[...] In che direzione va il tennis in TV? Cosa ci aspetta per il 2012 e negli anni a venire? Per capirlo, abbiamo ascoltato le testimonianze degli attori più importanti nell’ambito delle TV tennistiche italiane, oltre alla società MP & Silva, media agency il cui business principale è l’acquisizione e la gestione dei diritti televisivi delle più svariate manifestazioni sportive. Cresciuta di anno in anno, possiede numerosi diritti di calcio, basket, motori e sport da combattimento.
Da qualche mese, la sua presenza nel tennis è diventata fortissima con l’acquisizione di Roland Garros, per vicinanza geografica e culturale “lo Slam più amato dagli italiani”. Se il panorama televisivo del 2012 è quasi interamente delineato, il più grande punto interrogativo riguarda proprio lo Slam parigino. Sono ormai 7 anni che in Italia viene trasmesso solo da Eurosport. Ora, i diritti appartengono alla MP & Silva, il cui obiettivo è rivenderli paese per paese, con lo scopo di garantire maggior visibilità e penetrazione al prodotto. L’origine dell’interesse per Roland Garros, ce lo ha spiegato Andrea Radrizzani, CEO del gruppo. “Secondo noi il tennis è uno dei pochi sport ad avere un fascino veramente globale – spiega Radrizzani, che attualmente vive tra Londra e Singapore – e crediamo che i diritti dei tornei di tennis abbiano un buon potenziale in termini di crescita. Con la sua tradizione, Roland Garros ha rappresentato per noi una splendida opportunità. Il mondo dei media digitali sta cambiando rapidamente e la Federazione Francese crede che si possano migliorare l’esposizione mediatica e il reddito generato dai media partners. Noi contribuiremo a raggiungere questo obiettivo”.
La prima mossa è già arrivata: in Gran Bretagna, dopo anni di trasmissione sulla BBC, il torneo sarà trasmesso dall’emittente privata I T V. E in Italia? Gli appassionati fremono, basta leggere qua e là su Internet. Radrizzani è un po’ evasivo: “Gli ultimi risultati del tennis italiano, soprattutto grazie a Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, e la qualità di Roland Garros, potrebbero attirare un grande pubblico in Italia. Alcuni canali del digitale terrestre hanno già manifestato il loro interesse a trasmettere l’evento”.
Affermazione prudente, che lascia aperto qualsiasi scenario. In verità, quando MP & Silva ha acquistato i diritti, si sono subito diffuse le voci di un interessamento di Sky Sport, la nostra principale pay-tv che già trasmette (e continuerà a farlo) Wimbledon e il circuito Masters 1000. Abbiamo chiesto un parere a Marco Pistoni, 42 anni, attuale direttore dei canali di Sky Sport [...]:
“L'offerta Sky sarà analoga al 2011. Trasmetteremo Wimbledon e i Masters 1000 per un totale di 1.200 ore di tennis, tutte in diretta e in alta definizione. 400 di queste saranno dedicate a Wimbledon, per cui lo sforzo sarà totalizzante. Io mi occupo dei canali di Sky, ma il nostro monte ore stagionale aumenterà grazie a Eurosport, canale che a tutti gli effetti fa parte del nostro pacchetto. Eurosport garantirà il meglio del circuito WTA, oltre all’Australian Open e allo US Open. Quanto a Roland Garros, la situazione è ancora aperta. I diritti sono stati acquistati da MP & Silva e non so a che punto siano le trattative. Un interessamento di Sky? Non so, non si tratta di non voler rispondere ma attualmente non ho informazioni particolari. Però una cosa la posso dire: in un modo o nell’altro, i nostri abbonati al pacchetto sport vedranno il torneo”. L’ultima affermazione è comunque importante: d’acchito verrebbe da pensare un’acquisizione di Sky (l’unica, va detto, ad avere la possibilità di una trasmissione integrale con la copertura di più campi) o a un mantenimento dei diritti da parte di Eurosport. In realtà, nel pacchetto sportivo di Sky fanno parte anche Sportitalia e SuperTennis. Ma se un’eventuale acquisizione di Sportitalia non sembrerebbe strategica (il canale pare intenzionato a ridurre i suoi palinsesti tennistici), SuperTennis si sta mostrando un attore sempre più importante nel panorama delle acquisizioni.
Beatrice Manzari, coordinatrice di redazione, ci spiega la situazione: “L’interesse di SuperTennis c’è, ma ovviamente si tratta di una questione di costi. Allo stato attuale, noi saremmo pronti ad acquistare tutto quello che il nostro budget ci permetterà, nel caso fosse disponibile sul mercato. Molto verosimilmente, con le nostre disponibilità, ci potremmo forse permettere degli highlights o poco di più. In fondo, il nostro canale costa allo stesso modo (o pochissimo di più) di quanto costa a Sky una partita della Juventus. . .”.
DOPO IL CALCIO... SOLO TENNIS - Tanti si domandano quali siano i costi dei diritti di una prova del Grand Slam. Difficile avere una risposta dai diretti interessati, anche perché “nei contratti c’è una clausola che impone la riservatezza, quindi non possiamo dire quanto costano” dice Pistoni. Non arrivano risposte precise nemmeno da Radrizzani, che però accetta di fare un paragone con i costi degli altri sport, soprattutto in merito al calcio (sport in cui vanta una lunga esperienza proprio nella distribuzione dei diritti): “Rispetto al calcio, i cui costi sono aumentati in modo spaventoso negli ultimi 10 anni, i costi del tennis sono relativamente modesti e hanno un buon rapporto qualità-prezzo per le emittenti. In molti paesi, le cifre sborsate per trasmettere un solo top match di calcio possono costare più di un intero torneo del Grand Slam. In passato, almeno in parte, i valori del tennis dipendevano dalla presenza di star nazionali. Ultimamente, tuttavia, ci sono dei campioni il cui appeal è globale. Penso soprattutto a Federer, Nadal e Djokovic, ma anche a Wozniacki e Sharapova”. Alcune fonti sostenevano che il costo di un torneo del Grand Slam si attestasse sul milione, milione e mezzo di euro. Cifra a cui andrebbero aggiunti i costi di produzione, giornalistici e di affitto del segnale. Numeri importanti, che forse solo Sky ed Eurosport potrebbero permettersi di sborsare senza grossi problemi.
A proposito di questo, gli appassionati faticano a digerire l’enorme disparità di investimenti tra il calcio e gli altri sport. Per assicurarsi i diritti del campionato di Serie A fino al 2015, Sky verserà nelle casse della Lega Calcio la cifra record di un miliardo e 683 milioni di euro (558 milioni il primo anno, 561 il secondo e 564 il terzo). Una spesa enorme, che forse può spiegare la tendenza al risparmio sulle altre discipline. Quando chiediamo a Pistoni in che posizione metterebbe il tennis in un’ipotetica classifica degli sport trasmessi da Sky, la sua risposta è rassicurante. “Come monte ore, il tennis è di gran lunga al secondo posto dopo il calcio. Con le sue 1.200 ore doppia il golf, che si trova in terza posizione con 660. Poi vengono i motori.
L’attenzione per il tennis è molto importante, perché si tratta di uno sport le cui produzioni sono tutte di qualità. Salvo qualche problema in occasione dei tornei all’aperto, soprattutto quando la pioggia fa slittare il programma, il tennis offre sempre la garanzia di un ottimo prodotto. Ci puntiamo molto anche perché è uno sport adatto a una TV a pagamento. Ha una stagione molto lunga e il singolo torneo ha una durata di più giorni. È l’ideale per arricchire i palinsesti ed è molto forte nel periodo estivo, quando non c’è il calcio”.
Numeri importanti, confermati anche dall'altra emittente premium per il tennis, Eurosport, che continuerà a trasmettere Australian Open (per oltre 300 ore), US Open, l'intero circuito WTA e i tornei ATP di Doha, Queen's e Eastbourne. L'anno scorso si sono registrati numeri record di audience: per avere un riferimento, il primo Slam stagionale ha fatto registrare 1.289.000 spettatori sui vari canali di Eurosport, con un ascolto medio di 10.700 spettatori sulla rete principale. Tutto ciò, nonostante il torneo si svolga prevalentemente nelle ore notturne. Risultati che hanno spinto Eurosport a investire sempre più per offrire un servizio adeguato e all'avanguardia, come dimostrano il servizio di web-tv (Eurosport Player) e le varie applicazioni mobile (senza contare l'ottima qualità delle immagini HD).
E anche per Sky Sport l'impegno verso il mondo del tennis è destinato a rimanere analogo anche negli anni a venire. “Quello che ho detto per il 2012 vale anche per il 2013, anno in cui scadono gli attuali accordi - continua il direttore Pistoni -. Ma abbiamo tutta l’intenzione di rinnovarli. Noi ragioniamo a lungo termine: abbiamo la Serie A e la Champions League fino al 2015, i Giochi di Londra 2012 (in cui il torneo olimpico di tennis godrà di 80 ore di diretta, n. d. r. ), Sochi 2014 e Rio 2016. Anche nel tennis faremo così: attualmente i diritti scadono nel 2013 ma solo perché chi li possiede non li ha ancora messi in vendita per gli anni successivi. Tutto quello che si poteva insomma, lo abbiamo preso. E continueremo a farlo. Ripeto: il tennis è uno sport molto importante per il palinsesto di una TV sportiva”. Parole inattaccabili, anche se tra gli appassionati serpeggia un certo malcontento.
La sensazione diffusa, in effetti, è quella di un disimpegno verso il nostro sport (in verità la sensazione è la stessa anche per tutte le altre discipline diverse dal calcio). Il 2011 è stato l’anno in cui Sky ha trasmesso meno tennis. Persi i tornei 500 a favore di SuperTennis, gli unici tornei trasmessi on-site sono stati Monte Carlo e Roma. Persino Wimbledon è stato commentato dagli studi di Milano, prima volta dopo oltre 20 anni (eccezion fatta per la presenza di due inviati sul posto, che però raccoglievano principalmente interviste e curiosità). “Ma il nostro sforzo è importante - dice Pistoni - anche perché ricevere il segnale in HD è ben più oneroso che in SD. L’impegno continuerà a esserci anche con gli studi di approfondimento e le telecronache del nostro team di commentatori, della cui qualità andiamo fieri”. La dura realtà, per chi ama il tennis, è che attualmente solo il calcio è in grado di attirare i grandi numeri. E Sky, in quanto azienda, ragiona in questo senso anche in termini di investimenti. Come darle torto? E quanto alla perdita dei tornei 500 per mano di SuperTennis, il ragionamento è chiaro: “L’arrivo di SuperTennis non ha condizionato il nostro approccio perché abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sui tornei più importanti. Per tenere alta la qualità dobbiamo investire di più. L’alta definizione e la bontà del servizio giornalistico sono un investimento importante. Basti pensare a Wimbledon, quando disponiamo di cinque segnali e dobbiamo farli commentare tutti. Insomma, il nostro atteggiamento sarebbe stato lo stesso anche se non fosse intervenuto un nuovo attore”.
IL FATTORE SUPERTENNIS - La novità più importante degli ultimi anni arriva proprio da SuperTennis, il canale della Federazione Italiana Tennis. Nato il 10 novembre 2008, dopo una partenza in sordina (e nonostante alcune problematiche ancora esistenti), è diventato una realtà e un punto di riferimento per tutti gli appassionati. Un'emittente in chiaro e visibile attraverso varie modalità: non solo via satellite (e tramite Sky) e sul computer, ma anche sul digitale terrestre. Recentemente, il Ministero dello Sviluppo Economico ha assegnato al canale FI T il numero 64 nella griglia del D T T, accanto agli altri canali sportivi. La visibilità di SuperTennis, andata di pari passo con la digitalizzazione del paese, è ormai totale su tutto il territorio nazionale.
“Siamo davvero contenti – racconta Beatrice Manzari, una vita dedicata al tennis, prima come speaker, poi come addetta stampa della FIT e adesso come coordinatrice della redazione di SuperTennis - Nell’agosto del 2008, il Presidente Angelo Binaghi mi disse che avrei lasciato l’ufficio stampa e sarei passata al canale televisivo. All’inizio c’erano tante perplessità, il primo anno è stato difficile, ma piano piano abbiamo preso piede e abbiamo acquistato la nostra dimensione”. Una dimensione molto importante sul piano quantitativo, ma con interessanti punte di qualità[...]
Nella Coppa Davis sono previsti anche i match dell’Italia “che dovremo acquisire di volta in volta, ma lo faremo al 100%. Se, per assurdo, l’Italia dovesse andare in finale, sarebbe tutto molto più costoso, ma lo faremmo molto volentieri!”. Per la Fed Cup, invece, i diritti non comprendono i match dell’Italia. “ Appartengono alla RAI - continua la Manzari -. Significa che se le azzurre dovessero andare in finale, quella sarebbe trasmessa sulla RAI. Altrimenti la daremo noi, come accaduto nel 2011”[...]
SuperTennis - va detto - è un’incognita a livello economico. Per un costo annuo che da bilancio 2010 ha superato i 4 milioni di euro (per l’esattezza 4. 283. 011), gli introiti sono davvero modesti. Sempre dal bilancio 2010, gli incassi sono stati di 327.736 euro tra ricavi per vendite e proventi vari. Il resto delle spese (3. 955. 275) sono stati sostenuti direttamente dalla Federazione Italiana Tennis, che crede moltissimo nelle potenzialità del canale (soprattutto nella persona del Presidente Angelo Binaghi) tanto da investire una fetta importante del proprio bilancio nella TV. Si potrebbe discutere all’infinito se sia giusto o meno, se forse sarebbe meglio operare anche in altre direzioni per promuovere il nostro sport, magari riducendo le tasse federali che sono aumentate parecchio proprio in concomitanza con l’arrivo di Super Tennis.
“Trasmettendo tanto tennis di qualità - sottolinea la Manzari - noi raggiungiamo anche il nostro obiettivo di coinvolgere i teen-ager, che poi sono il nostro target di riferimento. Ci interessano anche i soci dei circoli, per carità, ma vogliamo diffondere il tennis presso i giovani”. Di certo - e questo non si può negare - Super Tennis è un potentissimo strumento politico per l’attuale gestione federale, dove poter magnificare il proprio operato senza la- sciare spazio ad altri tipi di interventi. Al di là di questo, per l’appassionato, chiaramente poco interessato alle vicende della politica tennistica e che vuole semplicemente vedere tennis dalla mattina alla sera, la crescita del canale FIT è stata manna dal cielo. Solo il tempo stabilirà se SuperTennis avrà centrato i suoi dichiarati obiettivi di promozione.
TV ESTERE - Limitandoci a Hotbird, abbiamo Dubai Sport
3 (tornei ATP-WTA di Dubai e le fasi finali
di vari tornei WTA) e Arryadia (tutto il tennis marocchino dall'ATPdi Casablanca al WTA di Fes, dai match di Coppa Davis a diversi tornei challenger). Se si dispone di una parabola motorizzata si riesce a vedere praticamente tutto, e in chiaro.
Su Astra si trova la versione tedesca di Eurosport più altri canali tedeschi (vari tornei ATP). Spostandosi su Astra 2, sono in chiaro i canali della BBC,una vera manna per Wimbledon e i tornei britannici. Se si punta la parabola su Nilesat, si “pesca” Al Jazeera Sport 2, dove vanno
in onda i Masters 1000. Negli ultimi due casi è necessario avere parabole di grosse dimensioni poiché il footprint del satellite è incentrato sui paesi di riferimento e il segnale arriva più debole.
STREAMING - Una valida alternativa alla tv sono gli streaming Internet: l’immagine televisiva viene irradiata online e può essere seguita direttamente dallo schermo del proprio PC. Con l’avvento della banda larga, la qualità è sempre migliore e in alcuni casi non ha nulla da invidiare a quella della TV, al punto che le emittenti televisive e le istituzioni tennistiche hanno fiutato il business e lanciato dei veri e propri canali online. Il sito “principe” è indubbiamente tennistv.com, lo streaming “ufficiale” di ATP e WTA. Sottoscrivendo un abbonamento dal costo contenuto (14.95 € per un mese, 89.95 € per un anno), si avrà accesso a tutti i match di ben 52 tornei ATP e dei tornei WTA International (i tornei Premier non sono disponibili in Europa). Scaricando le rispettive App, lo streaming di Tennis TV è disponibile anche sui supporti Ipad, Iphone e Android. C'è poi Eurosport Player (eurosportplayer.it), l’innovativo sistema che permette di accedere a tutti i contenuti di Eurosport. Non solo i due canali televisivi, ma anche gli eventi di cui Eurosport detiene i diritti e magari non riesce a mandare nella loro interezza per motivi di palinsesto. Se dunque volete il meglio del circuito WTA più una copertura totale di Australian Open e US Open, vale la pena spendere 4.90 € per un mese o 39.90 € per un anno. Su itfteamevents.tv si possono invece seguire Coppa Davis e Fed Cup (4.95 $ per un giorno, 9.95 $ per un weekend, 49.95 $ per un anno). Insomma, con circa 170 euro annui si può mettere tutto il tennis dentro lo schermo del proprio PC.
(Fonte: Tennis Television)
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