Se questo è il nostro destino, la Meloni inizia con uno strafalcione da incoerenza, perchè mentre da un lato sporca il nome di un ministero col ridicolo spot incorporato della "Sovranità Alimentare", dall'altro sporca la "Sovranità Linguistica" prossima ventura con un "Made in Italy".
Nessuno è perfetto. Solo il Buonanima, affiancato da un genio dell'inutile come D'Annunzio, avrebbe evitato questa contraddizione in termini.
Nel ventennio prima, e alla vigilia della seconda guerra mondiale poi, questa ridicola e provincialotta operazione si conclude addirittura con la italianizzazione di cognomi e di nomi propri, sotto l'egida dell'Accademia della Crusca. Che questa definizione derivi dal fatto che i membri di questa meritoria associazione, avessero in quell'epoca la crusca nella scatola cranica, in sostituzione della materia grigia????
Non c'è da meravigliarsi... Nel XXI secolo - per dire - un paese "rivoluzionario" come quello francese, ad uno sport come il tennis moderno, nato un secolo e mezzo fa, cambia nomi acquisiti anche dalla casalinga di Voghera: il tie-break diventa Jeu décisif, il net diventa filet... Niente di grave. In fondo sono gli stessi che nel loro furore sciovinista hanno chiamato il computer Ordinateur, riportandoci all'epoca delle schede perforate.
Un viaggio non esaustivo nel "riordino" della lingua italiana, e nella sua pulizia etnico-igienica, è una iniezione di buonumore. Speriamo che qualcuno suggerisca un "refresh" (rinfresco, in ital-dannunziano). Il nostro viaggio nell'assurdo inizia da un bel post del sito archeome.it, al quale rubiamo queste perle:
«È una bella domenica di luglio, avete preso il torpedone (bus) e siete arrivati al mare. Per il pranzo, niente di meglio che una bella insalata tricolore (insalata russa) da gustare sotto l’ombrellone mentre un vostro caro amico, arrivato dall’Argentina per le vacanze, vi racconta com’è bella la vita nella capitale, Buonaria (Buenos Aires). Per cena avete prenotato in quel posto carino in cima alla scogliera, per ammirare un tuttochesivede (panorama) mozzafiato, e da bere vi gustate quella bevanda arlecchina (cocktail) estiva che vi da un po’ alla testa, non siete abituati a bere àlcole! (alcool). Dopo cena tutti alla sala da danzare (dancing). Speriamo che passino in radio qualche pezzo di quel trombettista famoso, come si chiama? Ah si, Luigi Braccioforte! (Louis Armstrong?).
Ma il viaggio nell'assurdo dell'accoppiata Mussolini-D'Annunzio prosegue con l'apache che diventa - chissà perchè - "teppista"; il bob "guidoslitta"; il bordeaux "color barolo"; la bouvette "mescita"; lo champagne "sciampagna"; la chiave inglese "chiavemorsa"; Churcill "ciorcil"; cognac "arzete" (???); cotillons "cotiglioni" (attenti a non mangiarvi una sillaba durante la battitura!); il dancing "sala da danze"; il dessert "fine di pasto"; il dribbling "scarto o scavalco"; il tessuto di Galles "tessuto principe"; la garçonnièr "giovanottiera"; Lous Armstrong "Luigi Braccioforte"; l'ouverture "overtura"; il parquet "tassellato"; il pied-à-terre "fuggicasa"; lo slalom "obbligata", lo smoking "giacchetta da sera"...
Questi ricordi certificano che ogni epoca storica ha i "cotiglioni" che si merita. E tuttavia, se la futura "Sovranità Linguistica" riuscirà a salvarci dall'englishish di alcuni nostri statisti, sarà la benvenuta.
Tafanus (In italiano: Tafano)
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