Acca Laurentia: per il Pg il saluto fascista è reato quando c'è pericolo concreto per l'ordine pubblico
La Corte suprema chiamata a confermare o respingere una sentenza di condanna di alcuni militanti di estrema destra che usarono il gesto durante una commemorazione. Il magistrato avvisa: "Non possiamo avere sentenze a machcia di leopardo"
"Il saluto fascista rientra nel perimetro punitivo della 'legge Mancino" quando realizza un pericolo concreto per l'ordine pubblico". Lo ha detto l'avvocato generale e Pg della Cassazione, Pietro Gaeta, nel corso del suo intervento davanti alle sezioni riunite della Cassazione, chiamate a sciogliere il nodo interpretativo della legislazione italiana in relazione al saluto fascista. Tema quanto mai attuale, visti i fatti di Acca Laurentia, peraltro citati dal Pg nella sua requisitoria. La Suprema Corte è chiamata ad esprimersi sulla questione dopo che la prima sezione penale aveva trasmesso nel settembre scorso gli atti relativi a una sentenza della Corte d'Appello di Milano che aveva condannato alcuni esponenti di un movimento di estrema destra che aveva fatto il saluto fascista durante una commemorazione. Per quelle condanne il Pg e avvocato di Stato chiede la conferma.
L'avvocato di Stato, chiedendo che la sentenza venga confermata, ha spiegato che "Acca Larentia con 5 mila persone è una cosa diversa di quattro nostalgici che si vedono davanti ad una lapide di un cimitero di provincia ed uno di loro alza il braccio - ha affermato Gaeta - Bisogna distinguere la finalità commemorativa con il potenziale pericolo per l'ordine pubblico".
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