La figura di merda planetaria che sta facendo l'Italietta sta assumendo dimensioni e caratteristiche decisamente imbarazzanti, a partire dal titolo della c.d. "campagna" fortemente voluta dalla Santanchè (ma non si sarà mica fatta consigliare dal suo ex socio Briatore?. Passi per la pochezza qualitativa e comunicativa dello spot (MULTA), che si evidenzia da ogni foto, da ogni video, da ogni parola scritta... Ma possibile che dopo aver deliberato un investimento di ben 9 milioni di euro, non se ne trovino 100.000 per far fare una traduzione decente delle versioni del vergognoso spot a dei traduttori professionali? Esistono, sa, Santanchè??? E ci avrebbero evitato di coprirci di ridicolo, come direbbe la Meloni, nell'intero globo terracqueo!
Riprendiamo in calce alcuni passaggi del sapido articolo di Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano.
Tafanus
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“Open to meraviglia” continua a stupire. Le grottesche traduzioni delle città in tedesco: )da Prato che diventa Rasen a Camerino/Garderobe (di Selvaggia Lucarelli)
Alla fine “Open to meraviglia” era davvero il claim azzeccato per questa campagna di promozione turistica dell’Italia che, davvero, non smette mai di meravigliarci. Dopo la scoperta delle immagini girate in Slovenia, degli outfit della Venere influencer copiati da immagini di repertorio di varie piattaforme, di foto caricate in bassa risoluzione e di domini non acquistati, ora c’è un’altra novità esilarante che vi racconto. Il sito ufficiale della campagna www.italia.it è tradotto in varie lingue per i turisti da tutto il mondo. O meglio, quasi, perché per ragioni inspiegabili ci sono le traduzioni in inglese, spagnolo, tedesco ma non c’è il francese. Della serie: a Giorgia Meloni non è simpatico Macron, ma così è un po’ troppo. Comunque, il tema non è questo, bensì il fatto che il ministero abbia affidato la traduzione dei testi alla società Almawave con un contratto di tre anni. Almawave, nei comunicati, si descrive leader nell’intelligenza artificiale che dovrebbe fornire “un servizio di traduzione automatizzata di notizie e informazioni pubblicate sul portale del Ministero del Turismo con servizi professionali per garantirne la massima qualità”. (Sic!)
E allora vediamole queste traduzioni di qualità - A parte quel “Come to live italian” che fa drizzare i peli e altre perle, è la traduzione in tedesco che dà maggiori soddisfazioni. I nomi di alcuni paesi e città italiani infatti sono stati tradotti dall’intelligenza artificiale come fossero nomi comuni. Quindi abbiamo la pagina su Brindisi che diventa la pagina sulla città di “Toast” (che vuol dire brindisi in tedesco, ma il brindisi che si fa col vino), oppure Fermo, la città delle Marche, che diventa “Stillstand“, che significa “fermo” nel senso di “arresto” o fermata. Ma anche la città di Prato che diventa “Rasen”, che è appunto il prato verde, Cento che diventa “Hundert”, ovvero “centinaio”, la calabrese Scalea che è tradotta come “Treppe”, cioè “scala” e molto altro. Il premio alla traduzione più esilarante però va a alla cittadina marchigiana Camerino che nella traduzione tedesca diventa un meraviglioso “GARDEROBE”, cioè camerino/guardaroba. Che voglio dire, non incoraggia particolarmente il turismo nelle Marche, visto che l’idea di passare una settimana in un guardaroba non credo entusiasmi nessuno. Neppure i tedeschi che per carità, te li trovi ovunque nel mondo, ma non esageriamo.
Selvaggia Lucarelli
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...una risata li seppellirà...
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