A volte, quando rifletto sulla cultura musicale di noi italiani, sono colto da attacchi di depressione... Seguo i "Nossa Alma" da anni, e alla sua "anima" (Rosa Bittolo Bon), sento di dover fare un rimprovero: quello di aver smesso troppo presto, quando ancora era in grado di sorprenderci sempre di più...
Ogni tanto riprendevo i suoi video, dopo averli ripuliti, nei limiti del possibile, da qualche difetto tecnico. Poi ho deciso di non correggere più nulla, perchè il video modificato, seppure a fin di bene, perdeva tutto il suo patrimonio di commenti. Preziosi. Dovrebbero indurre noi italiani ad arrossire, perchè la stragrande maggioranza dei commenti vengono dal Brasile, da paesi anglofoni, dall'America Latina, dagli Stati Uniti... In netta minoranza quelli in italiano. TUTTI sottolineano la grandezza di Rosa, e scopro che il suo chitarrista d'elezione (Renato Greco) è giudicato dai brasiliani per primi come il più grande interprete di bossa nova di sempre.
Per fortuna ogni tanto il gruppo si ricostituisce, per una occasionale (e troppo rara) riapparizione. Il video che allego riguarda uno di questi ritorni (ahimé troppo rari...), e riprende una bellissima, dolcissima canzone composta Ary Barroso in piena seconda guerra mondiale (1943). Il video in calce vede - da sinistra a destra - un chitarrista (Robertinho De Paula, figlio d'arte; figlio di quell'Irio De Paula il cui single "Europa" ha fatto da colonna sonora alla gioventù dei più "diversamente giovani" fra di noi ); Rosa Bittolo Bon, e Roberto Greco, giudicato da molti critici brasiliani come il più grande chitarrista "brasiliano" di bossa nova. Grazie infinite a tutti e tre per questa magnifica versione. E non lasciate passare altri anni prima di regalarci qualche altra cosa preziosa come questa.
P.S.: Vale la pena di aprire e leggere i commenti in calce a questo video. Anche se non si capisce tutto, si capisce il senso, e la differenza abissale che corre fra la nostra cultura musicale e quella di tanti altri popoli.
Tafanus
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