Coronavirus: è ora che l'Italia si interroghi sul perchè l'Italia sia diventata l'epicentro europeo dell'infezione

Per settimane abbiamo vantato la grande severità dei provvedimenti di contenimento adottati dall'Italia (blocco totale dei voli da e per la Cina, salvo poi mandare aerei militari a prendere i soggetti italiani a rischio e portarli in Italia; gente mandata al primo sintomo negli affollatissimi siti di Pronto Soccorso, che si sono ovviamente rivelati come riserva di caccia per il virus; colpa non solo italiana, costringere per giorni e giorni migliaia di persone in una scatola di latta chiamata nave; potrei continuare).

In questo momento Giuseppi Conte sta avanzando la temeraria ipotesi che l'elevato numero di casi esploso in questi giorni in Italia, sia il segno della nostra bravura nello scoprire i casi. Come dire che gli altri paesi d'Europa non sono alla nostra altezza. Neanche la Francia, che abbiamo sempre decantato come il miglior servizio sanitario pubblico europeo insieme a quello italiano.

Sta di fatto che i numeri sono assolutamente preoccupanti, anche per la velocità con la quale ci sono piombati addosso. Dopo quattro paesi vicini alla Cina (Corea del Sud, Giappone, Singapore, Hong Kong) arriviamo noi. Arriviamo prima di altri vicini (Thailandia, Taiwan, Australia, Malesia, Vietnam, Macau), e abbiamo 5 volte gli infetti verificati rispetto alla Francia che ha grosso modo lo stesso numero di abitanti, la stessa distanza dalla Cina, forse un maggior treffico imprenditoriale con la Cina stessa, e - per nostra ammissione - un servizio sanitario assimilabile per qualità a quello italiano.

Non condanno nessuno, perchè sono anch'io molto confuso, ma spero che i fatti e le autorità facciano chiarezza al più presto. Il blocco totale dei voli da e per la Cina sono stati una immensa sciocchezza, perchè - come ho spiegato altrove - nessuno vieta ad un viaggiatore italiano di prendere un volo "spezzato" usando come meta intermedia fasulla e coperta un altro paese europeo dell'area Shengen.

P.S.: Durante la conferenza stampa governativa sul vertice dedicato al caso coronavirus, una giornalista ha chiesto a Giuseppi - a proposito della famiglia che voleva uscire a forza dal luogo di quarantena - cosa succede se qualcuno esce contravvenendo alle ordinanze. Conte ha risposto che ci sono delle sanzioni, ma non ha detto quali. La cosa mi è suonata come una dichiarazione di impotenza, perchè o ci sono delle sanzioni specifiche chiare, e allora dici quali esse siano, o rispondi vagamente, e la cosa suona come un'ammissione di assenza di normative e di sanzioni. In un filmato ho visto dei soldati cinesi portare a viva forza una donna nel luogo di quarantena. Non basta fare norme dure, ma bisogna anche farle rispettare.

Tafanus