Il "totopresidente, e i numeri di Annalisa Cuzzocrea

Le vie del Colle. Annalisa Cuzzocrea: "Tutti i numeri del presidente. Centrodestra in vantaggio"

Per la prima volta nella storia della Seconda Repubblica il centrodestra è in vantaggio nella corsa per il Quirinale, un elemento che rende più credibile la candidatura dell'ex cavaliere Silvio Berlusconi. In un Parlamento dominato dal più grande gruppo misto della storia, facciamo i conti sul numero di grandi elettori di cui dispongono i partiti.

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Io questa giornalista la adoro, e non solo per il cognome che porta. La adoro perchè pur lavorando per una testata che non ha certo grande simpatia per il berlusconismo, cerca di separare i fatti dalle personali tendenze ed opinioni. 

Se i numeri DICHIARATI dai singoli partiti fossero il risultato di sincere, inamovibili convinzioni, la catastrofe di "Burlescuoni Presidente" sarebbe quasi certa, a partire dalla prima votazione a maggioranza semplice.

Per nostra fortuna, esistono tre ancore di salvezza:

-1) LA PRIMA - Chi è "diversamente giovane", come me, ricorderà una vecchia, ignobile campagna della DC, tendente ad acchiappare voti con la velata minaccia dell'inferno. La campagna recitava: "Ricorda: nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no". Ecco... Io ho la speranza che dei tanti (troppi) che si sono dichiarati a favore di questa vergognosa candidatura, lo abbiano fatto per salvaguardare l'assegnazione di un "seggio quasi sicurissimo" alle prossime politiche, ma che - nel segreto dell'urna - proprio non ce la faranno a mettere una croce sul nome del puttaniere pregiudicato, ben sapendo che Dio non li vede, e che se li vedesse mettere la croce su quel nome, si incazzerebbe non poco.

-2) LA SECONDA -  Il gruppo misto, costituito storicamente da transfughi insoddisfatti del proprio partito d'elezione, è il gruppo più numeroso in parlamento, e nessuno sa chi voterà per chi. Spero solo che i transfughi da Forza Italia non votino per il leader del "Partito d'Erezione"

-3) LA TERZA - Pur essendo il conferenziere saudita dato dai sondaggi, per le prossime elezioni, sotto il 2,0%, purtroppo dispone di molti grandi elettori, bottino risalente al periodo in cui i voti si potevano comprare con 80 euro al mese (guarda caso, non dati ai meno abbienti, ma al pot-pourri del c.d. "ceto medio", serbatoio storico di tutti i qualunquismi. Franza o Spagna, purchè se magna. Purtroppo lo statista di Frignano sull'Arno non ha avuto fin qui il coraggio di esprimere un parere sulla candidatura di Berlusconi.

La mia segreta speranza??? E' quella che il bischero continui fino all'ultimo a sponsorizzare - tacitamente o espressamente -  il pregiudicato di Arcore. Se lo farà Italia Viva, già morta da un pezzo, passerà dall'attuale <2,0%, a <0,02%. A Renzi resterebbero il suo voto, quello della Maria Etruria Boschi, quello di suo padre, e quello di Maria Teresa Meli (con qualche lecito dubbio, visto che non la si vede da un pezzo fare in TV opera di evangelizzazione in favore del simpaticissimo docente di etica presso l'allegra brigata saudita).

P.S.: Due sole notizie positive

-1) Aprendo il sito della home-banking, ho scoperto che da 1° gennaio, per lo scombinato-disposto dell'adeguamento (?) all'inflazione, e della revisione delle curve IRPEF (grazie alla quale i ricchi saranno sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri) , è aumentata di ben 38 euro al mese, coi quali potrò pagare un terzo degli aumenti di elettricità e gas. Comunicazione a mia moglie: Marisa, non credere di poterti dare alla pazza gioia, con quei 38 euro in più!

-2) Almeno una settimana della inutile cerimonia di votazioni per il Presidente della Repubblica con richiesta di maggioranza qualificata, si sovrapporrà alla disputa degli Australian Open di tennis. E poichè noi appassionati di tennis sincronizzeremo la nostra vita sull'ora di Melbourne, e non su quella di Roma, sarò "assente giustificato" (e fortunato) dallo spettacolo tragicomico. Che peccato! Magari chiederò a mia moglie di registrarmele tutte, queste chiame, così potrò divertirmi o incazzarmi a posteriori.

Tafanus

Credit: Annalisa Cuzzocrea - lastampa.it