Ieri, in un gruppo chiuso di amici su whatsapp, una signora che non è al suo primo exploit di razzismo strisciante contro i meridionali, ha trovato l'ennesima conferma alle sue buone ragioni. Ha smascherato un tale "Castorina" che alle recenti elezioni amministrative in Calabria aveva imbrogliato, aggiungendo a suo favore un certo numero di voti di ignoti, e persino di morti.
La Signora ha la mano di una rabdomante nello scovare episodi vergognosi riguardanti la Calabria. Però a volte la sua diligenza e la sua fretta "to get results" la tradiscono.
E' già successo con lo "scivolone Arcuri": così ansiosa di trovare qualcosa a carico del commissario Arcuri, che è riuscita a trovare un sito web autorevolissimo (tre commenti in otto mesi, e gestore affetto da "congiuntivite" e da "condizionalite") con un bell'articolo denso di episodi vergognosi a carico di Arcuri.
Peccato che si trattasse di un Arcuri che dell'Arcuri governativo era solo parzialmente omonimo (ne condivideva il cognome, ma neanche il nome di battesimo).
Ora invece lo scoop su "Castorina" non contiene errori, ma forse solo qualche piccola omissione (Castorina è un idiota calabrese "diversamente onesto" che si è fatto beccare per delle ingenue operazioni di trucco del voto a suo favore attraverso l'aggiunta di schede di morti e di gente che non era iscritta nel registro dei votanti).
La mia amica omette di completare la notizia con la notizia accessoria che ad incriminare ed arrestare questo idiota, siano stati magistrati calabresi (...vabbè... Magari la signora non lo ha fatto perchè impegnatissima a scrivere una apologetica biografia del magistrato calabrese Gratteri, il quale, Dio non voglia, ha elevate probabilità di non morire di vecchiaia).
I gruppi sono pieni di episodi strani. Qualche mese fa, ho postato in questo gruppo un file youtube tratto dalla trasmissione di Crozza, che a me e non solo era sembrato "politicamente neutrale", visto che sparava con la solita ironia sia a destra che a sinistra. Nel giro di tre minuti, da parte di un "congiunto di primo grado" della ignora, è apparso un educato rimbrotto - addirittura in latino - perchè il videino di Crozza che sparava a destra e a sinistra violava il "patto" che vincolava i membri del gruppo a non sfiorare la politica.
Il post della Signora non ha ricevuto nessuna mozione pubblica(ta) di censura: né in italiano, né in latino, né in milanese. Evidentemente la scelta della Signora di pubblicare QUELLA notiziona non aveva niente di politico, e non violava le regole del gruppo.
Il post in questione, sulle malefatte dell'idiota Castorina, è ancora in pagina (come il mio di Crozza). Su whatsapp non è possibile cancellare i post. Quel che è fatto, è fatto. Ma dopo tre o quattro ore la signora si scusava per aver pubblicato per errore quel post sul sito del gruppo. Il suo post era destinato ad un altro social, ma era stato pubblicato sul nostro gruppo per errore.
Niente di grave. A tutti capita di sbagliare. Ma l'errore di destinazione del post non ne cancella il contenuto, tanto per cambiare venato dal venticello del razzismo.
La Signora è "orgogliosamente ligure", e a volte dedica alla sua Liguria, in "capital letters", il grido "VIVA LA LIGURIA". Questo amore le fa onore, ma le impedisce di cercare brutte notizie sulla sua Liguria. Probabilmente convinta che si tratti di una perdita di tempo, perchè in Liguria, come è noto, nessuno sgarra.
A me invece, oltre ad alcuni dolorosi ricordi storici ANCHE sulla Liguria, sono bastati 5 minuti per scoprire che mentre in Calabria l'idiota Castorina infangava la Calabria tutta, in Liguria TUTTI i 19 consiglieri regionali eletti nella precedente tornata elettorale, sono stati condannati a pene varie per grandi furti e piccole azioni da ladri di galline T U T T I
Spese pazze in Liguria: condannati TUTTI i 19 ex-consiglieri, accusati di peculato
Che questa notiziola, non data, meritasse maggior rilievo di quella sull'accattone Castorina?
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Ma le sorprese su "VIVA LA LIGURIA" non finiscono qui. Anzi, non finiscono mai. Basta "impegnarsi"
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Dicono i bene informati che per la casa con vista sul Colosseo pagata da qualcuno "a sua insaputa", il Ministro Scajola non sia stato assolto, ma "prescritto" (non è una differenza irrievante)
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La storia del poco onorevole Governatore Alberto Teardo
Nominato presidente dell'Ente Case Popolari di Savona, diventa consigliere regionale e poi assessore ai lavori pubblici della regione Liguria. Diventa presidente della Regione Liguria dal 28 settembre 1981 al 25 maggio 1983. Il suo nome compare nella lista degli iscritti alla P2 con la tessera n. 341.
Il 14 giugno del 1983 venne arrestato con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito di un'inchiesta per corruzione e concussione con altri esponenti del P.S.I. ligure, pochi giorni prima delle elezioni politiche nelle quali si era candidato, sempre per il P.S.I.. Tra i capi d'accusa ci sono i suoi legami con Peppino Marcianò, boss della 'ndrangheta in Liguria e suo grande elettore. Venne rilasciato dopo avere scontato più di due anni di carcere per la caduta dell'accusa di mafia. Il tribunale della Corte d'appello di Genova lo condanna a 12 anni e 9 mesi per i reati di associazione a delinquere, concussione, concussione continuata, peculato ed estorsione. Un vero gentiluomo. Quando era Presidente della Regione Liguria, Sandro Pertini si rifiutò di stringergli la mano.
Qualora qualcuno fosse interessato a sapere COME questo gentiluomo si procurasse i voti (altro che il ladro di galline Castorina! quì si lavorava su un piano industriale!), raccomando la lettura di questo articolo (dall'archivio storico di "Repubblica"):
https://it.wikipedia.org/wiki/%27Ndrangheta_in_Liguria
Cosa dite? che la criminalità in Liguria è colpa dei siciliani e dei calabresi? Diceva tale Falcone (che di criminalità organizzata si intendeva) che la criminalità organizzata si insedia dove trova condizioni favorevoli di insediamento. Che a volte si insediano dove il territorio non le combatte, ma trova il modo di creare una condizione di simbiosi buona per tutti?
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Anemone: "Rivoglio i soldi indietro: anche da Scajola"
La "cricca" del terremoto, Anemone e Scajola
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Scajola e l'assassinio annunciato del giuslavrista Biagi
Il 30 giugno 2002 il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore pubblicarono una chiacchierata tra Scajola (in visita ufficiale a Cipro) e alcuni giornalisti.[35]
«A Bologna hanno colpito Biagi che era senza protezione ma se lì ci fosse stata la scorta i morti sarebbero stati tre. E poi vi chiedo: nella trattativa di queste settimane sull'articolo 18 quante persone dovremmo proteggere? Praticamente tutte». E a questo punto il ministro sorprende i presenti quando gli viene detto che Biagi era comunque una figura centrale nel dialogo sociale: protagonista del patto di Milano, coautore del Libro Bianco, consulente del ministero del Welfare, della Cisl, della Confindustria. C'è un attimo di silenzio, Scajola volta le spalle, si blocca, azzarda: «Non fatemi parlare. Figura centrale Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza.»
Tali affermazioni (in particolare l'ultima frase) inasprirono le polemiche e portarono alle dimissioni di Scajola il 4 luglio 2002.
P.S.: Della Ministra genovese Pinotti, che usava un Falcon della Polizia anzichè un aereo di linea per tornare in weekend da Roma a Genova, Parleremo in altra occasione: quando tratteremo anche della linea aerea della fatiscente Alitalia che Scajola aveva fatto aprire (un volo al giorno) da Roma ad Albelnga. Una line a che serviva solo a lui ed ai suoi cari. Dalla documentazione Alitalia risulta che il record di occupazione di questo volo sia stato di 18 passeggeri. L'Alitalia trovò la linea tanto redditizia da chiuderla un nanosecondo dopo le dimissioni di Scajola.
Tafanus
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