi denuncia di aver presentato due interrogazioni scritte al nuovo Ministro delle Infrastrutture del Governo Renzi (Graziano Delrio), che sono state totalmente ignorate. Erano interrogazioni scritte. Il galateo parlamentare prescrive che alle interrogazioni scritte si risponda per iscritto. A Rossi non hanno risposto né per iscritto, né a voce, né con un tweet (come da nouvelle vague). Semplicemente, Rossi non è stato - come direbbero i francesi - cagato neanche di striscio.
Questa la notizia, come riportata dalla AdnKronos del 14 c.m.
"E' dal 2013 che parlo di quel ponte con preoccupazione. Ma i ministri competenti non mi hanno mai degnato di una risposta. Perché? Ero uno del Misto, evidentemente non meritavo attenzione...". A dirlo, all'Adnkronos, è Maurizio Rossi, ex senatore ligure di Scelta Civica, che nel corso della passata legislatura in varie interrogazioni ha più volte sollevato il tema del ponte Morandi, lanciando l'allarme sulla stabilità del viadotto tragicamente crollato stamattina a Genova.
"Che quel ponte avesse problematiche strutturali si sapeva. Chi vive a Genova sa benissimo che anni fa non c'era traffico su quel ponte, ma con l'aumento del traffico del porto di Genova abbiamo iniziato a vedere centinaia di tir fermi in coda. E poi i lavori su quel ponte ci son sempre stati. Ora la città rischia il blocco totale".
In una interrogazione del 28 aprile 2016 rivolta all'allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, Rossi infatti scrive: "Se non si predispone immediatamente una nuova strategia stradale di più ampio respiro del capoluogo ligure, i mancati lavori di realizzazione della Gronda sommati alla possibile futura chiusura totale o parziale del ponte Morandi determinerebbero inevitabilmente il collasso dell'intero sistema viario genovese".
Nell'atto di sindacato ispettivo Rossi chiede di sapere "...se società Autostrade ritenga di mettere a norma di sicurezza, secondo gli standard europei, la rete autostradale ligure, con particolare riguardo proprio al tratto tra Voltri e Genova che comprende l'uscita per l'aeroporto e il ponte Morandi, ad oggi fuori dalle normative comunitarie così come altre parti delle autostrade liguri; quale sia in dettaglio l'attuale situazione dei lavori di messa in sicurezza del ponte Morandi, quali siano gli interventi che ancora devono essere realizzati e se gli interventi saranno tali da comportare gravi disagi alla circolazione della città e quale sia la tempistica di fine lavori..."
Nell'interrogazione viene inoltre chiesto "...se corrisponda al vero che il ponte Morandi, viste le attuali condizioni di criticità, potrebbe venir chiuso almeno al traffico pesante, entro pochi anni, gettando la città nel totale caos...".
"Ma quella non è mica l'unica interrogazione", rimarca Rossi, editore dell'emittente tv Primocanale. "Il 20 ottobre 2015 - spiega all'Adnkronos - avevo presentato un'altra interrogazione sulle code chilometriche che bloccano l'area intorno a Genova sottolineando il 'grave problema' rappresentato dal ponte Morandi, del quale 'non si conosce la sicurezza nel tempo'".
E non è tutto. "Parlai di questo tema al ministro Lupi già nel maggio 2013 in Commissione [...] Non ho mai ricevuto risposte a quelle interrogazioni", conclude Rossi.
AdnKronos
NOTA BENE - Sarebbe solo decenza politica se l'ex Ministro Delrio ci dicesse se:
-a) Il suo omonimo dice il falso, e presenta copie di documenti inesistenti agli atti parlamentari;
-b) se in tal caso ha sporto denuncia (o intende farlo) nei confronti del suo accusatore.
-c) In caso contrario, ci dica PERCHE' non ha risposto alle documentatissime interrogazioni scritte presentate dal senatore Maurizio Rossi.
Grazie - Tafanus
Credits: ringrazio Axel per avermi segnalato queste interrogazioni
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