Siamo sicuri che questa maggioranza di destra post-sfascista sia una fortezza inespugnabile? Può darsi, vista l'incapacità dei partiti d'opposizione di adottare una strategia comune che condivida il primo e più urgente dei problemi:
CACCIARE QUESTA DESTRA DI INCOMPETENTI
Buoni a nulla, ma capaci di tutto
Eppure una strategia ci sarebbe: dura da accettare, ma priva di alternative: quella di mettere insieme un patto di coalizione fra i tre gruppi che - unici - potrebbero/dovrebbero farlo:
Destra versus PD + M5S + Verdi/Sinistra
Operazione difficile, ma non impossibile. Imparare dalla destra: mettere insieme tre partiti che non hanno nessuna storia o ideologia in comune (se non quella di essere servilmente amici dei ceti forti e nemici giurati dei ceti deboli); incassare poteri e poltrone, fino all'ultimo strapuntino; premiare l'elettorato di riferimento con 14 (QUATTORDICI) condoni in un anno: uno ogni tre settimane.
Ecco, una coalizione fra PD, M5S, Sinistra/Verdi. non sarebbe compatta come una roccia e non potrebbe avere lo stesso pensiero e le stesse priorità, ma sarebbe certamente meno disomogeneo della "Banda dei Qualunquemente" che ci governa. Sappiamo benissimo quali siano i probabili "distinguo" fra un commensale e l'altro, ma sappiamo anche che sarebbe indispensabile mettere insieme gli ideali comuni (esistono) e mettere in frigo quelli divisivi. Può funzionare? Sarà dura, ma l'alternativa sarebbe quella di tenerci per altri 9 anni le Sorelle Meloni, i Lollobrigida, i cognati, i concubini, la seconda carica dello stato e il busto di Mussolini ospitato in casa sua...
Una politica miope, non si capisce se più disumana o scriteriata, a rimorchio della quale ormai il costo nel nostro enorme debito pubblico richiede - per essere coperto finanziariamente, una emissione continua di titoli di stato, il cui rendimento ha finalmente superato persino quello che deve offrire la Grecia! Lasciamoli nella stanza dei bottoni fino al 2027, e questo disgraziato paese è destinato a precipitare in un figurativo pozzo di Vermicino.
Perchè lascio fuori i Calenda e i Renzi? Perchè sono di destra. Perchè Renzi è diventato, coi milioni accettati dai mandanti della macellazione di Khashoggi, una figura eticamente e politicamente insopportabile; perchè Calenda è uno con lo sterzo che da sempre tira a destra, e perchè è stato capace di fare e disfare una alleanza pre-elettorale col PD in 48 ore. Perchè? Perchè pretendeva, col suo zero virgola, di dettare editti e porre veti a tutta la ipotetica coalizione. Quando i barbari si accingono a consolidare il loro potere e le loro poltrone, non ci sono differenze di obiettivi che tengano:
PRIMUM VIVERE, DEINDE PHILOSOPHARI
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Una lucina in fondo al tunnel? - Facciamo riferimento al grafico all'inizio del post. I dati sui quali è costruito il grafico sono quelli presi da youtrend.it, il sito diretto dal Dott. Pregliasco, che da anni svolge un meritorio lavoro: quello di pubblicare ogni settimana la "Supermedia". L'idea di base è stata quella di non diventare il 50° istituto di sondaggi, ma di prendere ogni settimana i valori medi indicati nei 5 principali sondaggi della settimana, e di pubblicare la "Supermedia".
Se devo affibbiare qualche difetto alla Supermedia", ne cito uno, perdonabilissimo: nei sondaggi settimanali, nel titolo spesso Supermedia evidenzia salite o discese di pochi decimali di punti di questo o quell'altro partito. Operazione non condivisibile, dal momento che TUTTI i sondaggisti ormai lavorano su campioni abbastanza ridotti, per cui evidenziare variazioni spesso inferiori al margine d'errore può risultare poco utile. Inoltre, noi siamo per l'esame delle "tendenze" di medio periodo, piuttosto che per 'analisi delle variazioni avvenute in una settimana.
Abbiamo quindi deciso di completare noi l'opera, creando una sintesi della tendenza delle due possibili coalizioni contrapposte, e - elemento fondamentale - di monitorare l'andamento del vantaggio fra le due coalizioni possibili, e la TENDENZA di questo vantaggio. E' esattamente qui che si accende la famosa lucina in fondo al tunnel... Mentre quasi tutti (inclusi quelli di "youtrend") parlano di situazione pietrificata, io vedo invece una tendenza - non velocissima ma certa - alla riduzione del vantaggio della destra.
Come si legge quel grafico? - I puntini rossi rappresentano il valore del gap "puntuale". settimana dopo settimana, fra la Destra (FdI, Lega, FI), e la ipotetica coalizione di opposizione (PD, M5S, Verdi/Sinistra). La linea blu rappresenta la tendenza che può ricavarsi creando una linea di tendenza. Per gli amanti dei dettagli, pubblichiamo in calce alcune note metodologiche. Per gli altri, sottolineiamo che i punti di gap massimo sono in continua decrescita (11,0 a settembre 2022; 9,2 a Natale; 8,8 punti a inizio marzo; 7,1 il 24 giugno; 5,9 il 17 settembre).
Notizie che aprono ad una piccola speranza. Il punto nero? un punto di resistenza verso il basso che da marzo ad oggi non è mai sceso sotto i 5,2 punti, ma sono fiducioso che con una cazzata al giorno, questo punto di resistenza possa cadere. Aggiornerò periodicamente questo grafico.
Tafanus
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Nota metodologica per i pignoli - Le linee di tendenza più frequentemente usate sono delle linee rette che lasciano (mi scuso per il linguaggio semplficato) al di sopra e al di sotto di esse dei valori puntuali, e la retta è tale da "minimizzare" la somma delle differenze fra punti e linea di tendenza. UIn metodo che disapprovo totalmente, perchè affida a punti lontani e vicini nel tempo lo stesso "peso", mentre nella realtà i valori ricavati - è solo un esempio) dall'analisi degli ultimi sei mesi, ha un valore predittivo estremamente più pesante che non i dati di due anni fa.
Noi abbiamo adottato la curva di tendenza polinomiale, che "pesa" anche il tempo delle rilevazioni, assegnando pesi decrescenti ai valori più datati. La differenza? Pensate ad una curva a forma di parabola assolutamente simmetrica. La tecnica dello scarto quadratico medio produrrebbe una linea di tendenza rappresentata da una linea retta orizzontale, che indurrebbe a pensare ad un fenomeno dall'andamento piatto e costante, mentre invece dovrebbe illustrare un fenomeno prima in forte crescita, poi in altrettanto forte caduta.
La tecnica da noi scelta (linee di tendenza polinomiali) "pesano il valore del tempo, e sono molto più aderenti alla realtà, e capaci di segnalare e quantificare i cambiamenti.
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