Domani in Abruzzo si vota, e gli abruzzesi potrebbero far "svoltare" l'Italia melonara. Ci sono almeno tre indizi che fanno aprire cuore e cervello alla speranza:
-1) Il voto della Sardegna, che ha rispedito a casa il candidato fortemente voluto dalla premieressa, nonostante le vocine, le battutine, i vestitini.
-2) Il "Disastro Sanità" in Abruzzo, tutto imputabile a Marsilio e alla sua balia asciutta.
-3) La grande performance squadrista di Pisa, col pestaggio feroce a una pericolosa banda di ragazzini.
Il tutto si è innescato su una tendenza che solo la Tele-Meloni non vedeva, e continuava a spiegare che nonostante gli ingiusti attacchi dei comunisti, la luna di miele continuava senza problemi, e che tutto va ben, madama la marchesa...
Si da il caso che PRIMA della Sardegna, e PRIMA di Pisa, in data 16 febbraio io avessi pubblicato il grafico di tendenza del gap fra destra-centro e centro-sinistra. Lo ripubblico in calce, ma al disotto pubblico il grafico - sempre fondati sulla "Supermedia" di YouTrend del dott. Pregliasco, per rendere evidente cosa sia cambiato in tre settimane:
I NUMERI NON RACCONTAVANO UNA STORIA DI INVULNERABILITA'
NOTA BENE: I dati fotografano in maniera più intellegibile il lavoro della "Supermedia", che abbiamo integrato alla curva di tendenza polinomiale. la "curva" era una linea retta, che mostrava persino agli Italo Bocchino che il vantaggio del destra-centro sul centro-sinistra è in chiara e continua diminuzione da un anno e mezzo. Una tendenza lineare alla discesa, senza soste, ma anche senza accelerazioni.
E ora diamo uno sguardo al grafico di tendenza aggiornato al 7 febbraio:
LA "LUNA DI MIELE" peggiora in maniera esponenziale, non più lineare
La linea di tendenza mostra un fatto che lascia ben sperare: da linea retta si è trasformata in una curva concava, che denuncia un processo in accelerazione. Il gap fra destra e centro sinistra è passato in un anno da circa 9 punti a 2,7 punti. Non solo. Dalle elezioni politiche in poi, abbiamo confrontato i numeri della destra coi numeri di una coalizione "stretta" del centro-sinistra, limitata ai solo tre partiti che ragionevolmente avrebbero potutu (e dovuto) trovare un modus vivendi, per non crepare: PD, M5S e Verdi/Sinistra. Anche i dati sono costruiti cogli stessi protagonisti, ma nel frattempo fino a diventare un "campo largo". Se oggi dovessimo fare l'esercizio di ragionare aggiungendo i numeri del "campo largo" vedremmo un netto "sorpasso in curva" della alleanza abruzzese sulla triade post-sfascista. Ma va bene così. Per scaramanzia, lascio fuori dai miei numeri sia Calenda (inaffidabile al 100%, come hanno dimostrato i fatti pre-elezioni politiche del '22), sia - e principalmente - Renzi, uomo di destra a tutto tondo, e mcon un concetto dell'etica politica tutto suo.
Coraggio, dunque, amici abruzzesi. Leggete il confronto che questo blog ha pubblicato pochi giorni fa fra Marsilio e D'Amico, e fate le vostre scelte valutando l'abisso culturale ed etico che separa i due contendenti. Spero che il "campo largo" vi aiuti, perchè una vostra vittoria gioverebbe a tutta Italia.
Tafanus
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