Se anche Andrea Scanzi, giornalista del "Fatto Quotidiano", prende pesantemente le distanze dal "dimaismo", vuol dire che anche i padri putativi della prima ora del grillismo parolaio iniziano ad averne le balle piene di un ometto in grisaglia che ha preso il doppio dei voti del grassoccio in felpa, eppure gli ha ceduto il bastone da feld-maresciallo di questa squallida unione contro natura fra fascio-razzisti che si definiscono "rinnovatori a tutto tonto", e moralizzatori armati solo di parole d'ordine cretine, ed ammalati cronici di "webbulimia", e ramazze, che per ora stanno solo perdendo effimeri consensi (prima in direzione del "bomba" lumbard, poi verso il nulla). Cosa non si fa, pur di restare qualche mese in più sulla poltroncina...
Quando si accorgeranno, i grillini, che si sono fatti togliere dal cazzar-populista in felpe varie il terreno sul quale poggiavano i piedi? E quanto è intelligente contrastare la Lega a chiacchiere, e obbedire nei fatti pur di far durare la poltroncina? La luna di miele del "poppolo tagliano" col grillismo scricchiola, e fra poco finirà anche quella col tizio che doveva scacciare in un amen 600.000 "clandestini" e fare la flat-tax per tutti al 15% (uguale uguale sia per le baby-sitters che per Mediaset e Luxottica).
Noi italiani siamo rimasti scemi come lo siamo dal "ventennio", e pronti sempre ad innamorarci in massa dell'ultimo pirla che si affaccia ad un balcone vomitando pericolose scemenze (si tratti del "nonno" con la mascella quadrata (Spezzeremo le reni alla Pallida Albione), di un ubriacone o di un commesso della Rinascente in Facis). Ma per fortuna l'elettorato è diventato meno vischioso dell'epoca ignobile in cui si inneggiava alla Grande Vittoria per la DC che prendeva lo 0,3% in più delle precedenti elezioni. Come è noto, la famosa "Onda Lunga" del craxismo, ci ha messo dieci anni a far raddoppiare il 5%, e ci ha messo pochi minuti - al costo di poche "monetine del Raphael", ad appiattire e piallare il craxismo. Berlusconi ci ha messo un attimo a superare il 30%, ma ora deve andare col cappello in mano dal suo ex cameriere che dal 4% è passato al 18 e al 32, e che ci metterà ancora di meno a ritornare nelle osterie da cui era partito.
Signoramia, non ci sono più le mezze stagioni, il pane non è più quello di una volta, e anche il voto non è più un atto di fede come lo era una volta. Renzi si è comprato il mitico 40,8% (che è durato due mesi), e ora è crollato al 17 (lui che irrideva il Bersani del 25% e dell'abbiamo "non-vinto"), ed ha trascinato a fondo la sinistra, che FORSE fra dieci anni potrebbe risorgere. FORSE. Perchè all'orizzonte non vedo spuntare, pur aguzzando lo sguardo, nessun nuovo Berlinguer, nessun Rodotà, e persino (absit iniuria verbis) nessun nuovo D'Alema.
I nomi che corrono sono quelli del "si-ma-anche" Calenda, di Zingaretti che è saltato fuori solo "a Renzi morto", dell'ex bersaniano di ferro Graziano Delrio, del fantasma di Pannella Giachetti. Quelli che il renzismo manda in TV a riguadagnare consensi sono sempre la inascoltabile Alessia Rotta, Richetti, ed altri cascami del bullo di Frignano sull'Arno. Come l'impresentabile Minniti che - non avendo il coraggio di ammazzare i migranti con le proprie mani - ha dato in appalto il lavoro sporco ai cento presidenti della Libia, che svolgono il ben remunerato incarico nei loro lager.
I grillini si accorgeranno dell'errore storico che stanno facendo solo quando sarà troppo tardi. Salvini se ne accorgerà quando sarà solo, come Don Chisciotte del Mangia Mangia, quando "la sua ggente" si accorgerà che non ha visto espellere un solo clandestino, cucù la flat-tax non c'è più, quando capirà che già adesso, con lo spread a 300, il maggior costo del debito pubblico è aumentato (a regime) di 45 miliardi, che sono il sestuplo dei 7,5 miliardi di "sforamento" elemosinato in maniera petulante (e non ottenuto) dalla UE). Quando si accorgeranno che arriverà la clausola di savaguardia dell'aumento generalizzato dell'IVA; quando si accorgeranno che le agenzie per il lavoro non troveranno da lavorare ad altri che a se stessi. Quando - come già minacciato (che sia una ritorsione al bullismo idiota di Salvini?) che l'Europa di prepara a mandarci un altro pacco-regalo da 5 miliardi, per la mancata riscossione dell'IMU sugli immobili adibiti ad uso commerciale della Chiesa.
E il Vice-Conte, in tutto questo, cosa fa??? Spara banalità da mane a sera, attentissimo a non dire niente che possa dispiacere ad uno dei suoi due padroni. E quando proprio non riesce a barcamenarsi, scopre di avere una irrinunciabile urgenza di una visita di Stato in Burkina Faso, o ad Aruba, o al Governatore del North Dakota. Le c.d. "visite salvavita"
Prepariamo i paracadute, e teniamoli sempre a portata di mano.
Tafanus
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