Di fronte all'ennesima campagna d'inverno di Bruno Vespa, che occupa praticamente TUTTE le trasmissioni TV col suo ultimo libretto in mano, che rimane esposto in stile "pack-shot" anche in momenti in cui nella trasmissione "ospitante" si parla magari di come si lievita il pane, avrei voluto creare un "abstract" delle comparsate 2022 in stile "vucumprà".
Ho dovuto ripiegare su un informatissimo post di Massimo Falcioni poichè oggi siamo solo all'8 di dicembre, e il mese delle strenne è ancora lungo. Il post del 2019 di Massimo Falcioni è certamente migliore di quello che avrei potuto scrivere io, perchè pubblicato su un blog specializzato in materia, e perchè ha visto la luce 17 dicembre, avendo quindi potuto censire otto giorni di vucumprà in più di quanto non avrei potuto fare io oggi.
Nonostante il fatto che anche il blog di Falcioni abbia potuto coprire solo in parte il "mese delle strenne natalizie", il bravissimo Massimo ha avuto la bravura (e lo stomaco) di censire ben 24 ospitate quando al giorno dell'Epifania mancavano anche 20 giorni. Non riesco ad immaginare quale possa essere stato il numero finale delle ospitate se l'articolo fosse stato scritto al termine del periodo canonico delle strenne...
Quello che segue è un abstract dal post di Massimo Falcioni.
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Tradizionale ‘occupazione’ televisiva per Bruno Vespa che, come ogni anno, tra novembre e dicembre promuove il suo libro in programmi di qualunque genere e rete. Ventiquattro ospitate in poco più di un mese, senza considerare gli appuntamenti di Porta a Porta
Nuovo anno, nuovo libro, solita maratona televisiva. Come da tradizione, tra la seconda metà di novembre e le prime due settimane di dicembre, Bruno Vespa diventa una presenza fissa nelle case degli italiani. In video ad ogni ora del giorno e della notte, il giornalista abruzzese salta da un programma all’altro, senza badare a orari, canali e tipologia delle trasmissioni che lo invitano.
L’obiettivo è sempre il solito: promuovere il suo libro. Quest’anno però alla semplice analisi dell’attualità politica si aggiunge il fattore storico. “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)” costringe infatti i talk che lo ospitano a mutare parzialmente la scaletta e a indirizzare la discussione su un tema che necessita di un contorno ad hoc.
Vespa è una macchina da guerra. Offre spunti, pone riflessioni, genera dibattito. Tuttavia, a volte è costretto ad azionare il pilota automatico con l’inevitabile percezione del déjà vu.
Il rischio è anche quello di sovrapporsi con se stesso, visto che Vespa – qualora qualcuno se lo fosse dimenticato – per tre volte alla settimana è padrone di casa nella seconda serata di Raiuno.
Il monitoraggio del giornalista parte il 12 novembre a Di Martedì, per proseguire il 14 a L’Aria che tira e il 16 a Io e te di notte.
Lunedì 18 trasferta a Mediaset negli studi di Quarta Repubblica, a cui si aggiunge l’apparizione a Fuori dal coro ventiquattr’ore dopo.
Doppia performance il 21 novembre: Agorà al mattino e Stasera Italia in prime time.
Il 23 novembre Vespa fa le ore piccole e spunta a Milleeunlibro di Gigi Marzullo, mentre il 25 interviene a Start su Sky Tg24 e a Povera Patria.
Il 26 sveglia presto e collegamento con Mattino 5, fino ad arrivare a sabato 30 con la doppia uscita a Buongiorno Benessere e Stasera Italia.
Ed ancora, il 5 dicembre si timbra il cartellino a Storie Italiane e Dritto e rovescio, domenica 8 a Non è l’Arena, il 9 a Sottovoce, il 10 a Cartabianca, l’11 a L’Aria che tira e a Vieni da me, il 13 a Pomeriggio 5, sabato 14 a Tv Talk e lunedì 16 dicembre a Linea Notte e S’è fatta notte.
Ventiquattro partecipazioni in trentacinque giorni. Una copertura capillare che non considera le quindici puntate di Porta a Porta andate in onda nel lasso di tempo osservato, né le interviste rilasciate nelle varie radio (che spesso godono di un canale dedicato sul digitale terrestre). Fuori dal conteggio pure la primissima trasferta di Vespa avvenuta il 6 novembre a Viva Raiplay (su Raiuno) e il servizio di Enrico Lucci realizzato per Quelli che il calcio del 24 novembre durante la presentazione romana del libro alla presenza di Matteo Salvini. Una volta tanto un’intrusione subìta.
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Una produzione letteraria ciclopica
Post Scriptum - I miei più vivi complimenti alla Clerici in qualità di regista della comparsata odierna. Non si distrae mani, e cura personalmente che il libro di Vesta sia sempre in PPP (primissimo piano). Quando la clerici deve sppstarsi da un settore all'altro della cucina-teatro, non dimentica mai di curare la nuova posizione del libretto: rigorosamente verticale, rigorosamente nel pezzetto di bancone dove inizierà la prossima scenetta cul in aria.
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