Le varie "maratone" di ieri notte passeranno alla storia come quelle della scivolata senza freni di un "noto sondaggista", subita mentre NESSUNO degli "opinionisti doc" si sia fatto delle domande, e tentato di darsi una risposta.
Ma riassumiamo brevemente i fatti, per chi abbia avuto la fortuna di schivare tutte le maratone post-elettorali.
Dunque, ieri i primi exit-poll della SWG per Mentana spiegavano che il centro-sinistra in Emilia aveva 8/10 punti di vantaggio sul centro-destra, contrariamente alle previsioni di "corsa sul filo del traguardo" fra i due schieramenti, di cui si è straparlato nelle settimane precedenti. Ovviamente TUTTI si fiondano a commentare, chiosare, analizzare questo risultato clamoroso.
Poi, alla "maratona" di Mentana danno la notiziona: un sondaggio RAI distrugge questa previsione, ed afferma che il vantaggio del centro-sinistra sarebbe solo di 2 punti (inferiori alla "forchetta" del margine d'errore, quindi teoricamente un risultato di parità.
Come è noto, la RAI non è un istituto di ricerche. A NESSUNO degli opinionisti-doc viene in mente di chiedere quale sia l'istituto di ricerche che ha fornito alla RAI questo stravolgente risultato, onde valutarne l'affidabilità. Viene in mente solo al sottoscritto e a pochi altri rompicoglioni di professione. Il sottoscritto chiede più volte in poche ore all'Ufficio Stampa della RAI di fornire il nome del committente RAI, e il nome dell'Istituto che ha fornito questa strabiliante novità.
A voler cercare davvero le notizione, si finisce col trovarle. E così, nelle prime ore della notte, scopriamo che l'Istituto che ha fatto la ricercona è lo sconosciuto "Consorzio Opinio Italia".
Che affidabilità ha questo istituto? Non lo sappiamo. Non lo abbiamo mai sentito nominare. Dove cercare? in primo luogo nel sito ufficiale governativo "www.sondaggipoliticoelettorali.it", che da oltre dieci anni pubblica i sondaggi che rispettino delle norme metodologiche minime e note. Cerchiamo, ma mentre troviamo centinaia di sondaggi SWG (di cui si serviva Mentana), non troviamo traccia del "Consorzio Opinio Italia".
Cerchiamo ancora in rete, ed ecco la schermata Google per la chiave di ricerca "Consorzio Opinio Italia"
Troviamo solo sondaggi in cui la Lega (ex nord) fa a pezzi la sinistra. Chi sono i firmatari? Per esempio, Andrea Carli: è sindaco di Maniago, eletto da liste civiche non inquadrabili. Le liste civiche sono, come noto, degli strumenti "anonimizzatori". Ma non è difficile immaginare a quale partito - avendo vinto in Friuli - appartenga il "ricercatore" Andrea Carli.
Decido di fare un altro controllo, e cioè di verificare se il "Consorzio Opinio Italia" sia iscritto alla ESOMAR, associazione mondiale con circa 5.000 istituti di ricerca iscritti. La Esomar accoglie solo istituti che accettino di applicare un pacchetto di regole e metodologie predefinite, al fine di salvaguardare gli utenti e i lettori di sondaggi da dati inaffidabili. Sono sfortunato. Il "Consorzio Opinio Italia" proprio non riesco a trovarlo. Ecco i risultati della mia ricerca sul database delle società accolte nell'Esomar:
Scopriamo che il patron del Consorzio era - o è ancora, non saprei - il Deus ex machina" di un Istituto di ricerche che mi era ben noto: la "IPR Matketing". Si tratta di un personaggio ben Noto: Antonio Noto, per l'esattezza. La IPR Marketing è molto presente nel sito delle governativo sui sondaggi. Ma su quel sito devo aggiungere qualcosa (alcuni dei miei 5 lettori ne sono a conoscenza, altri no). Da circa un decennio curo e aggiorno ogni volta che posso un database sulle "intenzioni di voto", e ne traggo per i maggiori partiti un grafico a dispersione sulle tendenze dei partiti stessi.
Da questo database, nel corso degli anni, ho escluso (come si usa nelle giurie della ginnastica artista o nei tuffi) i "voti più alti e i voti più bassi". In altri termini, quando notavo dei sondaggisti che SISTEMATICAMENTE "sbagliavano i sondaggi" sempre nella stessa direzione, li ho esclusi dal database. E questo succedeva sia che sbagliassero sistematicamente verso sinistra che verso destra. Così è successo anche per IPR Marketing, che a me è sembrato in maniera sospetta "embedded" a "Renzubblica" dell'era in cui il guru Eugenio Scalfari si era lasciato trascinare nel gorgo del renzismo. Lo avevo fatto in precedenza coi sondaggisti come Crespi di Datamedia, e come la Ghisleri di Euromedia, che nel tempo ho rivalutato, man mano che è scesa senza fare rumore dal carro del berlusconismo, senza salire su nessun altro carro, ed è cresciuta di molto anche nelle sue capacità di analisi.
Ultima nota di colore "inguardabile": la trasmissione RAI committente del sondaggio sballato a Consorzio Opinio Italia" è il noto giornalista imparziale Bruno Vespa, che da decenni ci infligge il suo "Porta a Porta".
OFF-TOPICS: Ultima chiamata per coloro che disprezzano l'uso della calcolatrice
Per Zingaretti - Per piacere, impari a parlare rinunciando alla damnatio di urlare come una qualsiasi Meloni. E impari ad usare la calcolatrice (cioè a separare i fatti dalle pugnette). Ultimo esempio clamoroso: fra le molte benemerenze che Zingaretti attribuisce urlando al PD, c'è quella di aver aumentato il netto in busta paga a ben 16 milioni di italiani. Se avesse fatto uso di calcolatrice, avrebbe scoperto che l'annuncio trionfalistico non quadra con lo stanziamento relativo in bilancio relativo a questa voce, che è di 3 miliardi di €uro. Avrebbe scoperto che:
- Tre miliardi, distribuiti su 16.000 di stipendi, coprono una minor tassazione di 187,2 € all'anno
- Pari a 15,60 euro al mese per famiglia
- pari a ben 5,20 euro al mese per ogni membro della famiglia
Ora, tutto è bene ciò che inizia col segno "+", anche i 5,20 euro al mese. Sono pur sempre un quotidiano e tre caffè al banco al mese. E sono meglio degli € 0,60 al mese che molti pensionati hanno visto in busta paga dopo otto anni di non-rivalutazione delle pensioni. Quasi-zero è meglio di zero, ma forse non è il caso di piantarci su un comizio in stile "tribuno della plebe".
Ad una ignota giornalista di una nota agenzia di stampa - Parlando dello strano risultato del "Consorzio", attribuiva l'errore alla "ristrettezza" del campione, che era del 6% degli elettori. Bene, se così fosse, il 6% di 2.350.000 votanti sarebbe pari ad un campione di 141.000 votanti. Per capire la enormità della sciocchezza, basti pensare che quasi tutti i sondaggi accettati dal sito governativo sono fatti su un campione di 1000 interviste
Signoramia! Dato che in media 6 chiamati su 7 per una intervista si rifiutano di darla, per raccogliere 141.000 risposte valide bisogna provarci con circa un milione di "chiamati"! Si rende conto della sciocchezza che inconsapevolmente lei ed altri avete sparato? In tutta evidenza, il 6% si riferisce al numero di seggi-campione sui quali si basa la proiezione; in tal caso il 6% è poco, ma una cosa è tenere d'occhio 260 seggi su 4500, e cosa diversa è (stra)parlare di un milione di tentativi di estorsione di dichiarazione di voto ad un milione di persone in un paio d'ore. Calcolando 5 minuti a tentativo di intervista, in due ore un essere umano riesce a fare 24 chiamate. Quindi per fare quello che ipotizza lei, servirebbe un esercito di 42.000 intervistatori. Dove li mettiamo? Copriamo lo Stadio delle Alpi con un tetto mobile? Impiantiamo 42.000 postazioni computerizzate con linea telefonica?
Tafanus
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