Ursula Von der Leyen Modello 11 marzo
Mi aveva quasi convinto. Con la lacrima di glicerina pendente dall'occhio, aveva fatto un intervento alla Commissione Europea - addirittura in italiano - pieno di passione, commozione, solidarietà nei confronti dell'Italia, concludendo la sua appassionata predica con l'ormai insopportabile mantra mutuato dalla strage allo Charly Hebdo: Siamo Tutti Italiani. Mi ero quasi commosso. Per chi non ricordasse questo intervento:
Ma ecco un resoconto aggiornato del quadruplo salto mortale di questa "Signora", capacissima di avere idee sue, purchè uguali a quelle dalla Merkel:
Ursula Von der Leyen Modello 20 marzo
In un’intervista alla radio tedesca Deutschlandfunk, dice che «stiamo guardando a tutti gli strumenti e qualunque aiuto verrà utilizzato» per mitigare le conseguenze economiche dell’epidemia. «E questo vale anche per i coronabond, se aiutano e se sono correttamente strutturati».
Ursula Von der Leyaen Modello 28 marzo
La Signora Von der Leyen dev'essere stata richiamata all'ordine dalla sua padrona, Frau Angela Merkel. Pochi sanno che la Signora Belga è da 15 anni, senza alcuna interruzione, a servizio dalla "Culona Inguardabile" (credit: Silvio Berlusconi). Ursula non è la classica donna a ore, ma una assunta a tempo indeterminato dalla cancelliera di ferro. Qundindi anni di onorato servizio. Persona fedele e servizievole. La sua posizione però è fragile, poichè questa donna è stata assunta con una risicatissima maggioranza in parlamento: la miseria di nove voti. E sapete chi ha contribuito in maniera determinante alla sua assunzione? Il MòViMento a 5 Stelle. Proprio loro. Gli inde-fessi contabilizzatori delle cartine di caramelle, gli esperti addetti all'apriscatole. Quelli che non azzeccano due congiuntivi di seguito neanche a minacciarli con un mitra.
Coronabond? solo uno slogan, la Commissione non ci sta lavorando. Parola di Cocorito von der Leyen, che il 28 marzo fa una strambata di 180 gradi, tira fuori il foglietto con l'ordine di servizio di Frau Merkel, e parlando in inglese (e non più in italiano mandato a memoria) annuncia che [...] al Consiglio Ue arriverà una proposta che esclude i bond per fronteggiare l'emergenza virus [...] Il coronabond non è all'ordine del giorno [...]
Non passa neanche un giorno, e viene pubblicata sul tema una intervista a Romano Prodi, che il Tafanus riprende in toto, e che correda, in calce, con un lungo, poco gentile commento nei confronti della cameriera della Merkel. l'intervista a Romano Prodi la trova QUI
Chi volesse una conferma che il Tafanus è abituato a rischiare l'osso del collo azzardando "previsioni" sul futuro, e non "post-visioni", come sono abituati a fare certi retroscemisti, bravissimi nel prevedere il passato, può leggere qui di seguito il mio commento, e la mia previsione:
[...] Permettetemi solo una considerazione personale. L'idea di rinviare di 15 giorni la discussione sui corona-bond, in un mondo che in 15 giorni fa in tempo a quadruplicare il numero degli infetti e dei morti, è di per se criminale e idiota.
L'dea dell'Olanda, di raddoppiare questo rinvio, è semplicemente demenziale. Da dove nasce? Credo sia molto semplice dare una risposta. L'Olanda vuole avere il tempo di stare alla finestra, e di misurare la propria convenienza. Se l'Olanda dovesse riuscire a contenere la pandemia entro numeri rassicuranti, la sua posizione futura sarà quella di lasciare che i paesi del club-med si fottano, ognuno per conto suo.
Se invece i numeri dovessero prendere una brutta e insostenibile piega anche in Olanda, allora vedremo questo paese diventare all'improvviso molle e accomodante, e magari unirsi al club-med nella richiesta dei corona-bond.
Teorie? No. Basta guardare alla Francia, fino a ieri spaccona esibitrice di Macron a teatro, ed oggi improvvisamente tifosissima sostenitrice dell'Italia (e dei corona-bond).
Quam mutatus ab illo!... Fino a ieri Macron socio di minoranza e subalterno valet della Merckel nell'asse franco-tedesco. Ma oggi, che comincia a tremare per gli effetti devastanti del coronavirus in Francia, pronto a rompere l'asse franco-tedesco, e a salire sul traballante carro del club-med...
Poveraccio! cchè sa da fà pè campa...
Tafanus
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Andiamo avanti - ll 30 marzo pesco un filmato di uno (a me) sconosciuto commentatore, che mi riempie il cuore di gioia. Sposerei tutte le sue parole, una per una. Parla del vizietto tedesco, ma anche di quello olandese. Da ascoltare per intero:
Il "vizietto" tedesco"
E oggi? L'Olanda, che comincia ad assaggiare il duro bastone della pandemia, inizia già a mostrare segnali di cedimento. In fondo, comincia a ritenere possibile l'adozione dei coronabonds, pourchè non si chiamono così. Per conto mio, possono chiamarli anche "Filippo", purchè rassomiglino ai coronabonds. L'Olanda che si dissocia parzialmente dalla Germania sta già arrivando. Oggi entrerà - o sarà molto vicina ad entrare - nel club dei "top-1000 infetti per milione", mentre la Germania non ha ancora afferrato che c'entrerà anche lei, magari due giorni dopo.
Ma da rimarcare che anche all'interno dell'Olanda destrorsa iniziano ad esserci due modi di stare a destra. Ecco cosa dichiara Nout Welling, ex presidente della banca centrale olandese, in un'intervista a "De Telegraaph":
[...] La Germania gioca in difesa, nella partita sui coronabond – obbligazioni una tantum per tamponare l’emergenza economica innescata dalla pandemia globale – sono gli olandesi a recitare la parte dell’ariete impegnato a scardinare ogni richiesta italiana. Una presa di posizione dura, ma poco lungimirante come ha sottolineato al quotidiano olandese De Telegraaf, Nout Wellink, ex presidente della Banca centrale olandese: “Non saremo più un nord ricco se tutto il sud cadrà”. D’altra parte i conti sono presto fatti: gli eurobond una tantum potrebbero costare ai contribuenti olandesi 10-15 miliardi di euro; mentre ogni anno l’erosione fiscale ai danni dell’Italia è nell’ordine dei 20 miliardi di euro. Tasse che dovrebbero essere pagate in Italia, ma che grazie alla politica fiscale aggressiva dei Paesi Bassi prendono la strada del nord. Arricchendo gli azionisti e le casse del fisco olandese [...] FONTE
Tafanus
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