Dopo la pausa salutare di un giorno, dedicato ai festeggiamenti possibili del mio compleanno, mi tocca tornare alla dura realtà. Prima di farlo, voglio ringraziare le centinaia di amici - reali e virtuali - che hanno voluto farmi gli auguri attraverso i social media, le email, i messaggi personali, il telefono, i gruppi.
Ovviamente non mi sarà possibile rispondere individualmente a tutti, e quindi chiudo i festeggiamenti (?) con un ringraziamento corale a tutti.
E torniamo alla dura realtà dei numeri. Come è noto a chi mi conosce da alcuni lustri, non amo le curve sud e le curve nord, detesto tifoserie e campanilismi, ed amo invece i numeri, che sono più rumorosi, per chi vuol leggerli e tentare di capirli, della cacofonia delle vuvuzelas e delle trombette da stadio.
Vorrete quindi scusarmi se con partecipo al coro del "siamo usciti dall'emergenza", allo straparlare di "fase due" e di "fase tre", e di "coronavirus che sta "perdendo forza". E cominciamo proprio sa questa fake-new: il virus non sta perdebdo affatto forza, a livello mondiale. I nuovi enfetti sono passati, da due settimane fa ad oggi, da una media di 80.000 casi nuovi al giorno, agli attuali (ultima decade) 97.000. Secondo la mia calcolatrice cinese, un aumento del 21% nell'ultima decade:
Andamento casi totali nel mondo
Se qualcuno vuole trasformare questo grafico in un "wishful thinking", si accomodi. Non ci si illuda neppure del fatto che una micro-area del pianeta, avendo fatto registrare un certo miglioramento degli indici, abbia vinto la partita "per sempre". Il coronavirus viaggia con molti mezzi di trasporto, che non rispettano i confini dell'area Shengen. Ad esempio attraverso le efficientissime "polveri sottili".
In paesi che fino a qualche settimana fa ci venivano indicati con esaltazione come paradisi di efficienza (vedi Singapore) è bastato che un gruppetto di incauti turisti singaporiani facesse un viaggetto in Europa, et voilà... in un attimo, il paese-guida passa dall'80 posto al mondo al 5°. Paesi che sembravano abbastanza tranquilli (centro e sud America) stanno esplodendo.
La Gallina francese Lagarde, che due mesi fa spiegava all'Italia che l'abbassamento dello spread non rientrava nei compiti della BEI, appena ha subodorato area di crisi per la Francia ha cambiato idea. Ora è una accanita avvocatessa in "difesa della difesa" delle teorie di Draghi.
La belga Van der Leyen, teorica del mantra "i coronabonds non sono all'orine del giorno", da quando il Belgio mostra numeri peggiori di quelli dell'Italia (paese del Club-Med) ha "strambato" di 180°, e si è messa a tifare come una hooligan per coronabonds (solo che adesso li chiama "recovery-funds". Diamo anche il tempo ai "paesi frugali" di prendere qualche mazzatina da "distrazione", e capiremo se resteranno "paesi frugali".
Ma veniamo più specificamente ai fatti di casa nostra. Il pimo mantra delittuoso da smontare è quello della "parità di regolamentazione" per tutte le regioni. Trattasi di idiozia al limite della criminalità. Guardiamo due dati:
Ieri, per la prima volta, TUTTE le regioni hanno visto diminuire il numero di "attualmente positivi" per milione di abitanti. Ma il problema è che il numero medio di positivi per milione è una astrazione in stile "pollo di Trilussa": quando si dice che gli italiani mangiano un pollo a settimana, si dice il falso: ci sono alcuni italiani che mangiano un pollo al giorno, e altri che ne mangiano uno solo a Natale.
L'Italia è così. Le medie mettono insieme i numeri delle sei peggiori regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Marche, Liguria, Emilia-Romagna, Abruzzo), con 1708 casi attualmente positivi per milione, con le sei più virtuose (Umbria, Basilicata, Calabria, Sardegna, Campania, Aosta).
Nessun "campanile. Non da parte mia. Non diciamo sciocchezze. Sono i NUMERI, implacabili, che dicono che la Lombardia è la peggior regione (e non di stretta misura) in Italia, ed una delle peggiori in Europa e nel mondo. E sono i NUMERI - che non rappresentano alcuna stupida tifoseria campanilistica, che mettono fra le peggiori regioni anche le Marche e l'Abruzzo (che non mi risulta siano regioni settentrionali).
E sono sempre i maledetti numeri (che non giocano a "Campanile Sera") a porre fra le migliori regioni italiane l'Umbria e la Val d'Aosta (che persino entro i limiti della mia limitata cultura geografica, non possono essere definite regioni meridionali).
Ancora una considerazione: i sostenitori di regole UGUALI per la Lombardia (2.433 casi per milione) e per l'Umbria (52 casi per milione), con la Lombardia che è messa 47 volte peggio dell'Umbria, andrebbe sottoposto ad un TSO.
Ma ora mi fermo, perchè è già ora di aggiornare i dati
Dunque, funziona così: qualcuno che non si firma, fa un bel copia&incolla totale e confesso, ma senza prendersi la briga né di dire chi sia, né di dire da quale fonte abbia preso questo pezzo da Prfemio Puilitzer. Ma andiamo con ordine.
Esce, non firmato, su una paginetta facebook anonima, questo scritto anonimo, di fonte anonima, che mi viene segnalato su watsapp: riporto in color seppia le mie correzioni, non sempre possibili:
PREMETTO: QUESTO TESTO L'HO COPIATO MA LO CONDIVIDO PERCHÉ DOPO AVER SENTITO MARCO TRAVAGLIO DA LOMBARDA MI INDIGNO .
Prima di sputare e insultare i lombardi leggete qui ...... Da Lombardo mi “tocca” difendere la Lombardia! Leggo, sento e vedo cose assurde, che in un paese normale sarebbero surreali! Semi Analfabeti (sic! questo Pulitzer voleva forse dire "semianalfabeti - NdR) che senza conoscere (sapere? NdR)sparano a 0 a zero? NdR) sulla Lombardia.Parliamo dei Contagi (contagi - nome comune)
Siamo la regione più popolosa D’Italia (d'Italia) ( oltre 10 milioni di abitanti); siamo quella con la più alta densità di popolazione, siamo la regione che ha 4 squadre in serie A che movimentano circa 300.000 persone a settimana! (escluse le coppe).
Questa ultima minchiata da"Semi Analfabeta"merita una demolizione a parte. Dunque, quattro squadre di serie A WOW! che "movimentano (e cchedè... la logistica Amazon???) 300.000 persone a domenica. Vediamo:il primo numero si riferisce alla capienza massima, il secondo alla presenza media (dati FIGC):
Atalanta (21.300 / 16.000)
Brescia (19500 / 15.000)
Inter (75.000 / 64.270)
Milan (75.000 / 56.050)
Dunque, a Milano si "movimentano" a settimane alterne 60.000 persone: per il 90% da Milano... a Milano;
A Bergamo 8.000 persone (16.000 a settimane alterne); per il 95% da Bergamo a Bergamo;
A Brescia 7.500 persone (15.000 a settimane alterne): per il 98% da Brescia a Brescia.
Fatti i conticini, Pulitzer? In Lombardia non si "movimentano" 300.000 persone a settimana per il calcio, ma neanche un terzo della cifra a cazzo che hai sparato)
La città Capoluogo ha 5 linee metropolitane che ogni giorno fanno confluire Milioni di Persone (milioni di persone. Minuscolo; confluire da dove? da Gorgonzola e da Assago? I dati ATM parlano di 500.000 utemti al giorno nei tempi belli) , la stessa città Capoluogo (capoluogo) della movida che ogni sera/notte fa incontrare migliaia se non milioni di giovani e non. (Cazzo! in una città da 1.360.000 abitanti "migliaia se non milioni" di "giovani e non" OGNI SERA/NOTTE vanno in movida! Non dormono, non lavorano, non pranzano, e forse neanche cagano!)
Nel Raggio di 50km abbiamo 3 aereo porti (aeroporti è meglio) che ogni giorno portano Milioni (milioni) di persone nella nostra regione!
Bene. Occupiamoci di quest'altra stronzata: abbiamo tre "aero porti" (come dice il nostro Pulitzer. Immagino che si riferisca a Malpensa, Linate e Orio. Il febbraio (prima dell'arrivo del coronavirus, questi tre aeroporti "movimentavano" in totale 3.116.000 passeggeri AL MESE (906.000 Orio, 1.647.000 Malpensa, 563.000 Linate). Cioè 103.867 passeggeri al giorno e non MILIONI! Dall'inizio del lock-down il traffico si è ridotto dell'89%, quindi i tre aeroporti "movimentano" ben 11.425 passeggeri al giorno
Se il Virus si trasmette col contatto sarà che tutto questo ha lievemente influito? (Si. Avrà influito. Ma se i milanesi fanno la movida, sarà colpa deik milanesi, no? o è colpa dei lucani, o dei calabresi?)
Sento Infamare (infamare) la nostra Regione (regione), Regione (regione) che ricordo sostiene annualmente quasi metà Italia pagando tasse a iosa per mantenere un sistema che senza la Lombardia ed i Lombardi (lombardi) sarebbe morto!
Insomma, i "Lombardi" siete una sorta di ente benefico. Coso, ascolta (e impara): il PIL italiano è di 1.753 miliardi; la Lombardia (10,5 milioni di abitanti) produce 383 miliardi di questo PIL, che è pari al 21,8% del totale, e non a "quasi la metà".
Il resto d'Italia (insomma... gli straccioni) producono 1370 miliardi di PIL, che non è pari a "poco più della metà del PIL italiano, ma al 78.2%.
La Lombardia produce 36.500 euro pro-capite, il resto d'Italia (quella "stracciona-non-lombarda) produce - per differenza - 27.400 euro pro-capite.
Coso, cerca di capire l'enormità delle cazzate che spari: se la Lombardia dovesse rinunciare - di colpo - ad un mercato italiano pari al 78,2% dell'attuale mercato italiano, pensi che sopravviverebbe più di due mesi?
Insieme al Veneto siamo il 25% del Pil Italiano ("produciamo", non "siamo". Tu noi "sei" Il PIL, ma lo produci. Ammesso che qualcuno ti paghi per le fregnacce cher scrivi) (Ricorderei che Siamo 20 regioni in Italia)
Sei un cialtrone analfabeta. Anzi: Semi Analfabeta, per dirla alla tua maniera. Lombardia e Veneto producono il 31% del PIL, e non. come dice Pulitzer, il 25%. Il Veneto, con meno della metà della laboriosa popolazione lombarda, produce il 10% del PIL italiano. Bravo quanto la Lombardia. Perchè vuoi privarli di un reddito pro-capite uguale a quello lombardo?
Siete e Siamo Parte di una Regione che ogni anno ospita e cura 130/150 Mila persone che arrivano da altre regioni, senza se e senza ma, e se 130/150 mila persone ogni anno si movimentano per venire a salvarsi la vita in Lombardia Forse ma Forse la nostra sanità non fa così schifo !
Coso, ecco in quanti arrivano in Lombardia" ogni anno per "salvarsi la vita":
LOMBARDIA 38.186 persone EMILIA-ROMAGNA 25.030 persone TOSCANA 12.920 persone VENETO 3.835 persone UMBRIA 3.136 persone FRIULI-VG 1.226 persone MOLISE 1.147 persone ALTO ADIGE 534 persone
Siamo La Regione (la regione) che in periodo di COVID ha Donato (donato) oltre 50 milioni di euro per costruire un ospedale ed ampliare le terapie intensive di quelli esistenti!
Egregio, avete "donato" a voi stessi: 41 milioni e non "oltre 50", per costruire un ospedale da 600 letti quando era già chiaro che le esigenze di terapia intensiva avevano imboccato la discesa. Oltretutto i letti per T.I. sono da buttare, perchè difettosi, e a rischio corto circuito. E già si parla di chiuderlo. Non avete donato un cazzo a nessuno, ma mi risulta che ALTRI abbiano donato molto a voi (Cina, Russia, Albania, USA, Germania, Cuba)
Mentre gli Alpini e gli ultras Atalantini costruivano un ospedale a Bergamo!Tutto questo senza chiedere aiuti allo stato ma tirando fuori i soldi dalle nostre tasche. (Coso, chi si infetta a causa dei propri errori, si salvi coi soldi che tira fuori dalle proprie tasche. Voi avete avuto gli aiuti finora pervenuti alle REGIONI esattamente in proporzione al numero degli abitanti, non in proporzione al livello delle scemenze fatte specialmente in Lombardia, da Codogno, ad Alzano Lombardo, al Pio Albergo Trivulzio)
Questa è la regione che ha dato e da una possibilità a tutti, giovani e vecchi , bianchi , neri , gialli , Cristiani , musulmani , Italiani , stranieri , analfabeti , laureati e si potrebbe continuare.. (Già. Salvini è un preclaro esempio di italiano molto accogliente.Potre citare esempi a decine)
Si Attacca il Sistema Lombardia?! Ma che Ca... Attaccate! Ma siete stati in altre regioni? Siamo i primi per Sanità - Moda - Spettacolo - Trasporti - Pil - Istruzione - Integrazione Ecc ecc !
Il tema sanità, dopo i bruciati vivi della Galeazzi, i poveracci ai quali nella clinica Santa Rita rubavano polmoni sani e spesso li ammazzavano, le mazzette e i morti per le valvole cardiache brasiliane da quattro soldi più mazzetta incorporata, il Divino Creatore della Eccellenza Lombarda in galera, altri eccellenti lombardi condannati all'ergastolo, altri suicidatesi, lo lascerei perdere.
Andate in altre regioni a curarvi e poi fatemi sapere ! - Andate coi mezzi pubblici in altre regioni e poi fatemi sapere! (Ci sono stato. A Bologna, dove hanno sperimentato anche i mezzi gratuiti per favorire il disinquinamento. E sono stato nel metrò di Napoli: secondo la CNN (e non secondo la Gazzetta di Merate) è la più bella al mondo. E dato che tu sei "Semi Analfabeta", ignori che l'Ospedale Cotugno di Napoli è stato citato da SKY UK come il moglior ospedale in Europa per il Covid-19. Pensa! Al Cotugno non si è infettato nessun medico, nessun infermiere. Guardati i numeri dei medici e infermieri morti ammazzati in Lombardia)
Ma con quale coraggio attaccate la Lombardia? (E perchè mai dovrei attaccarla io, cisto che con questa pandemia si è attaccata benissimo da sola, Con grappoli di medici e infermieri morti ammazzati, con la Bagina, e coi numeri che ancora contribuiscono a condannare l'Italia fra i peggiori paesi al mondo?)
Ringraziate il vostro Dio che siamo stati noi l’epicentro di questo maledetto Virus , perché da noi medici ed infermieri NON SI SONO MESSI IN MUTUA, MA HANNO RADDOPPIATO i loro turni per salvare la Vita delle persone!
La minchiata dei medici che in altre regioni "si sono messi in mutua" è stata fatta circolare dai vostri giornaletti stampati su carta igienica usata, e smentita in 5 minuti da ASL, Sanità e procure della repubblica. Ma non vi vergognate???? Erano medici che "npn si erano messi in mutua", ma erano stati costretti in quarantena per infezione. Eroi, non teste di cazzo come voi.
E pregate tutti i giorni che il sistema economico Lombardo riparta , perché non so come potremo salvare il resto del Paese se di ferma La Lombardia! (Il Sistema Lombardo è già ripartito; con la pandemia cge ricomincia a ricrescere. Non ti eri accorto? Due terzi dei nuovi casi italiani in Lombardia!)
Sono Lombardo d’origine (ma va??? curva sud o curva nord? Sai che non lo avevo sospettato?), e fossi in voi proverei vergogna nell’attaccare questa regione! (ma ahimè - e per nostra fortuna, non "sei in noi". Sei lontano anno luce. Sai... noi siamo normodotati, e prima di impugnare la tastiera studiamo! E quindi alla sparata di cazzate che segue non rispondo. Sono nauseabonde
Il Governatore Fontana ha Sbagliato? Probabilmente si !  Ma è più o meno Colpevole di chi : 1️⃣ E solo una semplice Influenza 2️⃣ Andiamo nelle scuole ad abbracciare i Cinesi 3️⃣ Andiamo a fare l’aperitivo sui Navigli 4️⃣ Chiudere le frontiere e da razzisti 5️⃣ Siamo Prontissimi E mi fermò per pudore ! 
Ora mentre Voi siete Impegnati a sputare sulla Lombardia, noi siamo impegnati a salvare il Paese col nostro fatturato! Quindi chiudete la bocca e tirate su le maniche perché c’è bisogno del lavoro di tutti ! Copiato e incollato!!!! da Lombardo non potevo non farlo!!!!! Forza Lombardia!!!!!😘❤️👏🏼
Noi siamo impegnati a lodare chi fa bene, e a criticare chi fa cazzate a ripetizione, e la Lombardia non è (perchè dovrebbe?) zona franca dalle nostre critiche. Non impegnatevi troppo a salvare il paese, perchè se lo salvate come state salvando la Lombardia dal covit-19, siamo fottuti. Per piacere, NON AIUTATECI! Siamo capacissimi di farci del male anche senza il vostro supporto.
L'articolo che ha dato la stura a questa serie immane di cagate pazzesche è un giornale(tto) online leghista (e ti pareva) La Lombardia - Merate online Date uno sguardo, solo per capire quanto si possa essere incolti nella ex terra del Manzoni.
Ci sono, ci sono... Spesso si sovrappongono, come profilo psicografico, a quelli che "non-sono-razzista-però". C'è un'altra Napoli. Anzi, ce ne sono tante. Non proverò neanche ad elencarle. Chi non ne ha mai sentito parlare (ma sa tutto sulle Vele di Scampia) probabilmente NON VUOLE sentirne parlare. Vuole conservare gelosamente i suoi gratificanti stereotipi, i suoi complessi di superiorità. E chi siamo noi per tentare di toglier loro il gratificante senso di superiorità?
Questo post non è destinato a far cambiare idea ai "non-siamo-razzisti-però" (mission impossible) ma a ringraziare quei napoletani coraggiosi che ogni tanto cambiano la storia. Per esempio a quei visionari che ben 180 anni fa (correva l'anno 1840) inaugurarono la prima ferrovia italiana: la Napoli-Portici.
Salvatore Fergola - Inaugurazione della Ferrovia Napoli-Portici (1840)
Oggi invece vogliamo parlare della Metropolitana di Napoli, e delle sue magnifiche stazioni che sono degli autentici musei "aperti e vissuti". La più bella metropolitana al mondo. Tranquilli, non lo scrive "Il Mattino" di Napoli, ma la CNN, e lo documenta questo video, ripercorrendone la storia. Di mio aggiungo solo una considerazione marginale: credo che il metrò orgoglio dei napoletani sia l'unico al mondo dove non troverete l'ombra di un graffito. Architetture coraggiose, pop-art coniugata con tradizioni storiche, percorsi strada-treno che non smettono mai di sorprendere, e di trasmettere sensazioni oniriche.
Abbiamo qualche dato positivo in giro per il mondo (incluso qualche dato parziale in Italia), ma i dati globali dicono che nel mondo fino all'altro ieri avevamo 80.000 nuovi casi a giorno, e adesso ne abbiamo 85.000. Per ogni paese che imbocca un percorso virtuoso, ce ne sono altri che conoscono paurose accelerazioni in ritardo (Brasile, Qatar ed altri) o riaccensioni della pandemia
Vicini ai sei milioni di positivi nel mondo
A livello di numeri nazionali, la situazione mostra forse discontinuità fra paesi. Questo l'aggiornamento dei casi per milione di abitanti delle 25 nazioni più infette al mondo:
L'Italia, a lungo sul podio delle nazioni più infette, scende al 13° posto. Strano, vero, vedere l'Italia otto posizioni dietro all'ex stato-modello di Singapore... E strano vedere il premier di un paese fascistoide come il Belgio - che ha 1200 casi per milione più dell'Italia - impartirci lezioni... Così com'è strano vedere l'altro paese filofascista, l'Olanda, messo peggio di Panama e della Russia (per non parlare della Cina), e vedere in posizioni critiche gli USA, la Svezia, il Lussemburgo, lo UK.
Credo che molti filofascisti sparsi per il mondo farebbero bene ad esercitare la critica verso gli altri paesi con un minimo di prudenza in più, perchè essere smentiti dall'evoluzione del quadro globale, ed essere proiettati verso figure di merda epocali, è questione di un attimo.
E veniamo alle questioni italiane: i dati nel loro complesso continuano ad inviare buoni segnali, ma in molte voci questi segnali migliorano, ma con qualche preoccupante rallentamento, e con la preoccupante situazione della Lombardia. Lo ripeto e lo confermo, e lo dimostro coi numeri. affrontando il rischio di sentirmi dire di nuovo che provo una sorta di piacere sadico nel criticare la sanità lombarda. Niente di tutto questo, e quando avrò tempo e voglia farò un bel "book" fatto di copia&incolla di elogi e ringraziamenti a PEZZI della sanità lombarda. Esattamente come non rinnego gli articoli critici scritti CONTRO pezzi dilettanteschi, e spesso addirittura criminosi, della stessa sanità. E mi scuso se per mia forma mentis, forse derivante dai miei studi di tipo scientifico, non riesco proprio a fare il gioco "guelfi-ghibellini", "curva-sud contro curva-nord", "Lombardia contro Calabria".
Niente da fare. Continuerò a scrivere bene e/o male della Lombardia, esattamente come farò ed ho sempre fatto per qualsiasi regione italiana, basandomi non su "wishful thinking" o su pregiudizi razziali, ma su fatti e numeri. E' il mio limite, e ne sono orgoglioso.
E sulla base dei NUMERI, che pubblico in calce, invito ognuno a fare le proprie valutazioni, come io faccio le mie:
-A) Un paese nel quale ancora oggi ci sono stati 669 nuovi casi positivi, di cui 441 (pari al 66% del totale) arrivano dalla sola Lombardia, non può proclamarsi "fuori dalla pandemia".
-B) un paese in cui la Lombardia, coi suoi 2.547 positivi per milione, ha un tasso di positività di oltre quaranta volte quello dell'Umbria, che può esibire un tasso di positivi per milione di 63, non è affatto in una situazione tranquillizzante. Le ripartenze sono in agguato. E una regione coi numeeri della Lombardia SBAGLIA nel pretendere parità di regole con l'Umbria. Sbagliano nei confronti delle regioni più "sane", e sbagliano nei confronti dei loro stessi cittadini, che rischiano di essere ri-precipitati in situazioni non piacevoli.
Infine,una annotazione sulla quotidiana diminuzione dei casi "attualmente positivi": è un dato che da una decina di giorni riguarda TUTTE le regioni, e da un paio di giorni anche la Lombardia. Ma ora date uno sguardo al grafico in calce, usando gli "occhiali da vicino":
Potrete verificare come da circa un mese il numero degli "attualmente positivi" decresce, ma negli ultimi 9 giorgi decresce sempre meno. Gli ultimi 9 dat giornalieri sono posizionati TUTTI peggio della curva di tendenza. Se le cose dovessero proseguire così, la diminuzione quotidiana diventerà sempre più piccola, la curva di tendenza diventerà sempre meno discendente, e potrebbe persino tornare su valori di crescita. E' una cosa che ovviamente non mi auguro, ma che temo.
L'antidoto? torniamo ad avere un po' di sana paura, e nessuna tolleranza per i cretibi di ogni ordine e grado.
In tutte le regioni i casi per milione sono in discesa, ma resta e si accresce la distanza fra le sei peggiori regioni e le sei migliori:
Vogliamo chiarire?
Oggi il numero di positivi per milione di abitanti passa a 1841 per le sei regioni peggiori, e a 184 casi per milione nelle sei regioni più virtuose: rapporto di 10 a 1; questo rapporto ieri era, per la cronaca, di 8,2 a 1.
E' ora di rinsavire, e di non ascoltare i predicatori del verbo "ormai ne siamo fuori"
Dove eravamo rimasti? - Eravamo rimasti a questo commento che una mia carissima e preparatissima amica di lunga data aveva sparato all'interno di un gruppo whatsapp. Lo riporto, virgolettato, per risparmiarvi la fatica di andarlo a cercare:
"Antonio,proprio non capisco questo tuo compiacimento nello screditare l'azienda sanitaria lombarda, che rimane un'eccellenza, anche se con delle falle. Tu, che sei stato curato e salvato qui in Lombardia. Rimane il fatto che centinaia di migliaia di meridionali vengono a farsi curare al nord. Non conosco i numeri ma, dubito fortemente che ci sia mai stato un esodo per andare al sud, per non parlare della Calabria. Basta!"
Oggi, rileggendo questo commento, ho scoperto di essere stato fin troppo gentile nella mia lunga e articolata risposta, che potete trovare su questo blog, nel post precedente.
Due piccoli esempi?
-1) La Signora afferma: "rimane il fatto che centinaia di migliaia di meridionali vengono a farsi curare al nord"
-2) Subito a ruota di questa affermazione apodittica ("rimane il fatto etc..."), questa fantastica analista riparte: "Non conosco i numeri ma,..."
Dunque la signora "spara" le centinaia di migliaia, ma subito dopo le sfugge una confessione piena sulla sua non conoscenza dei numeri, dimostrando tutta la sua profonda conoscenza della consecutio logica.
L'altra cosa che mi era sfuggita in prima lettura, è stata quella chiusura del commento con un fantastico Basta! (con tanto di punto esclamativo).
A questa signora vorrei certificare che nella mia vita ci sono state solo due donne autorizzate a dirmi BASTA (con o senza punto esclamativo): la prima è stata mia madre, che ha usato forse questa parola un paio di volte in vita sua, avendo comunque competenza e rapporto di parentela che le consentiva ampiamente di farlo. L'altra persona autorizzata de factu a dirmi "basta", in genere senza punto esclamativo, è mia moglie, che se n'è servita sempre con estrema parsimonia, e quasi sempre con ottime ragioni.
Fine dell'elenco delle donne della mia vita abilitate a dirmi "Basta!". Con o senza punto esclamativo.
E veniamo agli ultimi dati sul problema vero, che non è forse un video di Crozza (che peraltro inserisce nel video titoli di giornali di TUTTI i colori politici, dichiarazioni filmate e testimonianze incontestabili su FATTI VERI), ma quello che ho scritto della sanità lombarda, e che come ho ricordato urbi et orbi non "scredita con compiacimento" alcuna sanità lombarda, ma l'ha ringraziata quando ha fatto bene, e l'ha criticata e denunciata quando lo ha meritato, per essersi coperta di errori e di delitti (non lo dico io, ma chi ha sbagliato TUTTO o quasi nell'affrontare la pandemia in Lombardia, e moltissimo per quanto riguarda veri e propri crimini, anche da ergastolo, nei casi che ho elencato nel post precedente (elencando solo i casi chiusi con sentenza, e trascurando molto del mazzettificio svergognato da Mani Pulite e non solo). E spero di non dovermi occupare, fra un po', anche del "commercio" di mascherine della ex terza carica dello stato, tale Irene Pivetti, che è attualmente sotto inchiesta per un certo numero di ipotesi di reato. Per tacere del buon gusto di una ex presidente della Camera che si mette a commerciare in mascherine, incorrendo in una serie infinita di errori di merito e di metodo.
Ma le perle non finiscono qui.
"Tu, che sei stato curato e salvato qui in Lombardia"
Vero. Io sono stato curato e salvato in Lombardia. e ho fornito anche i riferimenti di lode e ringraziamento nei confronti di TUTTI gli enti che hanno contribuito a farlo. Non voglio ripetermi. Chi vuole, trova i riferimenti nel dettagliato post precedente. Ma l'essere "curato e salvato" non mi obbliga a dimenticare chi invece ha improntato di se la parte peggiore della "eccellenza lombarda", dal pregiudicato Formigoni, ai veri e propri omicidi dolosi di chi ti toglieva un polmone sano, alla strage colposa di chi ti bruciava vivo, alle malefatte del San Raffaele gestione don Verzé, e potrei continuare per un'ora con la Santa Rita, con Longostrevi, con le valvole cardiache difettose che ammazzavano la gente. Eccellenza, ma non sempre. Eccellenza, ma non troppo.
Ma nel mio "computo" dei salvatori non c'è solo l'eccellenza lombarda. Piccolo esempio? Quando stavo per sposarmi, un amico medico, NON lombardo, mi ha chiesto se io e mia moglie avessimo già fatto l'analisi per la microcitemia. "Microcitemia??? che roba è? Pazientemente mi ha spiegato che era una proprietà del sangue caratterizzato da globuli rossi non numerosissimi, e di dimensioni inferiori alla norma. Mi ha spiegato che era una caratteristica diffusa a macchia d'olio nell'area mediterranea e zone viciniori (Campania, Puglia, Ferrarese, Israele e altro). Mi ha spiegato che nel caso di un matrimonio fra due microcitemici inconsapevoli di esserlo, per la legge di Mendel sulla ereditarietà di alcuni caratteri genetici, il figlio di due portatori sani di microcitemia poteva venir fuori in uno di questi modi:
Nel 25% dei casi sarebbe nato un figlio non microcitemico;
Nel 50% dei casi sarebbe nato un figlio "portatore sano";
Nel 25% dei casi sarebbe nato un figlio affetto da Sindrome di Down.
Ovviamente gli abbiamo chiesto di prescriverci le opportune analisi. La risposta? Qui a Milano non la fanno. La fanno solo a Napoli. Ovviamente siamo andati a Napoli a farla. Marisa negativa, io portatore sano. Matrimonio confermato. Nessuno di noi - conoscendo della sanità campana i pregi e i difetti, si è mai sognato di straparlare di "eccellenza campana".
Anche Marisa ha avuto due interventi al Sud (che pazza!). Fatti a Bari, che è ad un'ora di macchina dalla sua Barletta Il primo è stato un intervento al laser per una retinite. Fatto in maniera tanto magistrale che quando si fa visitare in Lombardia, anche da ottimi oculisti, questi non riescono a credere che sia stata operata. L'intervento, molto delicato, non ha lasciato la minima traccia.
Il secondo intervento era un po' più serio: un nodulo in gola che non prometteva niente di buono. E una ragione in più per farsi operare a Bari: una sua prima cugina è stata per anni primario di oncologia a Bari e il fatto che sua cugina godesse di grande reputazione, e fosse anche amica per la pelle, la tranquillizzava. E anche qui guarigione perfetta, e neanche una piccola traccia esterna dell'intervento subito. .
FINE DEL LUNGO PREAMBOLO, e parliamo di attualità, e cioè dei dati aggiornati alle 17 di oggi sulla pandemia. Non farò un'analisi di dettaglio, ma parlerò solo di Italia e Lombardia, certificando ancora una volta che è mia abitudine parlare di Lombardia non con la pancia, ma con il cervello e coi numeri. Partiamo dai numeri (che conosco: io parlo solo di numeri che conosco, e di cui posso fornire le fonti: nella fattispecie: mi servo dei numeri ufficiali della John Hopkins University, che li fornisce all'OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità; dei dati della Protezione Civile, e di quelli del Ministero della Salute. Bastano, come fonti? o ci basiamo sul "non conosco i numeri però"?
Dati Prot. Civ. 19 Maggio -1) L'Eccellenza è oggi, coi suoi 2713 casi per milione, la regione più infetta d'Italia; esattamente 37 volte più infetta dell'Umbria, ma anche 28 volte i valori della Calabria.
-2) Le sei peggiori regioni d'Italia (con l'eccellenza lombarda in testa), contano in media 2056 casi per milione; le sei migliori regioni (con la orrenda Calabria sul podio) contano 250 casi per milione. Insomma, Sud batte Nord, a spanne, 8 a 1.
Cosa è successo oggi di rilevante?
-1) i nuovi positivi in Italia, rispetto a ieri sono all'incirca raddoppiati (da 451 casi di ieri a 813 di oggi)
-2) L'Eccellenza Lombarda oggi ha contribuito a questo orribile (e prevedibile) raddoppio dei nuovi casi con un fantastico 57%. Tutte le altre regioni messe assieme hanno prodotto l'altro 43%
-3) I nuovi casi sono 44 per milione in Lombardia, e sono 7,4 per milione nel resto d'Italia. Eccellenza Lombarda batte Resto d'Italia per 6 a 0.
-4) I morti sono 15.597 in Lombardia (1.485 per milione), e sono 16.572 nel resto d'Italia: 331 per milione.
Ma ora BASTA !!! E questa volta lo dico io, e in tutte maiuscole. Chi vuole darmi lezioni di partigianeria contro la Lombardia, arrivi preparato. Studi. Parli di numeri dettagliati e non di "centinaia di migliaia". Citi le sue fonti come io cito le mie. Non ho tempo da perdere, e non ho voglia di discutere fra persone che usano sistemi diseguali. L'insulto contro il ragionamento. I numeri contro i pregiudizi razzisti. il confronto fra idee che "basta un Basta!" perchè non possa più avvenire.
Oggi ho avuto l'imprudenza di pubblicare su un gruppo di amici un video tratto dalla trasmissione di Crozza di ieri sera. Lo riporto in calce, perchè mi sembra che nel video di Crozza siano documentate, col suo abituale senso dell'umorismo, verità incontrovertibili:
Sono stato immediatamente ripreso da un amico che mi faceva notare che il quel gruppo non si parlava di politica. Politica??? A me sembrava satira, ma devo aver preso un abbaglio, perchè in quel pezzo Crozza sparava a destra e a manca, sui partiti di governo e su quelli d'opposizione.
Ma oggi, sempre nello stesso gruppo, ho ricevuto, in seguito al mio video, un carinissimo commento di una carissima amica che mi conosce da 50 anni. Un commento pieno di numeri documentati, e di considerazioni nelle quali sarebbe difficile trovare una qualche venatura di razzismo.
Riporto in calce questo commento, perchè ognuna possa capire perchè io mi senta motivato (anche se non ne avrei l'obbligo) a rispondere qui, per evitare di ammorbare gli altri membri del gruppo con la risposta ad un commento così amichevole. Questo il commento (faccio un copia&incolla, per evitare qualsiasi sospetto di modifica truffaldina del commento stesso):
"Antonio,proprio non capisco questo tuo compiacimento nello screditare l'azienda sanitaria lombarda, che rimane un'eccellenza, anche se con delle falle. Tu, che sei stato curato e salvato qui in Lombardia. Rimane il fatto che centinaia di migliaia di meridionali vengono a farsi curare al nord. Non conosco i numeri ma, dubito fortemente che ci sia mai stato un esodo per andare al sud, per non parlare della Calabria. Basta!"
Non trovate fantastica l'affermazione che "...Rimane il fatto che centinaia di migliaia di meridionali vengono a farsi curare al nord. Non conosco i numeri ma, dubito fortemente che ci sia mai stato un esodo per andare al sud, per non parlare della Calabria. Basta!".
Dunque, la mia gentilissima amica "non conosce i numeri ma".
Ma poichè. come è noto a quelli che frequentano questo blog da tre lustri, il motto del Tafanus è quello di "tenere separati i fatti dalle pugnette", provo io a "dare i numeri".
Dunque, ad un certo punto il Sud, che in partenza aveva pochissime postazioni di terapia intensiva (dicono le malelingue e i bilanci ufficiali del Governo che da ben 12 anni nel sud diminuiscono continuamente i fondi destinati alla Sanità) le miserabili regioni meridionali (e in particolare la Calabria, che - chissà perchè - ha attirato in misura speciale l'affettuosa attenzione della mia amica), sono state persino in grado di offrire posti di terapia intensiva all'eccellenza lombarda.
Ma ecco cosa scriveva Zunino su Repubblica del 10 Aprile:
"Il Centro-Sud ha retto. Il contagio da Covid – che in Italia è diventato pubblico 72 giorni fa, in un hotel di Roma - non ha sfondato sotto la Linea Gotica. Il sistema sanitario meridionale, più fragile, non è stato messo alla prova, come si temeva. Le parole in Protezione civile di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, allargano l’angolo su questo contenimento macroregionale: “Ci sono dieci regioni, principalmente nel Centro-Sud, in cui il numero dei decessi è inferiore alle dieci unità”
[...] seguendo l’indicazione statistica del professor Locatelli, in Italia si avvistano tre aree che, ieri, hanno fatto registrare un solo decesso: la Basilicata, la Calabria, l’Umbria. La Basilicata, che conta 303 casi totali, dal 7 aprile non vede nuovi ricoverati in Terapia intensiva. E ieri ha avuto solo cinque positivi in più. La Calabria ha visto dieci nuovi casi, e anche qui da due giorni non aumentano i ricoverati in Rianimazione. L’Umbria nove positivi nuovi, con 39 guariti in un giorno, in un percorso di discesa. E i ricoverati in Terapia intensiva calano dal 6 aprile
Ma diamo uno sguardo anche alle "centinaia di migliaia" di terroni che, in una sorta di esodo biblico, non fanno altro che organizzare treni e charter verso la Lombardia. Ma dato che per nostra natura non spariamo MAI cifre "ad cazzum", ma solo cifre che prendiamo da fonti ufficiali, vediamo i numeri di questo esodo biblico (Fonte Ministero della Salute):
IN QUALI REGIONI VANNO A CURARSI LE "CENTINAIA DI MIGLIAIA" del TURISMO SANITARIO in UN ANNO (2018: ultimi dati aggiornati):
LOMBARDIA 38.186 persone EMILIA-ROMAGNA 25.030 persone TOSCANA 12.920 persone VENETO 3.835 persone UMBRIA 3.136 persone FRIULI-VG 1.226 persone MOLISE 1.147 persone ALTO ADIGE 534 persone
Dunque, cominciamo con lo smontare una prima bufala (certamente non maliziosa, ma generata dalla solidarietà per le regioni del Sud): al Nord non arrivano "centinaia di migliaia" di disperati che cercano la salvezza nelle "eccellenze" del Nord, ma 68.811: quante ce ne stanno a San Siro per Milan-Inter. E non cercano la salvezza solo nelle eccellenze della Lombardia, ma (pazzi!) persino in Toscana, Umbria, Molise...
E chi sono i lanzichenecchi che arrivano dal Sud per turbare la pace del Nord Operoso? Da dove arrivano? Quanti sono? Tutti dalla Calabria? No. Ecco da dove arrivano:
CAMPANIA 19.546 persone CALABRIA 18.770 persone SICILIA 12.917 persone PUGLIA 10.942 persone
Fatti i conticini, amica mia? Dunque, sembra che i lanzichenecchi che turbano i tuoi sonni siano non "centinaia di migliaia", ma esattamente 62.065;
Sembra che non siano TUTTI diretti a turbare i sonni dei lombardi, ma solo 38.186. Tutti calabresi? No, amica mia,
Sembra che i lanzichenecchi sub specie "per non dire della Calabria" non siano diretti tutti come un sol uomo in Lombardia, ma solo nella percentuale del 55,5%. E 55,5% di 38.186 nel mio modo di fare i conticini sarebbero circa 21.193. Se preferisci, sarebbero 1.766 al mese, o 408 a settimana, o 58 al giorno?
Si, amica mia: i miei corregionari lanzichenecchi arrivano in forze. 58 in un giorno. Su una popolazione di 10.500.000 abitanti, è una vera invasione, pari a ben lo 0,00055% ? Ce la faremo a farcela? C'è il vantaggio che non tutti arrivano con la valigia di cartone. Sembra che i turisti sanitari siano tutti o quasi solventi, e prendano una camera privata con due letti, a pagamento, per una durata media di circa un mese. Non un brutto affare, per noi della eccellenza lombarda, ti pare?
Ma passiamo ad un altro punto: mi hai fatto una domanda che anche un'altra cara amica mi aveva fatto prima di te, anche se con parole leggermente diverse:
"Antonio, proprio non capisco questo tuo compiacimento nello screditare l'azienda sanitaria lombarda, che rimane un'eccellenza, anche se con delle falle. Tu, che sei stato curato e salvato qui in Lombardia..."
Vedi, amica mia... la domanda dell'altra nostra comune amica mi chiedeva esplicitamente perchè io, dalla Brianza, non fossi andato a curarmi al Sud, e magari in Calabria. Dovresti aver letto la mia risposta, ma per sicurezza te la ripeto:
"...si da il caso che io mi fidassi sia del San Raffaele nuova gestione (carcinoma polmonare, ciclo di tomoterapia) sia dell'Ospedale di Vimercate (36 giorni di degenza per una "polmomitona bilaterale"). Si da il caso che l'Ospedale di Vimercate sia a 10 minuti da casa, il San Raffaele a 30 minuti da casa, e la Calabria a 1500 chilometri da casa. E ora tu che sei una persona perspicace, datti una risposta.
Sfiducia nella sanità lombarda? No. Grande fiducia in alcune strutture, massima sfiducia in altre. Partiamo dalle prime.
Capita anche che essendo io una persona equilibrata, abbia fatto l'elogio della INRCA di Casatenovo, (Lombardia), centro specializzato in pneumologia, che mi ha diagnosticato precocissimamente un carcinoma polmonare.
Capita anche che io abbia tessuto l'elogio del Policlinico di Milano, dove in pochi giorni l'equipe di chirurgia toracica mi ha visitato subito, mi ha ricoverato dopo due giorni per fare biopsia ed analisi del carcinoma, mi ha fatto magistralmente il tutto senza il minimo, frequentissimo effetto collaterale (ad esempio: pneumotorace); ha fatto in équipe diverse riunioni per scegliere se suggerirmi chemio, chirurgia o radioterapia, scegliendo quest'ultima.
Capita che io abbia tessuto l'elogio del San Raffaele per aver accettato, sotto pressione educata di mia figlia Marzia, di ricevermi per una prima visita e colloquio pre-accettazione, addirittura il giorno di San Silvestro.
Capita che io abbia pubblicamente elogiato e ringraziato il dottor Passoni, che è colui che mi ha dedicato (ripeto, il giorno di San Silvestro) una lunghissima ed accuratissima anamnesi, e alla fine mi abbia consigliato un ciclo di tomoterapia radicale di 15 sedute; che io lo abbia eletto a mio angelo custode quando, con le feste di mezzo, in due settimane ho fatto pet+tac di tracciamento, ed abbia iniziato a metà gennaio il trattamento, e lo abbia terminato entro gennaio. Controllo dopo controllo, il carcinoma si era sempre drasticamente ridotto, fino alla quasi totale sparizione.
Capita che io abbia elogiato l'équipe di radioterapia del San Raffaele per i quattro anni di follow-on (purtroppo ho annullato gli ultimi, quelli del fatidico quinto - e in genere ultimo anno - prima che si possano sbilanciare in un referto di guarigione, perchè a causa della mia vulnerabilità al coronavirus non metterei piede in un ospedale neanche se stessi per morire, prima che questo schifo sia finito.
Capita anche che io abbia pubblicamente elogiato e ringraziato l'équipe di pneumologia dell'Ospedale di Vimercate, la quale, con un impegno e una testardaggine degni di miglior causa, mi ha tirato fuori, con ben 36 giorni di degenza e di cure da cavallo, da una gravissima polmonite bilaterale.
Però, dato che non ho ancora, nonostante l'età, portato il cervello all'ammasso, capita che cogli stessi occhi (e con la stessa obiettività, io non spari numeri e giudizi a casaccio. E così come ho elogiato i moltissimi che hanno fatto benissimo, mi sento in diritto di ricordare ai distratti chi in Lombardia ha fatto MALISSIMO.
Così capita che io non abbia dimenticato la clinica Galeazzi di Milano, dove per una semplice ossigenoterapia hanno arso vive 11 persone. I periti scopriranno che nel serbatoio del liquido del sistema automatico anti-incendio, che avrebbe dovuto scattare automaticamente, non c'era il liquido, ma c'erano le ragnatele.
Così capita che in Lombardia la pm di Monza, Manuela Massenz, indaghi sull'ennesimo scandalo della sanità regionale - che ha portato a una raffica di arresti, tra cui quello del consigliere leghista Fabio Rizzi, presidente della commissione sanità.
Così capita che [...] nella clinica Santa Rita di Milano nel 2007 la guardia di finanza abbia portato alla luce quanto accadeva all'interno della struttura: decine gli interventi chirurgici effettuati senza necessità, ma con il solo scopo di ottenere i rimborsi dalla Regione. Molti interventi riguardavano la asportazione di un polmone sano. Quarantacinque i casi di lesioni accertate, quattro i morti. Il primario di chirurgia toracica, Pier Paolo Brega Massone è stato condannato all'ergastolo anche in appello.
Così capita che a Milano si apra l'inchiesta soprannominata 'Lastre pulite', che fa emergere un grande caso di corruzione ai danni delle Asl. Protagonista della vicenda Giuseppe Poggi Longostrevi, titolare di un Centro di medicina nucleare, il quale - secondo l'accusa - aveva corrotto centinaia di medici di famiglia affinché inviassero i propri pazienti nel suo centro, in cambio di tangenti.
Così nel 2011 in Lombardia capita che scoppi il caso legato a Pierangelo Daccò, coinvolto nella vicenda della bancarotta della Fondazione San Raffaele. L'ipotesi è che abbia sottratto milioni di euro all'ospedale attraverso fatture gonfiate e che li abbia ricevuti da Mario Cal, braccio destro di Don Verzé, morto suicida il 18 luglio dello stesso anno. Per questa vicenda non ha ancora ricevuto un verdetto definitivo dalla Cassazione.
Capita che nel 2012 il nome di Daccò finisca anche nel caso Maugeri, che coinvolge - tra gli altri - pure l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni, l'ex assessore alla Sanità della Lombardia, Antonio Simone e il presidente della Fondazione, Umberto Maugeri. Numerose le accuse: a vario titolo si va dal riciclaggio di denaro all'appropriazione indebita, dall'associazione per delinquere alla frode fiscale. Per la cronaca, il Divino Inventore dell'Eccellenza Lombarda è ospite delle patrie galere, con una condanna a sei anni passata in giudicato.
Così capita che nell'ottobre del 2015 Mario Mantovani, ex assessore alla Sanità della giunta di Roberto Maroni, viene arrestato con l'accusa di corruzione e corruzione per appalti nel settore sanitario. A fine gennaio 2106 il pm di Milano Giovanni Polizzi chiede il rinvio a giudizio per lo stesso Mantovani e per altre 14 persone, tra cui l'assessore regionale all'Economia Massimo Garavaglia.
Ecco, vedi: per non svegliarmi ogni mattina intonando l'inno alla Eccellenza Lombarda, ho voluto ricordarti che questa "eccellenza" è figlia, al 90% del Celeste Ciellino, dei suo brogli, delle sue mazzette, e della privatizzazione ad ampio raggio del sistema sanitario pubblico, svenduto ai privati.
Last but not least: chiudo da tuo dubbio amletico iniziale:
"Antonio,proprio non capisco questo tuo compiacimento nello screditare l'azienda sanitaria lombarda, che rimane un'eccellenza"
No, cara amica mia: io non ho bisogno, per la parte negativa, di screditare niente e nessuno. La Eccellenza Lombarda" nella sua parte peggiore, a screditarsi ci ha pensato da sola: per i reati, e per il modo dilettantesco in cui ha trasformato la regione più attrezzata d'Italia in un campo di sterminio. Per la parte migliore, mi sono speso con messaggi privati e con post pubblici in elogi dovuti a chi mi ha salvato due volte la pelle. Fine del discorso. Se poi hai ancora bisogno di qualche altro elemento fattuale per capire quanto sia stata eccellente l'eccellenza nel caso disgraziato coronavirus, ti invito - magari con l'aiuto di tuo marito che è un tecnico e di tabelle credo se ne intenda, a concentrarti sulla tabella con la quale chiudo questo messaggio.
Ti saluto, con la stessa cordialità che permea tutto il tuo messaggio.
Per la precisione: [...] nel 1983, durante la 17ª "Conférence Générale des poids et mesures" a Parigi, il metro venne ridefinito come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299 792 458 di secondo, assumendo che la velocità della luce nel vuoto, per definizione, è pari a c = 299.792.458 m/s. Questa definizione, ed il valore della costante fisica, sono stati confermati nel 2018 dalla 26ª CGPM [...]
Dimenticatelo, quel metro, che per tre mesi è stato il totem che ci ha accompagnati e rassicurati. Ci hanno spiegato almeno venti volte al giorno che sarebbe stato sufficiente rispettare la distanza di un metro fra una persona e l'altra, e il coronavirus non avrebbe avuto scampo. Personalmente ho nutrito sempre seri dubbi sul metro. Col tempo, abbiamo scoperto che le "goccioline", a seconda della loro dimensione, della violenza dello sternuto, della direzione dell'eventuale vento, della presenza dei taxi chiamati "polveri sottili", dell'aerosol che si crea in ambienti chiusi, può percorrere distanze molto, ma molto più importanti.
Da lunedì tutto cambierà. Se per caso avete nel ripostiglio un metro in platino-iridio, buttatelo via. Comprate una bindella di almeno 5 metri di lunghezza.
Per maggior sicurezza, dotatevi di un "personal surveyor" (It.: Geometra personale), da portare sempre con voi, insieme al triangolo, al gilet catarifrangente, ed alle catene da neve. Abbiate cura di assumere un personal surveyor possibilmente nano, da poter mettere comodamente nel portabagagli. In caso contrario, dovrete farlo sedere sul sedile posteriore dell'auto, sulla quale così non potrà sedere vostra moglie. Ma affrettatevi, perchè i surveyors nani cominciano a scarseggiare, sul mercato; ma sono indispensabili, perchè da lunedì non basterà la bindella, ma servirà anche un nano-geometra, perchè le nuove, semplici, univoche norme contenute nell'ultimo de-cretino ci obbligherà non solo a misure lineari da bindella, ma anche a calcoli di geometria piana.
"Chi siete? ma dove andate? E cosa portate? Si, ma quanti metri quadrati avete? Ma è un vostro congiunto entro il sesto grado? Si ma è un vostro affine entro il quarto grado? Vabbè! E' un affetto, ma è un affetto stabile? Ma quanto è stabile? E da quanto tempo? Si, ma avete l'autocertificazione, a norma del DPCM del 18 marzo 2020, come modificato dal DPCM del 5 maggio, e dalla circolare esplicativa del 6 maggio? E non fate i furbi: declamate con voce forte e chiara il secondo capoverso del 3° capitolo"
Peccato che il grande Massimo Troisi non sia più fra di noi. Sulle ultime, chiare, univoche norme comportamentali (uguali dappertutto: sia in Lombardia dove muoiono ancora alcune centinaia di disgraziati al giorno, sia in regioni dove non muore nessuno) il nostro Max avrebbe saputo imbastire un intero film...
Ma vediamo di chiarirci le idee: il metro di platino buttatelo via. Cucù, cucù, il metro non c'è più! Da adesso si parte da due metri. Facile, no?
No. Difficilissimo. Perchè la prima eccezione che incontriamo è la distanza in Chiesa. Dal "divieto di messa", grazie alle proteste (subito raccolte) della CEI, siamo passati al metro e mezzo (tre quarti del nuovo bi-metro di platino).
Bene. Adesso siamo tutti tranquilli portandoci dietro un metro da falegname (di quelli che si chiudono "a fisarmonica"?
Non correte troppo. In Italia le cose nascono semplici, ma solo per darci poi il modo di divertirci a complicarle. Qualche esempio?
-1) Dimenticate IL METRO, mantra obsoleto di tre mesi fa.
-2) In chiesa dovete/potete stare ad un metro e mezzo. E' concesso scambiarsi il "segno d'amicizia" solo usando una canna da pesca telescopica dotata all'estremità di guanto in lattice.
-3) Bar, ristoranti: due metri lineari fra un commensale e l'altro, ma al contempo ogni cliente deve disporre di quattro metri quadrati tutti suoi. Chiedete dettagli al vostro geometra personale, perchè a questo punto la bindella non basta più. Dobbiamo addentrarci nella combinazione di "misure lineari" e di geometria piana.
-4) E se non avete il geometra personale? Fate quello che faranno quasi tutti: continuate a mangiare una pizza surgelata della esselunga a casa vostra.
-5) Se andate al mare in Liguria, controllate con la bindella che il vostro ombrellone sia distanziato di 3 metri dall'ombrellone più vicino. La prossima circolare esplicativa chiarirà se la distanza deve intendersi quella fra un palo di sostegno e l'altro, oppure fra le parti più vicine della parte superiore.
-6) Ma se volete assicurarvi una maggior distanza di sicurezza, scegliete la Campania. In Campania la distanza fra ombrelloni dovrà essere di almeno 3,5 metri.
-7) Non ancora soddisfatti? Andate il Puglia. Qui la distanza minima è di 4 metri.
-8) Ancor meglio se andrete in una regione non specificata prima, perchè la norma di default dell'ultimo de-cretino chiede 5 metri di distanza.
Nota Bene - Queste norme non sono ancora valide, perchè entreranno in funzione solo lunedì 18. Ma lunedì 18 entrerà in vigore anche la norma che concede ad ogni regione di scegliere il c.... che vuole. Quindi gettate via questa inutile tabella, e restate a casa.
NON FATE IL BAGNO IN MARE, FATE LA DOCCIA A CASA
P.S.: Qualunque sia la norma "ombrelloni" che ogni regione riterrà intelligente e/o distintiva, sappiate che i due metri fra un lettino e l'altro (così come il massimo di due persone per ombrellone) sarà "quasi obbligatoria". Quindi decidete prima quali saranno i turni da rispettare per l'ombra.
Forse molti hanno solo tempo e voglia di ascoltare distrattamente i notiziari TV, che danno a volte dati imprecisi per ignoranza, più spesso notizie pericolosamente tranquillizzanti per scelta politica fra l'idiota e il criminale. Trovo criminale far passare il concetto (finora nei fatti è stato così) che sia stato intelligente e normale applicare in tutta Italia (Lombardia compresa) la "fase due", con le stesse regole.
A costo di farmi insultare dai miei corregionali lombardi, vorrei riportare tutti verso un maggior senso del realismo, commentando i dati di ieri della Protezione Civile. I dati, per chi non accetta di viaggiare con le fette di prosciutto sugli occhi, dicono una sola cosa: che ci sono diverse Italie: c'è l'Italia nel suo complesso, che è la decima peggior regione al mondo in cui vivere in questo momento; in Italia c'è il Nord, che è la peggiore area in cui vivere in questo momento in Italia; e all'interno del Nord c'è la Lombardia, che presenta dei dati disastrosi non solo rispetto al Sud, ma anche in confronto alle altre regioni del Nord.
Lo dico io? No, lo dicono i numeri.
Partiamo da una premessa: la Lombardia raccoglie il 17,4% della popolazione italiana. E poichè sono anni che ci raccontiamo fra di noi della "eccellenza" delle strutture sanitarie ed organizzative in genere della Lombardia, ci saremmo aspettati che tutti gli indici concernenti la pandemia in Lombardia sarebbero stati migliori del 17,4% di competenza di questa regione. Ci siamo? No, non ci siamo. E non lo dico per denigrare la Lombardia (regione che mi ha dato tanto, per tre quarti della mia vita; ma anch'io ho dato tanto alla Lombardia, per tre quarti della mia vita). Lo dico per dare un piccolo ed inutile contributo, unendomi alla minoranza che comincia lentamente a capire che la Lombardia è molto diversa dal resto d'Italia, e che l'idea di applicare sia alla Lombardia che alle regioni messe dieci volte meglio non è solo stupida, ma è criminale. Vediamo perchè
(dati in percentuale della Lombardia sul totale Italia):
RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA: 33,8
CASI TOTALI: 37,5
ATTUALMENTE POSITIVI: 37,7
RICOVERATI CON SINTOMI: 40,6
MORTI: 48,9
QUOTA INCREMENTI GIORNALIERI: 73,7
Avete capito benissimo: ieri in Italia sono venuti fuori 1.402 nuovi casi, di cui ben 1033 (il 73,7%) in Lombardia (98 casi per milione di abitanti).
E in Piemonte, che è la seconda regione dopo la Lombardia con i suoi 113 casi su 4,356 milioni di abitanti? Siamo a 26 casi per milione. La Lombardia è messa 3,8 volte peggio della seconda peggior regione italiana. Non lo ha detto nessun tiggì, vero?
Andiamo avanti: le due peggiori regioni italiane per numero di attualmente positivi per milione sono Lombardia e Piemonte, con 3043 casi per milione. Le due regioni più in salute sono Umbria e Basilicata, con 172 casi per milione. Fatto il conticino? Lombardia e Piemonte sono messe circa 18 volte peggio di Umbria e Basilicata, in rapporto al numero di abitanti.
DAVVERO c'è ancora qualche "statista" che pensa di riaprire TUTTE le regione cogli stessi tempi e con le stesse modalità? Credo - e spero di non sbagliarmi, di cominciare a sentire qualche ragionevole "retromarcia con grattata.
E veniamo all'altra bufala, alquanto diffusa: i numeri degli "attualmente positivi" dipenderebbero dal diverso numero di tamponi effettuati nelle diverse regioni. Vero? Falso? Verifichiamo, confrontando i dati della Lombardia, con quelli più vicini alla Lombardia per numero di tamponi.
La Lombardia ha effettuato in totale 513.244 tamponi, e ha rilevato in totale 82.904 casi positivi: il 16,2%
Il Veneto ha effettuato quasi lo stesso numero di tamponi: 454.189, e ha rilevato 18.782 casi positivi: il 4,2%
Fra Veneto e Lombardia c'è una differenza da 1 a 4 nel rapporto fra tamponi e positivi rilevati. Non mi sembra un magnifico coefficiente di correlazione. Un altro mantra che viene a cadere a causa di fondamenta molto fragili?
Non mi interessa (e comunque non ho strumenti) distribuire le colpe. Ma i fatti sono fatti, e questi dicono che che la riapertura secondo l calendario, e uguali per tutte le regioni, è cretino come giorni e orari del riscaldamento regolati col calendario anzichè col termometro.
E che ora Dio ce la mandi buona, perchè sento arrivare nuove cazzate della serie "Milano non si ferma" (copyright l'infettivologo Sala). Milano invece si è fermata, e non sembra per il momento messa troppo bene in termini di "ripartenza"
Molti parametri che lasciano ben sperare in Italia. Diminuiscono (di poco) i morti, che restano pur sempre - coi quasi 200 nuovi casi giornalieri - fra i peggiori al mondo. Aumentano i guariti/dimessi, e nonostante l'aumento dei tamponi, cala il numero degli "attualmente positivi" (grazie all'aumento dei guariti, ma anche - macabramente - grazie all'elevato numero di morti). Ma vediamo in dettaglio le diverse situazioni:
L'Italia risale dal podio che occupava stabilmente a metà marzo, alla decima posizione, superata di slancio - fra gli altri - anche da Spagna, Irlanda, Belgio, Singapore, USA (si, proprio da Singapore, il paese assunto da molti italiani come modello da imitare). Suggerirei a Singapore di imitare l'Italia.
La tendenza alla diminuzione degli "attualmente positivi" è chiaramente in diminuzione da oltre quindici giorni, ma resta pur sempre su numeri elevati. Ieri eravamo a quota 3621 casi per milione di abitanti. Purtroppo, continua as essere molto influente la Lombardia, che rappresenta circa un terzo dei casi italiani, e circa la metà dei morti. Se potessimo . virtualmente s'intende - fare la "secessiun" dalla Lombardia, non avremmo un tasso di 3204 ubfetti per milione (dato che ci pone al 10° posto fra i paesi più infetti al mondo) ma caleremmo di colpo a 1204 casi per milione (dato che ci porterebbe in 54° posizione, e cioè ci farebbe piazzare meglio di tanti nostri maestri di pensiero: Svizzera, Francia, Svezia, Olanda, Germania, Danimarca, Austria, Norvegia... Non male, vero, per un paesotto del club-med?
LE REGIONI
La fase due: uguaglianza fra diseguali
Lo chiedo da giorni: qualcuno potrebbe spiegarmi con parole sue (lo chiedo da giorni) a quale logica risponde sottoporre alle stesse regole per la fase regioni con più di 80 nuovi vasi al giorno (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna) e regioni con massimo 10 casi al giorno? (Marche, Trentino, Friuli-VG, Abruzzo, Alto Adige, Umbria, Sardegna, Val d'Aosta, Calabria, Basilicata)? Ma non rispondete subito, perchè persino i comitatoni di espertoni . forse - si stanno accorgendo che mom ha senso aprire i ristoranti a Milano, come a Courmayer, Matera e Spoleto.
ULTIM'ORA - E' iniziata la retromarcia con grattata degli anti-plasma plas,aferei. Fino a ieri i tifosi moderati si trovavano solo a Mantova e Pavia. Facevano cose. Salvavano vite. Adesso, da qualche tempo, aumenta la schiera degli "non ho mai detto che non si debba usare la terapia del plasma". Udite, udite! Da ieri persino il Ministero della Salute ha "autorizzato la sperimentazione", quando già diverse strutture di un numero crescente di regioni erano passate dalla sperimentazione alla ordinaria terapia.
All'inizio c'erano solo Mantova e Pavia. E adesso? La schiera dei "noi kl'avevamo detto" si infittiscono come uno tsunami. Persino il Ministero della salur. Persino Buriani. Chi altri?
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur - "Mentre a Roma discute, Sagunto è espugnata (Tito Livio)
Il primo utilizzo del “sangue convalescente” contro COVID-19 è stato in Cina. La notizia arriva in Italia il 14 febbraio. Il China National Biotec Group, una compagnia privata cinese, informa in un comunicato di aver usato questo trattamento su più dieci pazienti, ottenendo miglioramenti in 24 ore
Nel frattempo, l’utilizzo di questa terapia si allarga via via anche in altre città e regioni italiane e non solo. Giustina De Silvestro, direttore del servizio trasfusionale dell'Azienda ospedaliera di Padova, dichiara: «Abbiamo deciso di utilizzare il plasma dei pazienti guariti con un'alta quantità di anticorpi contro il coronavirus, per andare a trasfonderlo nei pazienti che sono in una fase di malattia particolarmente severa. L'efficacia di questo plasma è stata confermata recentemente dal confronto coi colleghi di Wuhan, che hanno avuto un'esperienza positiva su un piccolo campionamento di pazienti e poi l'hanno estesa a 300 pazienti».
La terapia viene avviata anche in Toscana, a capo di un progetto che coinvolge anche altre quattro Regioni: Lazio, Campania, Marche e Molise. Francesco Menichetti dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana, coordinatore e promotore del progetto spiega: «La cura si fonda anche sulla donazione di plasma e la generosità è molto importante visto che ogni donatore può aiutare tre malati critici». Avvio di sperimentazioni vengono anche anche annunciatein Abruzzo, in Puglia e in Umbria.
Come si legge in un articolo su Nature, gli ospedali di New York – città tra le più colpite dall’epidemia – si stanno preparando per usare “questa antica pratica” sperando che possa aiutare a ridurre la pressione sulle terapie intensive.
In Francia, l’Agenzia per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM), pur specificando che l’efficacia di questa terapia non è stata ancora dimostrata, fa partire un utilizzo eccezionale e temporaneo del “plasma convalescente”.
Plasma convalescente e COVID-19, cosa si sa finora
La sperimentazione partita in Italia a marzo con il protocollo avviato dal'Asst di Mantova e dal Policlinico San Matteo di Pavia ha coinvolto 47 pazienti (gravi) e si è conclusa lo scorso 29 aprile. Attualmente “è in corso l’analisi dei dati raccolti dagli specialisti nell’ambito del progetto e la successiva pubblicazione”, si legge nel comunicato dei due enti. Il lavoro, specifica l’Asst di Mantova, “sarà valutato da una commissione di referees che, secondo la prassi, opereranno in silenzio, autonomia e anonimato per fornire il loro responso”.
Franchini ha anche spiegato che i costi di questa terapia sono contenuti: «Il plasma viene infatti donato gratuitamente. Il costo per la cessione ad altri ospedali è abbastanza basso, attorno ai 172 euro. Considerando che da ogni sacca si ricavano due dosi da infondere nei pazienti, ogni trattamento ha un costo di 86 euro».
In attesa dei dati ufficiali di questa sperimentazione, il 3 maggio Fausto Baldanti, dirigente medico, responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare del policlinico di Pavia, in un’intervista televisiva, ha spiegato che i risultati sono «veramente incoraggianti». Va comunque precisato, spiega al Corriere della sera Giuseppe De Donno, direttore della Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria all’ospedale Carlo Poma di Mantova, che «se la malattia ha lavorato a lungo fino a compromettere la funzionalità degli organi non c’è plasma che tenga. In quel caso la mortalità, resta alta perché la virosi non c’è più e quindi non è più il virus il nemico ma sono i danni prodotti dal virus».
Baldanti sempre in tv ha anche specificato che questa cura «non sarà la soluzione del problema», che invece «arriverà con il vaccino, farmaci specifici oppure con la sintesi di questi anticorpi (nel plasma) prodotti in maniera ingegnerizzata. Ma questo richiede tempo». Come sottolinea infatti l’Avis “risulta molto improbabile pensare di poter guarire tutti i pazienti di coronavirus del mondo attraverso delle trasfusioni di plasma iperimmune che, come detto sopra, deve rispondere a requisiti molto rigidi che non tutti i pazienti guariti hanno. L’obiettivo adesso è di riuscire a ottenere dal plasma dei convalescenti delle immunoglobuline, cioè dei farmaci plasmaderivati ricchi di anticorpi da poter sottoporre ai pazienti. Per raggiungere questo risultato, però, occorrono mesi di ricerca”.
Anche in Italia è stato avviato un importante processo di verifica della terapia. L’Istituto Superiore di Sanità e l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) hanno comunicato il 7 maggio di essere impegnati “nello sviluppo di uno studio nazionale comparativo (randomizzato) e controllato per valutare l’efficacia e il ruolo del plasma ottenuto da pazienti guariti da COVID-19 con metodica unica e standardizzata”. Il plasma verrà impiegato per “trattare, nell’ambito di questo studio prospettico, malati affetti da forme severe di COVID-19”. Si tratta di uno studio a cui partecipano diversi centri, a partire da quelli di Mantova e Pavia. L’ISS e AIFA specificano che “questo progetto consentirà di ottenere evidenze scientifiche solide sul ruolo che può giocare l’infusione di anticorpi in grado di bloccare l’effetto del virus”.
Ma ATTENZIONE: per ora la terapia ha due potenti lobbies impegnate a fare "resistenza passiva". Ecco cosa ha dichiarato il Dott. De Donno:«Abbiamo provato a contattare il ministero della Salute ma è stato inutile. Nessun segnale nemmeno dall'Istituto Superiore di Sanità. Per ora stanno alla finestra»
La sperimentazione funziona: a Mantova ben 80 malati sono stati trattati con il plasma dei guariti da coronavirus. E la terapia funziona, assicura il primario di Pneumologia dell'ospedale mantovano Carlo Poma: «Il nostro protocollo è ambizioso. Tra Mantova e Pavia abbiamo trattato quasi 80 pazienti col plasma di guariti da Covid-19 e di tutti questi pazienti, che avevano problemi respiratori gravi, nessuno è deceduto, la mortalità del nostro protocollo finora è zero», ha detto questa mattina a Radio Cusano.
A Mantova «abbiamo creato una banca del plasma. Creando banche plasma in giro per l'Italia riusciremmo ad arginare un'eventuale seconda ondata». «Siamo riusciti a Mantova, insieme con Pavia, a realizzare questa sperimentazione che è molto seria. Abbiamo cercato di trovare un'arma magica - spiega De Donno - che ci permettesse di salvare più persone possibili. Non abbiamo mai detto di aver creato qualcosa di nuovo, abbiamo perfezionato un'idea che già esisteva». Il nostro protocollo, sottolinea, «è ambiziosissimo. Tra Mantova e Pavia abbiamo trattato quasi 80 pazienti col plasma. Di tutti questi pazienti, che avevano problemi respiratori gravi ma non gravissimi, nessuno è deceduto, la mortalità del nostro protocollo finora è zero».
Descrivendo quindi il protocollo adottato l'esperto ha spiegato che sono stati arruolati volontariamente donatori di plasma. I donatori, precisa, «devono avere delle caratteristiche fondamentali: devono essere donatori guariti da coronavirus. La guarigione viene accertata con due tamponi sequenziali e la diagnosi deve essere stata fatta con un tampone positivo. Questi donatori guariti ci donano 600ml di sangue. Tratteniamo quindi il liquido che ha come caratteristica fondamentale la concentrazione di anticorpi, tra cui quelli contro il coronavirus».
Adesso però, «ogni volta dobbiamo chiedere l'autorizzazione al Comitato etico e questo - afferma - è un impedimento enorme perchè ci fa perdere tempo prezioso per salvare le persone». Il plasma, chiarisce, «può essere congelato e durare fino a 6 mesi in stoccaggio, per questo a Mantova abbiamo creato una banca del plasma. Riusciamo anche ad aiutare altri ospedali che ci stanno chiedendo aiuto. Creando banche plasma in giro per l'Italia - conclude De Donno - riusciremmo ad arginare un'eventuale seconda ondata» dell'epidemia di Covid-19.
AL CORRIERE: "LA TERAPIA FUNZIONA" De Donno, intervistato dal Corriere della Sera e dal quotidiano Il Tempo, ha spiegato che la terapia col plasma funziona: «In terapia intensiva c'è un ragazzo di 28 anni che si chiama Francesco. Giovedì era in un reparto Covid, venerdì la situazione è precipitata. Abbiamo chiesto al Comitato etico di poter usare il plasma, ci hanno dato il consenso. E dopo 24 ore era già sfebbrato e stava bene. ieri lo abbiamo svezzato dal ventilatore. È un ragazzo arrivato qui senza altre patologie oltre al Covid, doveva essere intubato e invece fra due giorni lo potremo restituire ai genitori. Sta così bene che poco fa mi ha mandato un messaggio scherzoso sul telefonino».
«Assieme all'ospedale San Matteo di Pavia abbiamo appena chiuso la prima sperimentazione partita all'inizio di aprile su un gruppo di pazienti critici. Un centinaio di pazienti in tutto trattati con il plasma iperimmune, cioè che viene dal sangue di pazienti che sono stati contagiati e sono guariti. La cura funziona», sottolinea De Donno. «In tutto questo mese non abbiamo avuto decessi fra le persone trattate. E i segni clinici tendono a sparire dalle 2 alle 48 ore dopo il trattamento». «Abbiamo sottoposto tutto alla comunità scientifica, siamo in attesa di pubblicazione. Però», precisa De Donno, «non possiamo alimentare false speranze. Mi spiego: se la malattia ha lavorato a lungo fino a compromettere la funzionalità degli organi non c'è plasma che tenga».
«Il nostro è stato il primo studio al mondo e adesso in tanti stanno seguendo la stessa strada, sia in Italia sia all'estero. I protocolli di ricerca sul plasma iperimmune sono passati in poco tempo da 50 a 100 in tutto il mondo. Perché, in attesa del vaccino, è l'unica strada percorribile. Non c'è nessun intermediario e nessun interesse. E, soprattutto, è sicuro: non c'è nessun evento avverso e nessun effetto collaterale». «Abbiamo provato a contattare il ministero della Salute ma è stato inutile. Nessun segnale nemmeno dall'Istituto Superiore di Sanità. Per ora stanno alla finestra». rileva De Donno. Quanto ai donatori, «sono tanti, stiamo mettendo su una piccola banca del plasma per aiutare gli ospedali qui vicino e si stanno organizzando pullman da Emilia e Liguria. E poi credo anche che ci sarà una seconda sperimentazione».Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Maggio 2020, 15:37
Al terzo giorno della fase due, niente si può dire sugli effetti della parziale liberalizzazione di attività e spostamenti. Chi dovesse infettarsi nei primi giorni dello "unlock-down", entrerebbe nelle statistiche fra una decina di giorni. Intanto i primi giorni ci dicono che nulla si può dire sulla tenuta del sistema dei trasporti, semplicemente perchè sugli oltre quattro milioni di "rientranti" al lavoro attesi, se ne sono visti solo due milioni e mezzo: alcuni assenti hanno avuto paura di riaprire, o semplicemente non hanno ritenuto di poter affrontare una ristrutturazione "leggera" di un ristorante, per un quarto della capienza pre-coronavirus, e col rischio - rivelatosi concreto, che non basta riaprire un ristorante perchè la gente vada al ristorante (vedi anche alla voce "bancarelle di Codogno"). Allo scadere di14 giorni, 0 ore e 0 minuti, era stato riaperto tutto. Ma - piccolo particolare - i bancarellari, più saggi dei governanti, non sono andati a "fare il mercato". Ma stiamo ai dati, iniziando da quelli globali. Il totale cumulativo degli infetti non molla di un centimetro: siamo sempre ad una crescita settimanale di 800.000 nuovi casi a settimana:
Casi confermati nel mondo
Siamo ormai vicini ai quattro milioni di confermati nel mondo: troppo pochi per innescare una "terapia di gregge", abbastanza per mettere in croce economia e rapporti sociali. La costanza della crescita è il risultato della diversa data di partenza nei diversi paesi, e dalla diversa capacità di ogni paese di fermare la pandemia. Così la costanza della crescita è frutto del miglioramento di alcuni paesi, e del peggioramento o della ricaduta di altri. Vediamo la graduatoria delle nazioni più infette, ordinate in ordine decrescente di casi per milione di abitanti:
Paese che vai, problema che trovi. Oggi registriamo l'incredibile balzo in avanti di Santo Domingo, che supera i 9.000 casi per milione. Gli Stati Uniti e Singapore superano di slancio i già pessimi numeri dell'Italia, e l'Italia resta in una situazione anomala, con una Lombardia che rappresenta il 40% degli infetti, e circa la metà dei decessi in tutta Italia. Quando sarà certificata la morte per coronavirus della stragrande maggioranza dei morti nelle case di riposo, avremo delle cifre più realistiche sul contributo dato dalla Lombardia al resto d'Italia.
Per la seconda volta in 15 giorni, si registra un aumento di +369 casi rispetto al numero del giorno precedente; 1444 nuovi casi oggi, contro 1075 ieri:
Preferiamo tuttavia osservare gli stessi data riportati a media mobile settimanale, per ripulire l'andamento dalle occasionali variazioni giornaliere: per esempio dovute alla prassi di molti ospedali di concentrare nel fine settimana dismissioni e nuovi ricoveri:
Oggi comunque il dato degli "attualmente positivi" segna un miglioramento importante, nonostante il numero abbastanza alto sia dei nuovi casi (1444) che dei deceduti, grazie ad un numero record di guariti: 8014.
Solito andamento (positivo e consolidato) per gli altri parametri: continuano a decrescere (piano ma costantemente) i decessi e i ricoverati in terapia intensiva. Ma oggi c,è un promettente balzo in alto nel numero dei guariti. Per la prima volta c'è un vero e proprio balzo in avanti nel numero giornaliero dei guariti: oltre 8.000 (e non chiedetemi il perchè: non lo so. Posso solo immaginare che stia aumentando il numero di ospedali che praticano la terapia del plasma, e/o che il virus stia diventando meno aggressivo). Resta il dato di fatto, e c'è solo da sperare che l'unklock-down non rovini tutto.
E vediamo il dato per regioni. L'unica non-novità clamorosa è che il numero dei nuovi casi positivi in Lombardia, che fino a ieri era leggermente inferiore al 50% del totale Italia, oggi balza al 52,9%. Su 1444 nuovi infetti oggi in Italia, la Lombardia contribuisce - generosamente - con 764 nuovi casi. Per l'appunto, il 52,9%.
Terribile la situazione in Lombardia: se conta il 34,7% del totale casi in Italia (31.573 casi su 91.528), OGGI conta 764 nuovi casi su un totale Italia di 1444 casi: il 52,9%. Il che significa che il contributo della Lombardia al caso Italia non decresce, ma aumenta a vista d'occhio. Ma vediamo il dato regionale:
Da notare che:
-a) Per la prima volta la Lombardia rimane prima in valori assoluti per infezioni e morti, ma cede la prima piazza al Piemonte per numero di positivi per milione di abitanti.
-b) Le sei regioni coi numeri peggiori in termini di infetti x milione di abitanti (Piemonte, Lombardia, Liguria, Marche, Emilia-Romagna, Trentino-AA) hanno in media 2740 infetti per milione.
-c) Le sei regioni messe meglio (nell'ordine: Umbria, Basilicata, Calabria, Sardegna Campania e Sicilia) fanno registrare solo 393 infetti per milione.
-d) le sei regioni peggiori hanno un tasso di infetti per milione superiore di ben 7 volte rispetto alle regioni messe meglio.
CONCLUSIONE - Continuo a non capire come si possa aprire per "categorie imprenditoriali" in tutta Italia allo stesso modo, e non per aree geografiche, anche piccole, iniziando da quelle nelle quali infetti vecchi e nuovi sono davvero rappresentati da numeri marginali.
La fase uno lascia in eredità alla fase due una forte (e scomoda) eredità di dati positivi. Salgono alla grande i guariti, diminuiscono da quasi due settimane gli "attualmente positivi", cala il numero dei ricoverati in genere e in terapia intensiva in particolare. TUTTI i numeri di 19 regioni viaggiano verso il sereno, e i numeri italiani sarebbero stati molto più rassicuranti se non fossero ancora oggi appesantiti dalla zavorra Lombardia.
Diciamo la verità: Lombardia, Piemonte e Liguria non avrebbero avuto i numeri per accedere a nessuna fase due. Autorità e lobbies del "fu triangolo industriale" hanno fortemente voluto la "ripartenza"; Giuseppi, con l'abituale schiena dritta in stile "si ma anche", dapprima ha tifato per una ripartenza non generalizzata in tutta Italia, ma per una ripartenza a macchia di leopardo, iniziando per esempio dalle sei regioni che oggi non hanno fatto registrare nessun nuovo caso. Ha prevalso la tesi opposta: tutta Italia uguale.
Purtroppo l'Italia non è tutta uguale. Le sei peggiori regioni per positivi x milione di abitanti (Lombardia, Piemonte, Liguria, Marche, Emilia-Romagna, Trentino AA), hanno attualmente 3014 positivi per milione di abitanti; le sei regioni più virtuose o più fortunate (Umbria, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia, Campania) totalizzano in media 408 positivi per milione di abitanti.
Forse i "sudditi" sono più saggi dei "regnanti". Oggi, su circa 4 milioni di persone attese a riprendere il lavoro, ce ne sono state 2,5 milioni. L'economia reale, fatta anche di paure e di aziende che non hanno apprezzato questa fretta, o non hanno ordinazioni per riaprire, hanno latitato. Esattamente come è successo nel micro-mondo di Codogno: quando sono finiti i primi 14 giorni dell'isolamento totale, le "autorità" hanno decretato la riapertura, senza limiti, dei mercati. Ma i bancarellari hanno risposto, più o meno: "siete scemi, noi non veniamo".
Ma partiamo dai dati macro. Intanto il dato mondiale: non c'è un solo segnale di rallentamento. Da ormai due/tre settimane il coronavirus, regolare come un crono-man fa crescere il numero dei positivi di 800.000 unità a settimana. Si, perchè mentre alcuni paesi rallentano, altri partono o ripartono.
Emblematico (e terrorizzante) il caso Singapore: sembrava il paradiso terrestre, e invece in un attimo la pandemia da quelle parti è ripartita di colpo, e adesso i maestri di Singapore (ricchi il doppio degli italiani) stanno per raggiungere i pessimi numeri italiani. Hong Kong (territorialmente DENTRO la Cina, è stata per il primo mese nelle classifiche ufficiali della JHU, con un numero totale di una dozzina di positivi che non cambiava mai. Poi HK è sparita dalle statistiche, ma è ricomparsa nelle notizie di stampa: sarebbe in una situazione disastrosa.
L'Italia è ormai da un paio di settimane in territorio di numeri negativi in termini di variazione degli "attualmente positivi". Solo in un giorno su 14 ha fatto registrare un piccolo incremento.
Scendendo alle statistiche regionali, questo il quadro sinottico della Protezione Civile:
Ma il quadro che meglio illustra quali siano le differenze abissali fra regioni è il seguente, che mostra il numero di positivi per regione, rapportati ad un milione di abitanti:
A fronte di questi numeri, spero che gli "ugualitaristi" che hanno imposto una riapertura IN TUTTA ITALIA delle STESSE ATTIVITA' abbiano fatto bene i loro conti. Ereditano una situazione di diffusi miglioramenti. Speriamo che non riescano a ripartire dal 10 marzo, e dalle "riffe" per stabilire chi buttar giù da un letto di terapia intensiva. Personalmente - e lo dico senza alcun conto da regolare con la Lombardia, regione nella quale ho trascorso felicemente tre quarti della mia vita - non riesco a condividere il parere di alcuni cari amici (invero risalente al mese scorso) che affermavano di "ritenersi fortunati" per il fatto di vivere in Lombardia. Sinceramente in questo momento mi riterrei fortunato (e più tranquillo) se abitassi a Spoleto, o a Matera, o a Catanzaro, o in Gallura, o a Mondello, o addirittura (chiedo troppo?) a Ravello.
La Lombardia continua ad essere la regione che frena un miglioramento più accentuato dei dati italiani. Conta (dati aggiornati ad oggi) per il 49% dei morti in tutta Italia. A livello nazioni, questo il quadro:
Impressionanti i dati della nuova impennata di Singapore: dal 50° posto in graduatoria, è ad un passo dall'Italia (fino a qualche settimana fa fra le tre peggiori nazioni al mondo), e dall'entrata nella "top-ten".
Migliora il dato degli attualmente positivi. Migliorano quasi tutte le regioni italiane, con l'eccezione di Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana.
Calano i nuovi morti (oggi meno di duecento, di cui il 40% in Lombardia). calano i ricoverati in terapia intensiva. Cresce molto bene il numero dei guariti e/o dimessi.
Oggi siamo al 13° giorno sugli ultimi 14 in cui si registra un decremento degli attualmente positivi. C'è solo la speranza che la prematura "fase due" non ci riporti all'inferno. Personalmente, non vorrei essere fra quelli costretti a prendere il metro domattina.
Il numero degli "attualmente positivi" è negativo in dieci degli ultimi giorni. Dati aggiornati ad oggi. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva; diminuiscono gli ospedalizzati; diminuiscono i morti (anche se sono ancora molti, troppi); aumenta esponenzialmente il numero dei guariti, che adesso è arrivato a 2,7 volte il numero dei deceduti. Eppure c'è un "ma"; i numeri italiani rassomigliano tanto al pollo di Trilussa. Ricordate? Quando l'ISTAT diceva che gli italiani mangiano un pollo a testa, di fatto doveva dire (ma non lo faceva) che quel pollo a testa era la media fra chi ne mangiava due, e chi non ne mangiava nessuno.
ABBIAMO UN PROBLEMA: SI CHIAMA LOMBARDIA- Diamo uno sguardo ai dati regionali:
-1) La Lombardia rappresenta attualmente il 37% dei casi totali; rispetto a ieri, questi sono aumentati in tutta Italia di 1965 unità. La Lombardia, da sola, contribuisce con 737 nuovi casi. Il 38% del totale; più del doppio a fronte di un 17% di abitanti.
-2) La Lombardia da sola contribuisce al terribile numero di morti col 49% del totale. Impressiona pensare che in Lombardia ci siano stati (finora, perchè la storia non è finita) un morto ogni 757 abitanti; e che nel resto d'Italia - se potessimo fare per un attimo una "secessiun" solo statistica - i morti sono stati uno ogni 3.547 abitanti (in Lombardia morire è stato, fin qui, 4,7 volte più facile che nel resto d'Italia).
-3) Non ho strumenti per sapere cosa abbia staccato così pesantemente la Lombardia dal resto d'Italia. E' successo, e questo mi obbliga a revocare in dubbio la troppo vantata "eccellenza lombarda", mutuata dall'età dell'oro del formigonismo. Ad altri capire il perchè.
I dati per nazione
A livello di globale, la pandemia non accenna per ora a decrescere. In genere calano i paesi partiti prima, ma il loro calo è compensato dalla crescita dei paesi arrivati più tardi, e dalle "ripartenze". Impressionante quella di Singapore: solo due settimane fa il paese era uscito dal mio database dei 50 paesi più infetti al mondo, e mi veniva citato come un paese ideale, dal quale imparare. Oggi è citato come un paese che esiste per dimostrare al mondo che nessuno può dare lezioni a nessuno. Prudenza, amici, prudenza!... In pochi giorni Singapore è risalito da circa la 60° posizione alla 11°, e ora si trova a sole due posizioni dall'Italia (9°), ma arrivata alla 9° posizione dal "podio" delle infezioni.
Attualmente positivi nel mondo
Variazioni giornaliere "attualmente positivi" in Italia
Da dieci sugli undici ultimi dati giornalieri il numero degli "attualmente positivi" in Italia diminuisce. Siamo ben lontani dai dati di 5/6 settimane fa, quando questo numero cresceva di oltre 4500 casi al giorno.
...e l'Olanda restò sola...
Da metà marzo qualcosa potrebbe dividere l'asse anti Club Med "Germania-Olanda": la curva della pandemia in Germania accenna a diminuire di gradiente, e la curva olandese no. Se il divario dovesse aumentare, anche le posizioni anti-coronabond potrebbero divergere.
Confesso che non sapevo, fino al 25 aprile, che anche il 1° Maggio avesse un suo inno. Poi, andando alla caccia delle più disparate versione del bellissimo "Bella Ciao", mi sono imbattuto nell'inno del 1° Maggio. L'autore di questa supercazzola (tale Pietro Gori) prima rubò la melodia del "Va Pensiero", poi sostituì le parole del Nabucco con parole sue. Ne nacque una sbobba incommestibile, che per fortuna nessuno si è mai sognato di intonare nelle piazze del 1° Maggio, correndo il rischio di un linciaggio.
Pietro Gori ha le sue buone ragioni. Quando produsse questo reato (1892), era in "carcere preventivo" a San Vittore, perchè anarchico. Forse scrivendo questa c....ta pazzesca volle vendicarsi dell'umanità, rea di non aver capito la sua grandezza. Ma ecco il testo di questo inno che dovrebbero cantare giulivu anche gli operai dell'ILVA e della Wirlpool di Napoli:
Vieni o Maggio t'aspettan le genti ti salutano i liberi cuori dolce Pasqua dei lavoratori vieni e splendi alla gloria del sol
Squilli un inno di alate speranze al gran verde che il frutto matura a la vasta ideal fioritura in cui freme il lucente avvenir
Disertate o falangi di schiavi dai cantieri da l'arse officine via dai campi su da le marine tregua tregua all'eterno sudor!
Innalziamo le mani incallite e sian fascio di forze fecondo noi vogliamo redimere il mondo dai tiranni de l'ozio e de l'or
Giovinezze dolori ideali primavere dal fascino arcano verde maggio del genere umano date ai petti il coraggio e la fè
Date fiori ai ribelli caduti collo sguardo rivolto all'aurora al gagliardo che lotta e lavora al veggente poeta che muor!
Una domanda: ma "il veggente poeta che muor" non poteva morir prima di completare questa grandissima opera ???
Ma fra gli inni da immortalare, un posto speciale merita anche l'inno di tale Pionati, autore dell'ennesimo tentativo di ricreare la DC d'antan. Ecco come lo descrive la figlia di De Mita: come una specie di "accattone minore" di poltrone. Che, non essendo riuscito ad ottenere uno strapuntino nelle altre simil-DC, pensò bene di crearsene una sua: Ma perchè vi ammorbo con la dimenticabile istoria del Pionati? Nessuna preoccupazione. E' solo un pretesto per mettervi in grado di godere di un altro inno c....ta, che fa una seria concorrenza agli inni delle curve-sud del calcio, e persino all'indimenticato "efforzitaglia noisiamotantissimi". APRIRE CON CAUTELA, E ACCOMPAGNATI DA UN ADULTO:
Accordo Oxford-AstraZeneca per produrre vaccino Covid-19
Sarà la multinazionale AstraZeneca a produrre e distribuire in tutto il mondo il vaccino per il Covid-19 dell’università di Oxford e del suo Jenner Institute. A renderlo noto, la stessa azienda che ha sede a Cambridge e sarà responsabile di sviluppo, produzione e distribuzione del vaccino.
La AstraZeneca non ha fornito dettagli su quando comincerà la produzione. «Un vaccino è urgente», ha detto il Ceo, Pascal Sorio, in una nota. «La nostra speranza è che, unendo le forze, possiamo accelerare la globalizzazione del vaccino e proteggere le persone dalla pandemia più mortale di questa generazione. L’accordo che abbiamo con il governo prevede la fornitura del vaccino a prezzo di costo».
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