L'Osservatorio di Cottarelli dimezza la stima di risparmi del M5S: vale solo lo 0,007% della spesa pubblica, 57 milioni all'anno e non 100 milioni).
Insomma, i populisti devono sempre spararle grosse, per mantenere il consenso della propria base, o per diminuirne quantomeno la velocità di caduta.
MILANO - L'11 luglio scorso il Senato ha approvato in seconda lettura il disegno di legge costituzionale n. 214-515-805-B, che a partire dalla prossima legislatura riduce il numero di deputati da 630 a 400 e il numero di senatori da 315 a 200. Il via libera definitivo da parte della Camera è atteso a settembre. Al di là delle possibili considerazioni sull'impatto di questa riforma sul funzionamento del Parlamento, è utile chiedersi a quanto ammonterebbe l'eventuale risparmio per le casse dello Stato derivante dal taglio di 345 parlamentari.
Il vicepremier Di Maio e il ministro Fraccaro hanno più volte sostenuto che il taglio dei parlamentari garantirà un risparmio di circa 500 milioni di euro a legislatura, ovvero 100 milioni annui. In realtà, il risparmio sembra essere molto più contenuto. Lo "stipendio" di un parlamentare è dato dalla somma di due componenti: l'indennità parlamentare, soggetta a ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali, e una serie di rimborsi spese esentasse. L'indennità lorda mensile ammonta a circa 10.400 euro, ma al netto delle varie ritenute si attesta attorno ai 5.000 euro. La somma dei rimborsi spese per l'esercizio del mandato (diaria, collaboratori, consulenze, convegni, spese accessorie di viaggio e telefoniche ecc.) è invece pari a 8.500-9.000 euro al mese.
Ogni parlamentare ha quindi un costo di circa 230-240 mila euro annui al lordo delle tasse, per un totale di circa 222 milioni. Queste cifre trovano conferma nei bilanci di previsione delle due camere: la spesa prevista per il 2019 per i compensi dei parlamentari è infatti di 225 milioni.
Il risparmio lordo annuo che si otterrebbe riducendo il numero di parlamentari di 345 unità ammonta quindi a 53 milioni per le casse della Camera e a 29 milioni per quelle del Senato, per un totale di 82 milioni. Il risparmio sull'intera legislatura (410 milioni) si avvicinerebbe, ma sarebbe comunque inferiore, a quanto dichiarato dagli esponenti del M5S.
Tuttavia, il vero risparmio per lo Stato deve essere calcolato al netto e non al lordo delle imposte e dei contributi pagati dai parlamentari allo Stato stesso. Considerando un'indennità netta di 5 mila euro mensili per ciascun parlamentare (a cui sommare tutti i rimborsi esentasse), il risparmio annuo che si otterrebbe con la riforma in questione si riduce a 37 milioni per la Camera e a 20 milioni per il Senato.
Il risparmio netto complessivo sarebbe quindi pari a 57 milioni all'anno e a 285 milioni a legislatura, una cifra significativamente più bassa di quella enfatizzata dai sostenitori della riforma e pari appena allo 0,007 per cento della spesa pubblica italiana.
Questo non significa necessariamente che i risparmi non siano giustificati, ma occorre metterli in proporzione anche rispetto a dichiarazioni, come quelle del vicepremier Di Maio, secondo cui con questa legge "si tagliano privilegi ai politici e si restituisce al popolo".
*Osservatorio conti pubblici italiani
Il vicepremier Di Maio e il ministro Fraccaro hanno più volte sostenuto che il taglio dei parlamentari garantirà un risparmio di circa 500 milioni di euro a legislatura, ovvero 100 milioni annui. In realtà, il risparmio sembra essere molto più contenuto. Lo "stipendio" di un parlamentare è dato dalla somma di due componenti: l'indennità parlamentare, soggetta a ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali, e una serie di rimborsi spese esentasse. L'indennità lorda mensile ammonta a circa 10.400 euro, ma al netto delle varie ritenute si attesta attorno ai 5.000 euro. La somma dei rimborsi spese per l'esercizio del mandato (diaria, collaboratori, consulenze, convegni, spese accessorie di viaggio e telefoniche ecc.) è invece pari a 8.500-9.000 euro al mese.
Ogni parlamentare ha quindi un costo di circa 230-240 mila euro annui al lordo delle tasse, per un totale di circa 222 milioni. Queste cifre trovano conferma nei bilanci di previsione delle due camere: la spesa prevista per il 2019 per i compensi dei parlamentari è infatti di 225 milioni.
Il risparmio lordo annuo che si otterrebbe riducendo il numero di parlamentari di 345 unità ammonta quindi a 53 milioni per le casse della Camera e a 29 milioni per quelle del Senato, per un totale di 82 milioni. Il risparmio sull'intera legislatura (410 milioni) si avvicinerebbe, ma sarebbe comunque inferiore, a quanto dichiarato dagli esponenti del M5S.
Tuttavia, il vero risparmio per lo Stato deve essere calcolato al netto e non al lordo delle imposte e dei contributi pagati dai parlamentari allo Stato stesso. Considerando un'indennità netta di 5 mila euro mensili per ciascun parlamentare (a cui sommare tutti i rimborsi esentasse), il risparmio annuo che si otterrebbe con la riforma in questione si riduce a 37 milioni per la Camera e a 20 milioni per il Senato.
Il risparmio netto complessivo sarebbe quindi pari a 57 milioni all'anno e a 285 milioni a legislatura, una cifra significativamente più bassa di quella enfatizzata dai sostenitori della riforma e pari appena allo 0,007 per cento della spesa pubblica italiana.
Questo non significa necessariamente che i risparmi non siano giustificati, ma occorre metterli in proporzione anche rispetto a dichiarazioni, come quelle del vicepremier Di Maio, secondo cui con questa legge "si tagliano privilegi ai politici e si restituisce al popolo".
*Osservatorio conti pubblici italiani
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
I FATTI separati dalle PUGNETTE
Le fake-news che descrivono l'Italia come il peggior paese del sistema solare in termini di numero di parlamentari, sono destituite di fondamento, e servono solo ad alimentare il populismo da un tanto al chilo dei partiti fascistoidi di opposizione, al quale purtroppo rischia di allinearsi il PD del pavido Zingaretti, timoroso di veder sparire - nel caso dovesse sostenere il NO - l'attuale, incestuosa alleanza col M5S, che è peraltro in caduta libera.
Coi numeri attuali, l'Italia è il sesto paese più "parco" in termini di parlamentari in rapporto al numero di abitanti: sesto su 27. Con la vittoria del SI diventerebbe il primo in assoluto, con un risparmio annuale previsto uguale quasi al furto con scasso della lega (49 milioni), e con una caduta verticale del diritto di rappresentanza riservato anche alle forze politiche minori. In calce, la tabella di openpolis che certifica l'abituale amore del 5 Stalle per la disinformazia (e non me ne fotte niente di capire se di tratti di malafede ingenua, o di ignoranza crassa):
Coi numeri attuali, l'Italia è il sesto paese più "parco" in termini di parlamentari in rapporto al numero di abitanti: sesto su 27. Con la vittoria del SI diventerebbe il primo in assoluto, con un risparmio annuale previsto uguale quasi al furto con scasso della lega (49 milioni), e con una caduta verticale del diritto di rappresentanza riservato anche alle forze politiche minori. In calce, la tabella di openpolis che certifica l'abituale amore del 5 Stalle per la disinformazia (e non me ne fotte niente di capire se di tratti di malafede ingenua, o di ignoranza crassa):
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
I 49 MILIONI RUBATI DALLA LEGA (e la cronica allergia dei giornalisti italiani, TUTTI, all'uso della calcolatrice)
Dall'agosto dell'anno scorso (per un anno intero) TUTTI i media, nessuno escluso, ci hanno ripetuto che era stato raggiunto un concordato fra tribunale di Genova e Lega Ladrona, secondo il quale la Lega avrebbe dovuto restituire la refurtiva in comode rate ottantennali. (la "full story" del furto del secolo su QUESTO LINK )
Ora, già la restituzione in 80 anni è un provvedimento scandaloso, perchè carica il costo della "comoda rateizzazione" su ben tre generazioni di italiani. E cosa c'entrino le mie figlie, i miei nipoti e i loro figli coi furti di Bossi e Belsito (e forse di altri "beneficiati) è cosa difficile da capire.
Il capitolo degli interessi legali non è neanche sfiorato. Pazienza... Visto che dall'anno scorso è stato ridotto quasi a zero (per l'esattezza, è stato fissato allo 0,05% all'anno), possiamo calcolarlo a spanne intorno ad un milione di euro, Ma stiamo ai 49 milioni. Dalla lettura di qualsiasi articolo di qualsiasi giornale in qualsiasi data, si evince che la Lega Ladrona dovrebbe restituire i 49 milioni accertati come rubati in 80 anni.
E' COSI' ????
Ora, già la restituzione in 80 anni è un provvedimento scandaloso, perchè carica il costo della "comoda rateizzazione" su ben tre generazioni di italiani. E cosa c'entrino le mie figlie, i miei nipoti e i loro figli coi furti di Bossi e Belsito (e forse di altri "beneficiati) è cosa difficile da capire.
Il capitolo degli interessi legali non è neanche sfiorato. Pazienza... Visto che dall'anno scorso è stato ridotto quasi a zero (per l'esattezza, è stato fissato allo 0,05% all'anno), possiamo calcolarlo a spanne intorno ad un milione di euro, Ma stiamo ai 49 milioni. Dalla lettura di qualsiasi articolo di qualsiasi giornale in qualsiasi data, si evince che la Lega Ladrona dovrebbe restituire i 49 milioni accertati come rubati in 80 anni.
E' COSI' ????
Neanche per sogno. Nel concordato non c'è scritto da nessuna parte. Nel concordato c'è scritto che la Lega "dovrà versare allo Stato, a titolo di risarcimento, 100.000 euro ogni sei mesi per 80 anni".
Fatti i conticini??? Dunque la Lega, dopo aver rubato 49 milioni, dovrà restituire... vediamo la calcolatrice da due euri del "cinese":
Fatti i conticini??? Dunque la Lega, dopo aver rubato 49 milioni, dovrà restituire... vediamo la calcolatrice da due euri del "cinese":
100.000 x 2 x 80 = 16.000.000
Non ci potevo credere! Condannata la LEGA LADRONA a restituire in 80 anni solo un terzo della refurtiva??? E a nessuno dei nostri informatissimi giornalisti è venuto in mente di fare questa piccola moltiplicazione?
Domanda finale: se rubo 100.000 euro, posso fare anch'io un "concordato" che mi impegni a pagare in comode rate semestrali da 208 euro per 80 anni?
Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus