Ho scoperto solo oggi (e per puro caso) lo script dell'incontro in "TV-Spazzatura" fra il primo dei tennisti (Jannik Sinner) e l'ultimo dei conduttori TV (parere personale): tale Stefano Di Martino. Un incontro dal quale Di Martino era convinto di ricavare gloria imperitura, trasformato da "Ghiacciolo Sinner" nel Massacro dello Sfidante.
Confrontando lo stile dei due, la mia mente è andata in automatico alla famosa classificazione degli esseri umani di Leonardo Sciascia nel famosissimo "Il giorno della civetta", che riporto in calce:
"...Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…"
Tale Di Martino cerca la gloria iniziando da non celeberrimo ballerino. Gli toccherà invece di diventare conduttore della "TV Spazzatura", iniziando dal peggio: "L'Isola dei Famosi", e gli insopportabili "Amici" della De Filippi. Trova quella che doveva essere la "compagna della sua vita": tale Belen, ex membro delle memorabili serate del berlusconiano "Bunga Bunga", ma la cosa non dura. Sembrerebbe - secondo i peggiori giornaletti di gossip, che i due scoprissero di essere stati entrambi cornificati l'uno dall'altra e viceversa.
Mediaset gli affida la conduzione di una sua trasmissione, che negli ultimi 12 mesi riesce a perdere il 22% di ascolti. Costui pensa bene di fare uno scoop: invitare in TV quello che era l'uomo più amato dagli italiani, e attaccarlo pesantemente. Pensa che sia il "Giorno della Rinascita" per la sua trasmissione che precipita, e invece sarà la sua Caporetto.
Considerazioni finali - Credo che la RAI (ma anche Mediaset) dovrebbero evitare di affidare al primo passante il ruolo di conduttori di trasmissioni sul tennis o su qualsiasi argomento di cui non capiscono una mazza. Questo ex ballerino mai decollato come tale pensava di fare il pieno di audience attaccando quello che al momento è forse "il più amato dagli italiani"? In tal caso, avrebbe ottenuto esattamente l'effetto contrario, guadagnando il disprezzo degli "applauditori seriali" presenti in sala, e di quelli che hanno visto questa robaccia on line.
Ma Mediaset è recidiva. Non un secolo prima, aveva offerto - per la conduzione della Compagna del "sciur parun" PierPiero Berlusconi, una tribuna alla latitante Camila Giorgi. La conduttrice (di cui non ricordo neanche il nome) si è esibita nella produzione di una serie importante di omissioni di domande scomode, e di "perle d'ignoranza" sul tennis, che sembrava dovessero restare per sempre patrimonio dei c.d. "siti specializzati"...
Presentando la Giorgi, prima ha sfoderato la perla della Giorgi che aveva vinto un "Master Mille". Non era una novità. Probabilmente la conduttrice si era fatta una cultura sul sito Livetennis, che per anni ha ripetuto la fola della Giorgi "vincitrice di un Master 1000". Tre errori capitali in una sola frase.
-A) Prima di tutto non era un "Master" (categoria che il tennis da decenni riserva solo ai tornei maschili).
-B) In secondo luogo non era un "1000", ma un 900 "non mandatory"; a differenza di quei tornei che meritavano, all'epoca, l'etichetta di WTA 1000 mandatory. La differenza non era solo nei 100 punti che corrono fra un 900 e un 1000. Era anche nel tabellone (128 posti in tabellone, di cui 32 byes) anzichè 64; nella obbligatorietà dei WTA 1000 Mandatory"; infine, nel monte premi. Una distanza abissale. Il "prize-money" del "Master 1000" della Giorgi (Montreal) pagava alla vincitrice un prize-monei di 225.000 dollari; il WTA 1000 di Indian Wells (vinto dalla Pennetta) pagava 1.250.000 dollari.
-C) La terza "caduta" la conduttrice l'ha commessa accettando la bufala fornita da Giorgi, già latitante, che assicurava di non essere fuggitiva anche dagli USA (paese nel quale era inseguita da un folto numero di creditori non pagati).
D: Dove vive adesso?
R: Vivo dove sono quasi sempre stata per più tempo nella mia vita
D: A Miami?
R: No, in un altro posto
In un altro posto, ma non dice quale. La Giorgi aveva documentato con un post la sua tranquilla residenza negli USA, a Miami, postando una delle migliaia di foto con le quali appestava Instagram, ripresa in un riconoscibilissimo locale storico di Miami. Forse sarebbe stata una prova se avesse fatto questa foto con in mano la visibile prima pagina con data di un quotidiano. Quella squadernata, poteva essere anche di anni e anni prima. Ma alla prode conduttrice non passa neanche per l'anticamera del cervello di chiedere quale sia l'altro posto degli USA.
A questa terrificante pagliacciata, noi abbiamo risposto con una ipotesi - che era molto ragionevole - scrivendo senza il minimo dubbio che la Giorgi fosse nell'unico "porto sicuro" che aveva a disposizione. L'Argentina. Non avevamo prove, ma solo "ragionevoli deduzioni". Poco dopo, abbiamo avuto la conferma da parte della stessa Giorgi, che per la prima volta in vita sua provava a raccontare che l'Argentina era sempre stato il posto in cui aveva sognato di vivere. Un innamoramento "a babbo morto" mai dimostrato nei decenni di vita precedenti.
Adesso l'aspirante indossatrice - fotomodella - scrittrice di libri - imprenditrice - ce la ritroviamo in un nuovo ruolo, molto più credibile: quello di "Partecipante al "Grande Fratello".
Povera ex-ragazza...
Tafanus
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