Abbiamo qualche dato positivo in giro per il mondo (incluso qualche dato parziale in Italia), ma i dati globali dicono che nel mondo fino all'altro ieri avevamo 80.000 nuovi casi a giorno, e adesso ne abbiamo 85.000. Per ogni paese che imbocca un percorso virtuoso, ce ne sono altri che conoscono paurose accelerazioni in ritardo (Brasile, Qatar ed altri) o riaccensioni della pandemia
Vicini ai sei milioni di positivi nel mondo
A livello di numeri nazionali, la situazione mostra forse discontinuità fra paesi. Questo l'aggiornamento dei casi per milione di abitanti delle 25 nazioni più infette al mondo:
L'Italia, a lungo sul podio delle nazioni più infette, scende al 13° posto. Strano, vero, vedere l'Italia otto posizioni dietro all'ex stato-modello di Singapore... E strano vedere il premier di un paese fascistoide come il Belgio - che ha 1200 casi per milione più dell'Italia - impartirci lezioni... Così com'è strano vedere l'altro paese filofascista, l'Olanda, messo peggio di Panama e della Russia (per non parlare della Cina), e vedere in posizioni critiche gli USA, la Svezia, il Lussemburgo, lo UK.
Credo che molti filofascisti sparsi per il mondo farebbero bene ad esercitare la critica verso gli altri paesi con un minimo di prudenza in più, perchè essere smentiti dall'evoluzione del quadro globale, ed essere proiettati verso figure di merda epocali, è questione di un attimo.
E veniamo alle questioni italiane: i dati nel loro complesso continuano ad inviare buoni segnali, ma in molte voci questi segnali migliorano, ma con qualche preoccupante rallentamento, e con la preoccupante situazione della Lombardia. Lo ripeto e lo confermo, e lo dimostro coi numeri. affrontando il rischio di sentirmi dire di nuovo che provo una sorta di piacere sadico nel criticare la sanità lombarda. Niente di tutto questo, e quando avrò tempo e voglia farò un bel "book" fatto di copia&incolla di elogi e ringraziamenti a PEZZI della sanità lombarda. Esattamente come non rinnego gli articoli critici scritti CONTRO pezzi dilettanteschi, e spesso addirittura criminosi, della stessa sanità. E mi scuso se per mia forma mentis, forse derivante dai miei studi di tipo scientifico, non riesco proprio a fare il gioco "guelfi-ghibellini", "curva-sud contro curva-nord", "Lombardia contro Calabria".
Niente da fare. Continuerò a scrivere bene e/o male della Lombardia, esattamente come farò ed ho sempre fatto per qualsiasi regione italiana, basandomi non su "wishful thinking" o su pregiudizi razziali, ma su fatti e numeri. E' il mio limite, e ne sono orgoglioso.
E sulla base dei NUMERI, che pubblico in calce, invito ognuno a fare le proprie valutazioni, come io faccio le mie:
-A) Un paese nel quale ancora oggi ci sono stati 669 nuovi casi positivi, di cui 441 (pari al 66% del totale) arrivano dalla sola Lombardia, non può proclamarsi "fuori dalla pandemia".
-B) un paese in cui la Lombardia, coi suoi 2.547 positivi per milione, ha un tasso di positività di oltre quaranta volte quello dell'Umbria, che può esibire un tasso di positivi per milione di 63, non è affatto in una situazione tranquillizzante. Le ripartenze sono in agguato. E una regione coi numeeri della Lombardia SBAGLIA nel pretendere parità di regole con l'Umbria. Sbagliano nei confronti delle regioni più "sane", e sbagliano nei confronti dei loro stessi cittadini, che rischiano di essere ri-precipitati in situazioni non piacevoli.
Infine,una annotazione sulla quotidiana diminuzione dei casi "attualmente positivi": è un dato che da una decina di giorni riguarda TUTTE le regioni, e da un paio di giorni anche la Lombardia. Ma ora date uno sguardo al grafico in calce, usando gli "occhiali da vicino":
Potrete verificare come da circa un mese il numero degli "attualmente positivi" decresce, ma negli ultimi 9 giorgi decresce sempre meno. Gli ultimi 9 dat giornalieri sono posizionati TUTTI peggio della curva di tendenza. Se le cose dovessero proseguire così, la diminuzione quotidiana diventerà sempre più piccola, la curva di tendenza diventerà sempre meno discendente, e potrebbe persino tornare su valori di crescita. E' una cosa che ovviamente non mi auguro, ma che temo.
L'antidoto? torniamo ad avere un po' di sana paura, e nessuna tolleranza per i cretibi di ogni ordine e grado.
In tutte le regioni i casi per milione sono in discesa, ma resta e si accresce la distanza fra le sei peggiori regioni e le sei migliori:
Oggi il numero di positivi per milione di abitanti passa a 1841 per le sei regioni peggiori, e a 184 casi per milione nelle sei regioni più virtuose: rapporto di 10 a 1; questo rapporto ieri era, per la cronaca, di 8,2 a 1.
E' ora di rinsavire, e di non ascoltare i predicatori del verbo "ormai ne siamo fuori"
Tafanus
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