Gli altri oligarchi ogni tanto si comprano una squadra di calcio, per divertirsi con un Pallone d’Oro o una Champions League. Leonid “Len” Blavatnik invece ha deciso di prendersi tutto il calcio. Campionato dopo campionato, con il progetto di fare della sua Dazn la Netflix del pallone. Ora la battaglia per rivoluzionare il calcio in tv passa per la Serie A e per l’alleanza con Tim. Sky battuta all’asta per i diritti triennali con un investimento da un miliardo e mezzo di euro per Dazn attraverso Perform e di un miliardo per l’ex monopolista, format inediti, la partita sul telefonino, solo con la connessione internet e in esclusiva: nulla sarà più come prima, per 33 milioni di tifosi italiani il futuro lo disegna Len.
In silenzio e senza farsi troppo vedere in giro, come sempre: un paio di interviste in tutta la sua vita, rarissime comparsate alle inaugurazioni dei musei finanziati con decine di milioni di dollari all’anno, solo un blitz una notte a San Siro per un derby di Milano visto in tribuna, naturalmente senza che nessuno lo riconoscesse tranne l’amico Paolo Scaroni, ex competitor nel mondo dell’energia e ora presidente del Milan. A Blavatnik l’operazione Dazn sta costando molto (un miliardo e mezzo perso nel 2019 a livello mondiale) e rendendo nulla, ad oggi [...]
L’ultima sfida
Ora la partita delle nuove tecnologie è l’ultima frontiera dell’ex studente di Informatica della Columbia. Sono i successi ottenuti con Deezer, Spotify e Snapchat a spingere Blavatnik nell’avventura di Dazn. La app arriva in 200 paesi, soprattutto con la boxe, ma il business della over the top dello sport è ancora in fase di lancio. In Italia il percorso è partito nel 2018, con qualche intoppo nella qualità dello streaming che ha fatto storcere il naso a molti utenti. Intoppi, appunto, se questa è l’alba della grande transizione digitale. L’alleanza con Tim, che ha investito un miliardo per fare del calcio il cavallo di troia per portare internet veloce nelle case degli italiani, chiarisce i contorni di un progetto di lungo periodo.
La partita della serie A, intanto, si vince con tre milioni di abbonati. Siamo solo al fischio d’inizio.
credit: lastampa.it
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Sarà pure - come scrive De Stefani - che "siamo solo al fischio d'inizio", ma io sono più propenso a credere che ci avviciniamo al fischio finale, e vi racconto di alcuni "perchè"
-1) IL CALCIO ITALIANO - Sarà un caso personale che non fa statistica, ma io guardavo un po' di calcio quando erano ancora in azione i Baggio, i Del Piero, e tanti altri talentuosi italiani, con un massimo di tre stranieri per squadra. Proviamo a leggere oggi l'organico della "Signora del Calcio":
Szczesny, Alex Sandro, Bonucci, De Ligt, Cuadrado, Ramsey, Bentancur, Chiesa, Dybala, Ronaldo, Chiellini, Danilo, Kulusenski, Locatelli, Morata, Jorge, McKennie... In alcuni incontri, con Chiellini infortunato, giocava UN SOLO ITALIANO. Sarà che il calcio è diventato uno spettacolo multinazionale, ma io mo sento libero di non inorgoglirmi per le prodezze di Szczesny, di cui non riesco neanche a pronunciare il nome.
-2) LA CAVOLATA DAZN/1 - Risale al 2018. La serie A, una volta trasmessa integralmente per gli abbonati, passa per il 30% a DAZN. La cosa fa incazzare molti appassionati di calcio, che sono costretti a "non vedere" 3 partite du dieci, e non possomo però scegliere cosa non vedere.
-3) L'ESORDIO INFELICE DI DAZN - Fal punto di vista qualitativo, TUTTI gli utenti sono concordi: quel sito è una autentica porcheria tecnica. Collegamenti che vanno e vengono, e che a volte neanche riescono. Definizione che fa rimpiangere quella dei peggiori account di youtube. Cadute a raffica dei collegamenti. Il risultato è che moltissimi italiani disdicono l'abbonamento a SKY, che perde 400.000 abbonati in un anno, e che ora deve fare i conti anche con coloro che non daranno neanche un euro all'anno a SKY per poter vedere una partita che ALTRI sceglieranno per lui. In arrivo dal 1° ottobre una grandinata di disdette al calcio di SKY (cioè alle tre partite scelte da altri)
-4) UN ALTRO MISFATTO DI DAZN? IL TENNIS - C'era una volta tennistv.com, che trasmetteva in abbonamento, in streaming, sia le partite del circuito maschile che femminile. Poi qualche geniale manager della WTA (Women Tennis Ass.) ha deciso di abbandonare il partenariato con tennistv.com, e di fare da sola. Risultato? Per circa un anno non sono riusciti a trasmettere una sola partita. Poi si sono messi nelle mani di DAZN. Risultato? Definizione ignobile. Il massimo è di 720p per le partite dei tabelloni principali trasmesse in diretta, ma spesso si scende a definizioni inguardabili.
Pessime abitudini di scorrettezza commerciale, A DAZN sanno benissimo di non aver acquistato i diritti per i tornei di qualificazione, ma ugualmente li mettono nello "schedule", e per ore si vede solo un cartello che annuncia che "...the streaming will start soon...", e continuano a dirlo anche per partite finite da ore. Il replay "on demand" è disponibile solo per un giorno o due, ed è sempre in bassissima definizione. Mi fermo qui, ma potrei continuare.
-5) DAZN ha puntato tutto sulla reale capacità di TIM di generare in tempi brevissimi una copertura nazionale di internet a banda superveloce anche in aree scarsamente redditizie. DAZN non conosce bene TIM. Credo che perderà anche per questo tutto il piatto
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...e veniamo a TIM...
Sono stato per decenni loro cliente per la telefonia fissa. Poi lo sono diventato per l'arrivo di internet in adsl. Velocità ignobile. Per fortuna, mi arriva a 100 metri da casa (ci "guardiamo" in faccia dalla finestra) un ripetitore della TRE. Passo con loro,Ottimi anni di collegamento veloce via wi-fi.
Poi all'improvviso tutto si guasta. Cosa è successo? La TRE si è fusa con Wind, e la rete fisica è quella di WIND, Il mio segnale si riduce pressochè a due-tre mega. Non ci apro neanche la posta. Li mollo. Un mio vicino di casa, responsabile della Telefonia a "Supermedia" mi informa che la banda larga è arrivata vicinissimo a casa mia (cabinet a 120 metri, centrale a 500 metri. Vado a Supermedia, parlo con l'omino TIM, e firmo al volo un contratto per internet fibra a 200 mega. Sarà il paradiso!
Mi informano che passerà un loro tecnico per un "sopralluogo". Non capisco a cosa serva, ma mi adeguo. Il giorno dopo (che tempestività!) mi arriva un omino carico di roba. Penso che siano strumenti di verifica, Invece no. E' arrivato per installarmi una vecchia baracca di modem adsl (velocità massima 30 mega, garantita 1 mega). Lo prego di chiamare chi me lo ha mandato, e di spiegargli che ho fatto un contratto per la banda larga a 200. Quindi di mandare a cagare per conto mio chi lo ha mandato con quel baracchino da antiquariato.
Finita qui??? No. Dopo un paio di giorni mi telefonano dalla TIM, scusandosi, e dicendomi che la banda larga possono darmela, ma che al momento sono disponibili i 100 mega e non i 200. Per disperazione accetto. Mi richiameranno per perfezionare il tutto. Non li sento più. Dopo una settimana li richiamo io, e mi dicono che purtroppo la banda larga la posso avere, ma prima devo accontentarmi per un tempo indefinito del baracchino da 30-barra un mega. Li rimando a cagare, e questa volta definitivamente.
Chiamo la Vodafone, che "abita" nello stesso cabinet e nella stessa centrale di TIM, e in dieci minuti concludo un contratto, a telefono, per i 200 mega. Si prendono 30 giorni di tempo per l'attivazione, ma mi spiegano che si prendono questi giorni perchè dopo i termini stabiliti la Vodafone paga 10 euro al giorno di ritardo come penale, ma mi dicono che i tempi reali saranno molto più brevi.
In due giorni mi arriva a casa il router. Il giorno dopo mi chiamano per avvisarmi che entro 24 ore il collefamento sarebbe stato attivo. E' diventato attivo dopo sei ore. Non mi aspettavo certo di viaggiare alla velocità massima nominale, non foss'altro che per il fatto che i miei ultimi 120 metri erano su piattina tradizionale. Misuro la velocità reale. Sono oltre i 120 mega in download. Temevo un rallentamento nel tempo, con l'aumentare delle utenze attaccate a quel cabinet. Si è verificato l'opposto. Oggi raramente scendo sotto i 130 mega, e in oltre due anni ho avuto due sole disconnessioni per interventi sulla centrale, Entrambe le volte, per un massimo di un paio d'ore.
Chissà se TIM allestirà per DAZN un bel collegamento a banda larga, entro il 1° di ottobre, anche a Casamicciola e a Longobucco...
Wait and see
Tafanus
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