Elementare, Watson! Se un governo di dilettanti allo sbaraglio affida la cura dell'immagine turistica del Paese Italia ad una signora che in vita sua è stata molto impegnata nella cura della SUA immagine, la catastrofe è dietro l'angolo.
Credo di parlare con cognizione di causa, avendo ricoperto per oltre 35 anni ruoli di crescente responsabilità in aziendine come Unilever, Heinz, London Press Exchange, Barilla, TBWA, e quindi da libero professionista sia come consulente di aziende industriali che come docente in corsi post-laurea.
Bene (anzi "Male", o "Malissimo"). In tanti anni di professione nel campo della comunicazione, MAI mi era capitato di imbattermi in una c....ta simile.
Iniziamo dal "brand": si poteva trovare un titolo più stupido di "Open to meraviglia"? Forse si, ma sarebbe stato necessario impegnarsi a fondo. Però niente è impossibile... Un celebre aforisma attribuito a J.F.Kennedy. così recitava:
Buon Dio, tu che hai posto un limite all'intelligenza umana, perchè non hai posto un limite anche alla sua stupidità?
La Destra Maestra di Italglese - Spero di non essere multato "fino a 100.000 euro" per aver usato il termine "brand". Chiedo perdono, ma sono stato indirizzato sulla brutta strada dalla Premieressa, fin dalla sua presentazione del nuovo governo e dei nuovi ministeri. Delle due l'una: o il governo multa se stesso per aver inserito addirittura l'italglese nel nome e sulla carta intestata di un ministero (quello del "Made in Italy", ricordate?), o saranno costretti a perdonarmi l'uso di brand, week-end, computer, tie.break, match-point, jazz, e quant'altro.
Ma come fa la capessa di questo governo, che vuole tornare per decreto legge al divieto dell'uso di termini stranieri, a definirsi come una underdog? Non andava bene "sfavorita", per una cultrice della purezza della lingua italiana? E come fa ad approvare una porcheria italglesista come "Open to Meraviglia" una persona che per prima commette in prima persona e poi consente questi reati di lesa italianità ????????
Ma veniamo al video incriminato: una cosa insensata (parere personale) e addirittura offensiva della cultura italiana. Guardiamolo insieme, e poi rottamiamolo:
Giudicate voi. Io non lo faccio, perchè non posso consentirmi una querela per insulti. Posso solo dire che per efficacia la Venere di Milo vestita da Barbie potrebbe convincermi to visit Italy, più o meno come l'uccellino di Del Piero potrebbe farmi scegliere un'acqua minerale. In una scala da 0 a 10, darei un -2.
Allora lascio il compito di insultare a Sgarbi (non è che lo ami molto, ma il suo mestiere di critico d'arte e di polemista lo sa fare).
Entra a gamba tesa Vittorio Sgarbi sulla scelta di usare la Venere di Botticelli come un’influencer per la promozione turistica dell’Italia voluta dalla ministra al Turismo Daniela Santanché. La campagna lanciata assieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello dello Sport Andrea Abodi, oltre che all’ad dell’Eni Ivana Jelinic, rilancia il sito italia.it e vede la Venere raffigurata come una ragazza in viaggio tra un assaggio di pizza in riva al lago e una visita al Colosseo in pantaloncini. Un look che al sottosegretario alla Cultura non è per niente piaciuto: «Nel momento in cui parliamo tre ministri presentano la Venere di Botticelli vestita da ciclista, con la scritta Open to meraviglia: un paradosso. Ma la pubblicità all’Italia la fanno le opere d’arte, senza bisogno di travestirle». In effetti la Venere di Sandro Botticelli originale non indossa praticamente nulla. E così Sgarbi avrebbe voluto vederla: «Giacché la Venere è nuda sarebbe stato meglio vederla così, senza bisogno di travestirla in quel modo: è una roba da Ferragni». A Sgarbi piace poco anche lo slogan scelto per la campagna: «Anche così funziona lo stesso, lo ha deciso un grafico e io non voglio contraddire troppo i miei colleghi. Ma sul piano della lingua, la contraddizione è invece loro: Open to meraviglia? Che roba è? Che lingua è?».
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Finiscono qui i meriti di questa campagna? - Neanche per sogno! Si da il caso che la piccola ammucchiata post-fascista ("post" ma non troppo), chiamata al compito non facilissimo di amministrare un budget (MULTA!) da 9 milioni di euro, non si ricorda (o non sa) che per una cosuccia da 18 miliardi di lire, come la campagnuccia sottostante allo slogan (MULTA!) "Open to Meraviglia", la prima cosa da fare è registrare il "dominio".
Cos'è e a cosa serve? Mi spiego con un caso che vi è familiare, visto che mi state leggendo. State leggendo il blog "Tafanus". Se digitate su google "il mio dominio (e cioè tafanus.it) sarete indirizzati al mio blog. Ma io potrei decidere anche, comunicandolo alla mia società "registrant" - che nel mio caso è Aruba - che quando qualcuno digita "tafanus.it" dev'essere reindirizzato al sito - se esiste - "www.pornomeraviglie.it"
La registrazione costa quattro soldi, e si sbriga in 5 minuti. Se qualcuno di dimentica di farla, la fa qualcun altro (più svelto di cervello e di mano), col risultato che chi dovesse cercare una cosa famosa (come ad esempio l'attuale scempiaggine di campagna "OpenToMeraviglia.it", non troverebbe il fantastico spot (MULTA!) della Santanché, ma sarebbe indirizzato qui:
Avete capito bene. Chi oggi cercasse un sito sottostante alla head-line (MULTA!) della campagna, verrebbe reindirizzato al sito del Sig. Filippo Giustini, che non promuove l'Italia in stile Ferragni, ma dirotta l'ignaro navigatore sul sito dell'azienda "Marketing Toys" di questo signore, che ha tutta la mia ammirazione e riconoscenza.
Filippo Giustini ha registrato il dominio il 21 Aprile 2023 alle ore 20:43, e la registrazione scadrà fra anno, salvo prolungamenti richiesti dal Giustini anche un minuto prima della scadenza. Come se ne esce? Semplice: tirando fuori dei soldi per comprare il dominio. Quanti? Quelli che chiederà il Giustini. Prendere o lasciare.
Queste le dichiarazioni del Giustini, che - devo ammetterlo - a me sta molto simpatico!
Open to Meraviglia, la campagna sulla Venere-influencer, dimentica di registrare il dominio: «L’ho acquistato io per un centesimo» -
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Dato che il Tafanus è notoriamente e dichiaratamente fazioso, vi inviterei a leggere questo articolo di Wired che è notoriamente uno dei siti free (MULTA!) più informati.
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