PRIMA DELLA PISCIATINA - Bocelli viene colpito, insieme a dei familiari, dal coronavirus. Per fortuna sua e dei suoi, in forma molto lieve, quasi "strumentale". Insomma, soffre meno che per una normale bronchite di quelle che io mi becco almeno una volta ogni due anni: un po' di tosse, un po' di febbre, qualche antibiotico per una settimana, qualche "takipirigna" (copyright: Crozza featuring Briatore). Ma per Bocelli è quasi un dramma, come se fosse stato in terapia intensiva per un mese. Come tutte le persone normodotate, è molto "concerned", forse più su stesso che sulla gravità della situazione:
LA PISCIATINA - Bocelli e i suoi cari guariscono presto e facilmente. Ne siamo felici. Non hanno dovuto andare in terapia intensiva, e forse neanche in ospedale. Ma dopo la guarigione, devono restare in quarantena per un paio di settimane, e dopo, essendo cittadini italiani residenti in Italia (o a Montecarlo? non saprei...) DEVONO, come me, mia moglie, le mie figlie e il Presidente Mattarella, obbedire alle regole del lock-down. Come tutti.
Ma isso non è "tutti". Isso è Andrea Bocelli, perdio! Volete afferrare la differenza? Essere costretto al confino entro la villona di antamila mq coperti più parco privato da un trilione di ettari, farebbe ammalare chiunque di claustrofobia. E allora Andrea esplode. Non ci sta. Attacca lo stato cerbero che vorrebbe regolamentare la sua vita. Imporgli se uscire, come, quando, dove. Viene privato delle libertà costituzionali. E poi isso non ha mai conosciuto qualcuno che sia stato in terapia intensiva (quindi la terapia intensiva non esiste?). E non ha mai visto un morto (gli credo, visto che non potrebbe vederlo neanche se lo avesse in camera da letto). Ma non ha mai ascoltato un TG? I familiari non gli hanno detto niente delle autocolonne di camion militari che trasportavano salme da una regione nella quale non non c'era più posto per i morti, in un'altra regione? E quindi i 16.000 morti nella sola Lombardia in quattro mesi, pari al precipitare per quattro mesi di due aerei al giorno tutti i giorni, sono solo una fake-news creata per privare il nostro indignato speciale delle "libertà costituzionalmente garantite"? Così indignato, il nostro, che ha una botta di incontinenza, e piscia fuori dal vaso:
DOPO LA PISCIATINA - Il massacro sul web inizia subito. Gli sparano addosso (o gli fanno una innaffiatina?) ricchi e poveri, sani e malati, vecchi e giovani. Sono eserciti di messaggi e commenti di insulti, e NESSUNO in sua difesa. Persino suo figlio gli dice, con garbo, di lasciar perdere. Un signore gli scrive: "Neanche a me è capitato di vedere un morto per coronavirus. Eppure mi dicono che mio padre sia morto per quello. Ero all'estero, e quando son potuto rientrare ho visto solo un certificato di avvenuta cremazione. Quindi non l'ho visto. Come faccio ad affermare di averlo visto? Chissà... ,magari la bara era vuota. o c'era dentro una signora morta d'infarto... Chi può saperlo?
C'è un tale plebiscito, contro isso, che in un attimo è costretto a praticare uno degli sports più odiosi e più diffusi in Italia: quello della "rettifica" (it.), o della "retromarcia con grattata" (Gerg.); uno sport superato in popolarità e diffusione - forse - solo dall'insaputismo. Per ora la retromarcia non ha prodotto risultati, se non peggiorativi: gli insulti aumentano in misura esponenziale sia di numero che in "qualità"
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