Giudizio complessivamente positivo sulla prima conferenza-stampa (andata in onda questo pomeriggio), ma anche di poche ma gravi mezze verità. Riporto in calce il filmato integrale della conferenza-stampa, affinchè chi ha voglia possa ascoltare molte cose utili, guastate da qualche mezza verità filo-governativa, e da qualche mezza bugia maldestramente nascosta.
Non farò l'analisi puntuale di tutti gli elementi forniti. Per questo, c'è il video integrale. Ma mi preme fare un paio di precisazioni ad Arcuri, su un paio di lanci della palla in tribuna che non sono tollerabili.
E veniamo alle mezze verità.
-1) Vero che in marzo si facevano 25.000 tamponi al giorno, ma la percentuale di positivi sui tamponati era altissima, semplicemente perchè i pochi tamponi disponibili erano riservati al personale sanitario al alto rischio. Insomma, si era ben lontani dal poter fare tamponi ad un campione ampio e rappresentativo statisticamente dell'universo italiano.
-2) Facciamo un passettino aventi, e andiamo a fine luglio, quando i tamponi erano raddoppiati (50.000 al giorno in media), ma l'incremento dei positivi era crollato: da 12.230 registrati il 30/7, a 12.694 registrati una settimana dopo, siamo a 464 casi in più (meno di un "aggravamento" giornaliero di 70 casi).
Avevamo il biglietto vincente della lotteria. Ancora un attimo di pazienza, e saremmo diventati la Corea del Sud. Invece abbiamo avuto fretta. Tanta, troppa fretta. E i messaggi tranquillizzanti hanno invaso i media. Il covidde non c'è più. Massaie e anestesiti, Mago di Napoli e panettieri, hanno invaso i media con messaggi che hanno portato la gente ad abbassare la guardia.
-3) il 4 agosto è la fatal data del "tana libera tutti". Dal 4 agosto possiamo occupare tutti i posti a sedere in metrò, e persino il 50% dei posti in piedi. Evviva. La retromarcia arriva dopo appena 6 ore dall'inizio del servizio.
-5) Il 14 settembre riaprono le scuole. TUTTE. Manca TUTTO: aule, insegnanti, banchi, presidi. Ma Oggi la ministressa della PI ripete che tutto va nel migliore dei modi, e Arcuri le fa eco. Le scuole sono il posto più sicuro del mondo. Abbiamo persino i banchi con le rotelle. A scuola non ci si infetta. Chissà perchè... eppure le scuole sono frequentate da bambini e adolescenti: il terreno di coltura degli asintomatici, che poi tornano a casa e infettano il fratello maggiore, papà, mamma e nonna. E' un caso che l'età media dei malati conclamati si era prima abbassata di molto, e dopo il 14 settembre ha ricominciato a crescere?
Caro Arcuri, come fa a dire che a scuola ci si infetta poco, quando i bambini sono quasi tutti - quando positivi - asintomatici? Qual è il metodo statistico che consente alla ministressa di comunicarci la bassissima percentuale (precisa fino al secondo decimale) di positivi a scuola, quando l'operazione "tracciamento è ormai stata dichiarata fallita?
Ma in zona Cesarini Arcuri getta la palla in tribuna, e ci informa (noi lo sapevamo e lo abbiamo scritto fin da un mese prima della decisione di riaprire le scuole - tutte e subito) che il vero problema non sono le scuole in se (tutto fa dimostrare) ma i TRASPORTI. Già. E' da settimane che lo scriviamo. E' da settimane che diciamo che buttare di colpo su mezzi pubblici insufficienti e inadatti venti milioni in più di viaggiatori al giorno (dieci in entrata e dieci in uscita dalle scuole) è stata una follia da "stupidità" o - peggio - da cedimento a pezzi di maggioranza.
Il risultato - sotto gli occhi di tutti - è che alcune regioni, pur di far dispetto alla Azzolina, stanno tornando, alle superiori, all'insegnamento a distanza; centinaia di scuole hanno già chiuso, e altre centinaia seguiranno. Però quelli che sopravviveranno saranno più colti, perchè avranno avuto - questo si - qualche compagno o genitore di compagno morti, ma avranno goduto di quattro settimane di cultura dal vivo in più. Giusto il tempo di portare l'Italia a due milioni e mezzo di positivi in più.
Tafanus
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