Da oggi, cambia il nostro metro di valutazione. Niente più calcoli sul numero di positivi, basato su un metodo che come regalòo di Sal Silvestro è stato cambiato: non più tamponi molecolari, ma tamponi rapidi. Non più tamponi che giornalmente stimavano un numero di infetti compreso fra il 12 e il 16%, ma di colpo un metodo che dava valori fra il 4 e il 6%. Un miracolo. E nessun dato sui sistemi di campionamento delle persone sulle quali eseguire i tamponi. Nessun dato neanche sui moltissimi casi di personale a rischio (medici e paramedici, altro personale ospedaliero, Protezione Civile, volontariato, e quant'altro).
Da oggi adottiamo una "macchina fotografica" più fedele e significativa: il numero dei morti accertati da covid-19 e sue complicazioni. Un dato crudelmente preciso e significativo, che è difficile sia da truccare che da nascondere.
Abbiamo ripreso a ritroso i dati dal febbraio 2020 (mese dei primi morti: 29, uno al giorno), fino ad oggi tre marzo. Vediamoli:
Le cifre sono impietose ed inequivocabili. A febbraio avevamo iniziato con un morto al giorno (29 in un mese), tanto che intorno al 25 febbraio io e famiglia avevamo preso online i biglietti per un concerto jazz al BlueNote di Milano. Il giorno prima del concerto, scattavano le prime chiusure. Con la rapidità del fulmine, la pandemia faceva già, in marzo, 400 morti. Al giorno, non al mese. Scoppiavano i casi di Codogno, di Bergamo, di Alzano, di Brescia.
In aprile i morti per Covid-19 aumentavano ancora, fino a superare i 500 al giorno, col grande contributo della Lombardia, che in alcuni giorni "produceva" fino al 70% abbondante di tutti i morti italiani.
Ebbene si, lo confesso: il quei giorni, neanche per un attimo mi sono sentito "fortunato" per il fatto di vivere nella regione della Eccellenza Sanitaria"
Ma i sacrifici fatti col lock-down duro davano presto i loro frutti. In maggio, i decessi giornalieri si erano ridotti a un terzo di quelli di aprile, in giugno si erano ridotti a un terzo di quelli di maggio, e a giugno si erano ridotti a un terzo di quelli di maggio.
Noi "ggente", riconosciamolo, siamo stati bravi. disciplinati, pazienti oltre ogni limite. In stragrande maggioranza gli italiani sono diventati, per una volta, cittadini. Rispettosi delle regole. Siamo anche grati a qualche milione di appartenenti alle organizzazioni di volontariato (un grande patrimonio italiano) che ci hanno fatto la spesa, sono andati in farmacia per conto nostro, hanno assistito i bisognosi... Alle finestre delle case sono apparse bandiere, cartelli pieni di speranza, chitarre e trombe.
Nonostante in Italia mancasse di tutto (ricordate la caccia alle mascherine e all'amuchina vendute a peso d'oro?), ce l'abbiamo fatta, anche grazie al fatto che non ci è mai mancato il supporto della vicina di casa, dell'amica volontaria della Protezione Civile.
In luglio, agosto, settembre, i morti erano quasi totalmente scomparsi. Non dovevamo più dare la caccia ad una "finestra" Esselunga online per fare un ordine, ma era Esselunga che inseguiva noi con offerte e promozioni. In quei mesi, i decessi si erano quasi azzerati: meno di 15 al giorno in tutta Italia. Siamo andati in spiaggia, siamo andati al ristorante, al billionaire, e abbiamo deciso che avremmo riaperto, il 14 settembre, tutte le scuole di ogni ordine e grado, riversando di colpo in strada, da un giorno all'altro, il 50% di gente in più. Insomma, abbiamo iniziato a giocare a "tana libera tutti".
Non abbiamo pagato subito il conto, perchè fra l'adozione di comportamenti impropri e l'arrivo del conto da pagare passano due/tre settimane. Ma ritornate al grafico: in ottobre i dati sono già sestuplicati rispetto a settembre; in novembre siamo a 565 morti al giorno (cifra superiore del 10% rispetto al massimo della prima fase); il mese successivo siamo a 600 morti al giorno. SEICENTO. E' come se in Italia ogni tre ore, giorno e notte, precipitasse un aereo di linea.
Poi, non tanto per i provvedimenti Caran dAche del governo, quanto per paure e scelte individuali, abbiamo iniziato ad imporci una maggiore prudenza, e i morti hanno iniziato una lenta discesa. durata solo due mesi: gennaio e febbraio. Adesso la discesa è finita, ed è iniziato un braccio di ferro fra lo spuntare delle nuove varianti, e le politiche vaccinali che per ora hanno fatto registrare solo le fallimentari politiche di acquisto dei vaccini da parte dell'Europa, e gli incredibili ritardi italiani in termini di logistica del buco, per cui non riusciamo neanche ad usare tutti i pochi vaccini che riceviamo.
Tafanus
P.S.: A proposito di commissari, supercommissari, bertolasi e primule: mia figlia mi ha appena inviato il link ad un documentato articolo, che segnala delle cose assurde che stanno succedendo grazie alla "eccellenze" Fontana, Moratti e Bertolaso, ed ammesse dallo stesso Bertolaso. Cambio di piattaforma prenotazioni in corsa, ma nessuno ci ha detto se dobbiamo ripetere la richiesta di prenotazione. Per ora brancoliamo nel buio più totale. Ve ne raccomando una attenta lettura:
Come funzionano le vaccinazioni in Lombardia
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