«L’Autonomia potrà essere un volano anche per il Mezzogiorno» - Affermazione che non ha riscontro. Al contrario diminuirebbero le risorse per lo Stato. Secondo Svimez alle Regioni coinvolte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, andrebbero 5,7 miliardi in più di gettito Irpef.
«Quando Conte è stato indagato non ho chiesto le sue dimissioni. A sinistra si è garantisti con i propri e giustizialisti con gli altri» - Meloni chiese le dimissioni dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo la notizia dell’indagine a carico della ministra Federica Guidi poi archiviata.
«Rai? Durante il governo Draghi FdI non aveva rappresentante in cda. Sugli ascolti, il palinsesto estivo non l’ha fatto questa governance» - Il flop degli ascolti è certificato dalle rilevazioni giornaliere anche dopo l’estate. Durante il governo Draghi sono stati i suoi alleati, Lega e Forza Italia, a fare un accordo per sostenere un nome non di riferimento di FdI in cda.
«Amato si pone il problema perché una maggioranza di centrodestra deve nominare 4 giudici della Consulta» - Amato nell’intervista a Repubblica ha parlato di attacco alla Consulta riferendosi alle critiche del centrodestra sulle sentenze, non ha mai citato la nomina dei giudici.
«Il tema della mancata ratifica del Mes non va letto in relazione al Patto di stabilità» - Il governo Meloni ha sempre parlato di “logica di pacchetto” in Ue mettendo insieme Patto di stabilità e modifiche al Mes. Alla fine il governo ha detto sì al Patto e no al Mes.
«Io non sono per aumentare le tasse, preferisco tagliare la spesa» - Non sembra, visto che in ottobre ha fatto un deficit di 23,5 miliardi in tre anni per portare a casa la manovra. La stessa legge di Bilancio è piena di rincari. Iva su pannolini, assorbenti, prodotti per l’infanzia, seggiolini per auto. Accise su benzina e tabacchi. Iva sul gas e oneri di sistema in bolletta. Cedolare sugli affitti brevi. Tassa sulla plusvalenza dalla vendita di case ristrutturate col Superbonus. Ritenuta d’acconto sui bonifici parlanti legati ai bonus edilizi. Tassa di soggiorno.
«Fiera del lavoro nella manovra di bilancio su pensioni e giovani» - Fiera di mandare i Millennials in pensione a 71 anni o più. A meno che siano “ricchi”, abbiano lavorato senza buchi e con stipendi da 50-60 mila euro all’anno per 25 anni tali da poter uscire a 64 anni con 1.600 euro di pensione. Quanti giovani così conosce la premier?
«Le donne sono ancora troppo discriminate. Non accetterò mai che la maternità sia nemica di altre possibilità. Non è un caso che ci siamo occupati prevalentemente di madri lavoratrici» - Non di tutte. Solo le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con due o più figli per tre anni. A quelle con un figlio: solo un solo anno. Escluse autonome, precarie, lavoratrici domestiche, single.
«Presto per parlare di manovra correttiva. L’Italia per la prima volta ha una crescita superiore a quella degli altri Paesi» - Meloni schiva il tema. Ma il suo governo prevede una crescita dell’1,2% quest’anno. Il doppio di Bankitalia e degli altri previsori internazionali. Prima o poi una correzione ci sarà.
«Per noi privatizzare non è fare regali a pochi. Abbiamo dato un segnale con Mps: parte delle risorse sono rientrate» - C’è poco da festeggiare. Se si fanno i conti di tutti i soldi pubblici immessi nella banca senese, il saldo è in rosso profondo: 1,8 miliardi di perdite.
«Per lo Stato la tassa sugli extraprofitti delle banche è un’operazione ‘win win’, la rivendico. Aumentando le riserve aumenterà anche il credito erogato ai cittadini e le tasse per lo Stato» - La premier cerca di nascondere la retromarcia totale sulla tassa più controversa del suo governo: prima annunciata, poi di fatto tolta e declassata a rafforzamento patrimoniale. Gettito dalla tassa: zero. Tutto da vedere l’impatto su famiglie, imprese ed erario.
«Il governo ha iniziato un lavoro mai fatto prima con la mappatura delle coste richiesto per applicare la Bolkenstein» - La mappatura esiste dal 1993. E si chiama Sistema Informativo Demanio. Basta chiedere al vicepremier Salvini. Curioso poi che nella mappatura meloniana le coste siano lievitate da 7.800 a 11 mila chilometri, grazie a scogli, porti e tratti inaccessibili. Bocciata: dall’Ue.
«Il Piano Mattei è più avanti di quello che sembra» - Il Piano a oggi è sconosciuto. Quanto ai ritardi nelle procedure della sanatoria 2020 e del decreto flussi, la premier annuncia il «rafforzamento delle strutture». Il rafforzamento non va però al di là della proroga al 2024 dei contratti di 1.120 lavoratori interinali già presenti nel 2023.
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Conclusioni? Non esistono conclusioni, ma solo l'offerta di due alternative: o questo sgoverno è composto da ignoranti cronici, o da mentitori seriali. Tertium non datur. Vorrebbe la Meloni, o qualche suo tirapiedi, rispondere a queste puntuali contestazioni con repliche altrettanto puntuali? Grazie.
Tafanus
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