L'affaire ha colpito circa 20mila famiglie, accusate ingiustamente di frode tra il 2003 e il 2019
Il governo olandese del premier Mark Rutte si è dimesso sull’onda dello scandalo sui bonus figli, a causa del quale 20mila famiglie sono state accusate ingiustamente di frode.
Le dimissioni della coalizione formata da quattro partiti erano attese, dopo che ieri si era già dimesso il leader del Partito laburista Lodewijk Asscher, ministro per gli Affari sociali all’epoca dei fatti (2012-2017), quando migliaia di famiglie furono costrette a restituire i sussidi ottenuti, dopo essere stati accusati ingiustamente di averli ottenuti in modo illegittimo.
Tra il 2003 e il 2019 almeno, migliaia di genitori sono stati accusati a torto dalle autorità del Paese di aver richiesto questi assegni in modo fraudolento; molti di loro sono stati costretti a restituire senza motivo importanti somme di denaro andando in rovina. Tra i genitori danneggiati molti migranti, costretti a indebitarsi pesantemente per dare indietro i soldi all’agenzia tributaria.
L’avvocato delle famiglie danneggiate, Vasco Groeneveld, ha presentato martedì una denuncia contro tre ministri attuali e due ex ministri. Il rigorista Rutte era al potere dal 2010.
Il governo guidato dal liberale e rigorista Mark Rutte, che si è assunto la responsabilità politica di quanto accaduto, lascia a due mesi dalle elezioni del 17 marzo; rimarrà in carica per gli affari correnti, in particolare la gestione della pandemia.
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Posso dire, con la mia abituale franchezza da bisonte in una cristalleria, che sono assolutamente felice, della fine che ha fatto questo rutte travestito da statista? Giusto per ricordare i fatti: nel momento peggiore della pandemia, quando l'Italia era insediata saldamente sul podio dei paesi con più infetti e più morti al mondo, questo rutte in grisaglia era stato paparazzato mentre era in cordialissimo colloquio con uno spazzino, il quale intimava al condiscendente rutte: "Mi raccomando! all'Italia neanche un euro!"
Ora questo "frugale razzista" viene spazzato via dai suoi concittadini, e noi siamo qui a chiederci come abbiano fatto gli olandesi a reggerlo per un decennio.
Chi mi frequenta su facebook, ricorderà che avevo scritto parole di fuoco contro questa coppia di deficienti, ed avevo augurato al rutte che il paese da lui sgovernato provasse presto, sulla propria pelle, quanto stava devastando l'Italia.
Per intenderci, il rutte aveva avuto illustri anticipatori; solo un filino più intelligenti. Tutti intelligentemente pronti a giurare che il coronavirus fosse un problema tutto italiano. Il gallinaccio Lagarde che spiegava urbi et orbi come non fosse compito dell'Europa occuparsi dello spread (con buona pace del gran lavoro fatto da Draghi per selvare l'Europa); e la Ursula Van der Leyden - creatura della Merkel - che spiegava come i famosi "eurobonds" non fossero all'ordine del giorno.
Poi la pandemia ha iniziato a picchiar forte anche nella Francia della Lagarde e nel Benelux della Van der Leyden, e con una "strambata" di 180° entrambe hanno cambiato idea. Il rutte no: troppo impegnato a frequentare facchini e scaricatori di porto non ancora colpiti dal coronavirus, ma colpiti da sempre dal venticello del razzismo?
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E' stato in quel momento che sul mio profilo facebook due intellettuali del buonismo, autocertificate "professoresse" hanno iniziato ad attaccarmi perchè "la morte non si augura a nessuno". Ma io non auguravo né la vita, né la morte. Semplicemente, tifavo (e tifo, come sempre) per la legge del taglione. Ho scritto e ripetuto fino alla nausea che se un premier di un paese ritiene che il virus fosse un problema italiano di cui l'Europa non doveva e non poteva occuparsi, non solo non aveva capito un cazzo di come viaggiano le pandemie, ma meritava di vivere sulla sua pelle l'esperienza italiana, per cominciare, forse, a capire. La fine - prevedibile - della storia, mostra le due professoresse politically correct togliermi l'amicizia. Oddio! Non è che la cosa mi abbia traumatizzato! Tutt'altro.
Anche la Svezia - con un filino di tatto in più di rutte - era sulla stessa linea. Da allora ho iniziato a mettere in grafico i dati dell'andamento del coronavirus per alcuni paesi, fra cui Olanda e Svezia.
Fino a metà settembre Italia, Olanda, Svezia, superata la prima fase,viaggiavano più o meno alla stessa velocità di crociera. Poi la storia, il destino, e forse anche la stupidità del "noi non facciamo il lock-down perchè i nostri cittadini sono civili e e capaci di autoregolamentarsi" ha fatto ripartire la fase due in Olanda e Svezia a velocità doppia di quella italiana, che pure non scherza.
Mi fa piacere? Per niente. Ma è un bene per l'Europa se paesi come il Benelux (la cui maggior industria è la protezione degli evasori fiscali), o come la Svezia (che ogni anno ricevono dall'Europa - al contrario dell'Italia - più soldi di quanti non ne versino nelle casse della EU), comincino a capire di non essere i geni della lampada, e comincino a ridurre il loro tasso di presunzione e di razzismo nei confronti dei paesi del "Club Med".
Tafanus
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