Ho trascorso gli ultimi 15 mesi da operaio ante-litteram del "Cazzificio Moretti" tentando di fare qualcosa (o è meglio cualqosa?) di utile per la lingua tagliana. Una brutta polmonite prima, il lock-down poi, mi hanno impedito di continuare nella mia opera meritoria di sorvegliante volontario, a titolo gratuito, degli operai delle società telefoniche intenti a posare nei pozzetti le linee per la banda larga, ma sono stato scoraggiato dai troppi, immeritati vaffanculo.
Pertanto mi sono dedicato alla sorveglianza "a distanza" degli attentatori seriali alli tagliano. Ho iniziato, doverosamente, dalla stretta sorveglianza della RAI, sedicente "maggior industria cul turale del Paese".
Ho iniziato da RaiNewa24, e da un "barbetta" lettore di rassegne stampa (o rassegne stampe?). Ho impiegato due mesi a spiegargli che non esisteva "LA coronavirus", ma "IL coronavirus". Alla fine si è rassegnato, ma lo ha fatto troppo tardi. Non presenta più niente.
Poi ho fatto una inutile crociata contro una Governatrice che non è più fra noi. La sua specialità? i "posti letti". Le ho chiesto di farci sapere come fosse messa la sua regione a "posti scritti". Anche in questo caso c'è stato uno "scambio di vedute" piuttosto ruvido col suo addetto stampa (o è meglio "addetto stampo")?
Poi, finalmente, una illuminazione. Myrta Merlino. Di quello che dice non si capisce un cazzi, visto che prima di parlare dimentica sempre di togliersi la polpetta dalla bocca. Prima di assumerla al Cazzificio come insegnante di tagliano, ho voluto verificare su Wikipedia il suo curricuum vitae. Sono bastate due righe per rassicurarmi;
[...] È figlia di Giuseppe Merlino e della sinologa e professoressa universitaria Annamaria Palermo, figlia di Giulio Palermo, e già direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Pechino [...]
Non mi è servito altro. Così stamattina, pur non sopportando il suo eloquio, i suoi 37 ospiti a puntata da cinque parole a testa, e il suo orrendo "Mambo Italiano", sono tornato fiducioso da lei. Viaggio proficuo. Oggi il mio glossario, fatto di pronti soccorsi, di posti letti, della corona virus, del "coronavairus" (copyright: bibitaro Di Maio), si è arricchito del termine "coprifuochi". Non solo. La stessa Myrta mi ha confermato che le "partite IVE" esistono (anche in prossimità degli "Istituti Italiani di Qultura").
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