Troppa fretta, cari lobbisti confindustriali. Non è sufficiente festeggiare il primo giorno di calo marginale nel numero di attualmente positivi (-20 casi rispetto a ieri) per invocare il "tana libera tutti". Cerchiamo di rimanere lucidi. Il numero degli "attualmente positivi" (positivi totali meno deceduti meno dismessi) potrebbe diventare addirittura migliore se il numero dei decessi fosse ancora più alto. Più morti = meno attualmente positivi.
Quindi diamoci una calmata, perchè rimettere in circolazione in metrò e nei bar qualche decina di milioni di persone, quando nel mio evoluto paesello sono state distribuite ben 3500 mascherine per 10500 abitanti, non è stupido: è criminale.
Ma diamo uno sguardo alle nostre elaborazioni grafiche, e cerchiamo di interpretarle a freddo, e senza sussulti campanilistici e/o senza egoismi settoriali.
Iniziamo col dare uno sguardo alla situazione internazionale
Attualmente positivi nel mondo (casi per milione di abitanti)
L'Italia scende dal podio, e passa in ottava posizione. Intanto Singapore - additato per settimane come una sorta di paradiso blindato - riparte di slancio, e in due/tre giorni passa dalla quarantesima posizione alla ventesima. Un balzo in un solo giorno di 1428 casi positivi. In rapporto alla popolazione, è come se in Italia i positivi fossero saliti in un giorno di oltre 15.000 casi (nei momenti peggiori l'Italia non è mai arrivata a 5000 nuovi casi in un giorno), o come se gli USA fossero saliti in un giorno di 76.500 casi.
Intanto i nostri "amici" olandesi e tedeschi continuano a salire con bella regolarità. Che sia per questo che Ursula Von der Leyen e Frau Merkel stanno ammorbidendo i toni? Questa la bella progressione di infetti in Germania, e ancor di più in Olanda.
La Germania e l'Olanda, dando prova di grande altruismo, si sono opposti ferocemente al varo dei coronabond. Ma questo è successo quando questi due paesi credevano - davvero e stupidamente - che i loro paesi fossero miracolati. Non lo sono. L'Olanda sta per entrare nel club degli "over 2000 x milione". E se la salvezza dell'Italia post-pandemia dovesse dipendere dalla disgrazia dell'Olanda e della Germania, sinceramente mi asterrei dal pregare per la loro salvezza. Ma torniamo in Italia:
Attualmente positivi in Italia, e linea di tendenza
Avevamo previsto questo andamento nell'ultima settimana di marzo. Da adesso il numero degli "attualmente positivi" dovrebbe passare abbastanza stabilmente in negativo (Lombardia permettendo, perchè la Lombardia da sola conta oggi per il 32% dei nuovi infetti, e per il 51% dei decessi di tutta Italia.
Oggi, per la prima volta, abbiamo registrato un micro-calo dei positivi: meno 20. Ma cerchiamo di non dimenticare che i positivi sono la somma algebrica dei casi totali, meno i morti, meno i dimessi. Il dato è piccolo ma confortante, perchè affiancato da altri dati tutti positivi: meno pazienti in terapia intensiva, meno ricoverati in ospedale, decessi non più in crescita esponenziale, guarigioni in crescita esponenziale (oggi per la prima volta si registra un numero di guariti/dismessi più che doppio rispetto al numero dei decessi, che comunque rimane molto alto, e decresce con estenuante lentezza: oggi è stato vicino ai 500 decessi), e il numero dei nuovi infetti è stato di 2200. Parlare di emergenza superata è da dementi. Straparlare di riaprire cose fondamentali come le librerie in un paese di semi-analfabeti, è da analfabeti totali. Ma in un paese nel quale il 40% della popolazione arriva a stento alla terza media inferiore, e il 50% della popolazione non compra neanche un libro all'anno, si può vivere ancora un paio di mesetti con le librerie chiuse? E scommettiamo che se dovesse arrivare questa autorizzazione, le librerie richiuderanno in massa in sette giorni, per mancanza di clienti?
E vi sembra normale che un governo perda qualche ora a discutere se autorizzare lo jogging anche lontano da casa? Ma quante persone ognuno di noi conosce appassionate di jogging? E quando tutto era libero (pre-coronavirus) andando in ufficio o al supermercato a fare la spesa, quante persone alla settimana ci capitava di veder correre?
L'ITALIA DELLE REGIONI - Il dato medio italiano rassomiglia tanto al pollo di Trilussa: gli italiani mangiano - secondo le statistiche - un pollo a testa. Ma questo dato è la media fra italiani che ne mangiano due, e italiani che non ne mangiano nessuno. Le regioni, ahimé, non sono tutte uguali. Diamo i dati regionali degli attualmente positivi per milione di abitanti:
In Italia c'è chi mangia sei polli (Val d'Aosta, Lombardia, Piemonte, Trentino-AA, Emilia Romagna, Liguria), e poi c'è chi ne mangia uno (Calabria, Basilicata, Sicilia,Umbria, Sardegna, Campania). E purtroppo c'è chi vaneggia di prendere la Lombardia (una delle regioni più infette al mondo) come area-test per la "fase due". Risultato garantito: in due settimane il numero di infetti e decessi già da record raddoppierebbe. Ma perchè non interniamo metà dei responsabili di Assolombarda nel Pio Albergo Trivulzio, dotato di tutti i confort?
Qualcuno riesce a darmi una spiegazione sensata del perchè dovremmo giocare a "rischiatutto" partendo dalla Lombardia (3438 casi per milione OGGI positivi) e non da una delle quattro regioni che contano meno di 500 casi per milione? Per la cronaca: il dato lombardo è sette volte superiore rispetto a quello delle quattro regioni più virtuose.
Tafanus
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