…ci sarà tempo e modo, nel corso della giornata, per parlare di cose serie; ma oggi vogliamo cominciare la giornata parlando di questo infinito blob di una destra becera che ancora non riesce a metabolizzare la sconfitta, che non riesce a farsene una ragione…
…Berlusconi ordina ai suoi: durante il discorso di Napolitano e la cerimonia di insediamento, dovremo tenere lo stesso comportamento che terremmo durante un funerale: accontentato. I camerieri della Casa delle Servitù eseguono. A prescindere…
…le cose da non perdere? La faccia del nano quando vede plasticamente assisi sulle poltrone di prima e terza carica dello Stato due comunisti… insopportabile…
…fra le cose da conservare nella cineteca di casa: il clown costretto a salire sulla Flaminia d’Epoca riservata alle grandi cerimonie protocollari; non, come aveva sognato ad occhi aperti, come Presidente della Repubblica, ma come “scorta” a un “comunista” che corre verso il Quirinale…
…ma il Bottiglione si consola così: “le nostre parlamentari sono più belle e più simpatiche di quelle dell’Unione”… sarà… forse in quanto a bellezza ha in mente i calendari di Mara Carfagna, non certo il comodino Bertolini; sulla competenza, stende un velo pietoso (forse ci parlerà in un secondo tempo delle tante Lanzillotta e Finocchiaro); sulla buona educazione, penserà forse al dito medio di Daniela Santanchè o della crucca Biancofiore, chissà… a proposito, Bottiglione, nella foga elogiatoria dimentica di dirci che nella Casa della Femminilità le parlamentari donne sono, percentualmente, meno della metà di quelle elette fra i DS…
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…per il suo futuro, il nano sembra alquanto schizoide: alterna sogni di gloria di portata “epocale” (addirittura la poltrona di Segretario Generale dell’ONU… ma chi dovrebbe votarlo???) a progetti meno ambiziosi, e senz’altro realizzabili: “…voglio essere membro della Giunta per le Elezioni, farò un casino infernale sulle schede contestate…” . Ecco, all’idea di aver perso proprio non vuole rassegnarsi, quindi crediamo che darà un contributo notevole alla Giunta: insomma, la testa da “membro” c’è tutta, per il resto si vedrà…
IL RITRATTINO TRAGICOMICO DI MICHELE SERRA
…diciamocelo fra di noi. Zitti zitti, quatti quatti, ma diciamocelo: lo si vede di meno. C’è sempre, e ogni tanto sbuca dai tigì, o per reclamare per il suo Milan un parte del bottino caduto dalle tasche del povero Moggi, o perché gli spetta pur sempre il suo lotto di video, la sua dichiarazioncina d’ordinanza. Ma è solo routine, pari a quella di uno dei tanti leaders di uno dei tanti partiti. Roba da Maroni o da Di Pietro, niente di più…
…e la routine, uno come lui, lo consuma lentamente. Uno abituato a vivere con un bavero di microfoni davanti al naso, a comiziare in lungo e in largo sui palinsesti di proprietà e su quelli in affitto, a dettare l’agenda sua, vostra e pure mia, ridotto negli attuali spazi, uguali a quelli degli altri, è solo un volto fra la folla…
…magari ha in serbo il colpo a sensazione, si farà incoronare Imperatore dal Papa o da una sua controfigura, attraverserà le Bocche di Bonifacio a nuoto con codazzo di piroscafi e paparazzi, andrà su Marte con un volo privato, sposerà in terze nozze la Condoleeza, oppure andrà dall’amico Putin a riorganizzare il business da quelle parti (gasdotti digitali: accende il fornello solo chi ha il decoder). Intanto, però, godiamoci questa inattesa vacanza, questa normalizzazione di un fu Padreterno oggi costretto a stare nel mucchio, in mezzo a quel “teatrino della politica” così odiato. Era sceso a Roma per comprarsela e trasformarla nella sua Broadway personale, è andata a finire che il teatrino ha scritturato anche lui.
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