Matteo Veronese mi scrive, e io non ho nessuna difficoltà a pubblicare ciò che vuole precisare. Solo che Matteo sembra non aver afferrato che sono giorni di festa, e che nei giorni di festa potrei anch'io avere dei problemi a leggere e rispondere a centinaia di emails... Vede, Matteo, chi gestisce - oltre al neonato blog sul tennis femminile, un blog che - nonostante le sue ironie (ricorda?) - ha abbondantemente superato i 4.230.000 visitatori unici, magari in questi giorni non apre neanche la posta, per "autodifesa. Quindi l'insistenza (che scopro solo adesso) nel chiedermi di pubblicare le sue lettere (insistenza intrisa di sospetto, direi) era superflua.
Queste lettere di Matteo Veronese (nonostante word mi dica che totalizzino circa 4000 parole) le pubblico integralmente. Non vorrei essere accusato di "censura". Come è noto a molti, non è nel mio costume. In calce la mia replica, anche se cerecherò di essere stringato. Tafanus
LETTERA DI MATTEO VERONESE DEL 30/12/2012 ALLE 17:31
Buonasera Antonio,
La inviterei a provare a postare un messaggio qualsiasi su un post del nuovo sito di Camila. Non credo troverà problemi - che invece leggo ritenga di avere - nella pubblicazione. Le ricordo che nessuno le vieta di pubblicare commenti, come invece va dicendo sul suo blog, nemmeno dal punto di vista tecnico. E' liberissimo di non scrivere sul blog di Camila, ma come né io né Alberto scriviamo falsità su di Lei nel sito, La pregherei di non scrivere falsità sul mio/nostro conto sul suo blog.
Mi riferisco nello specifico alla seguente affermazione: "Avrei posto volentieri queste domande, e fatto queste osservazioni, sul sito di Camila Giorgi, ma come è noto il sito non è accessibile a tutti. E' noto a TUTTI, tranne che a Matteo Veronese."
La invito nuovamente a provare a postare un commento per verificare che non esiste un ban nei suoi confronti. Dopodiché, come è logico e giusto che sia, ognuno è libero di fare qual che desidera.
Cordialmente,
Matteo.
LETTERA DI MATTEO VERONESE DEL 2/01/2012 ALLE 3:17
Sig. Tafanus,
mi fanno notare alcune imprecisioni su un post nel suo blog in cui mi tira in ballo direttamente nel titolo. Tra l'altro assegnandomi una carica che non mi appartiene, quella di "gestore" del sito di Camila Giorgi. Non è esatto. La carica deve come minimo essere condivisa con Alberto, che del sito è stato il creatore e che tutt'ora continua a gestire. Casomai si può parlare di una gestione congiunta.
Ma veniamo alla questione principale della mail (che Le do il permesso, anzi che La invito a pubblicare come post sul suo blog ed eventualmente a contraddire).
Lei scrive: "Il commento non va in moderazione, e non compare neanche per un nanosecondo. Strano, vero? Provo a fare il refresh della pagina, e del mio commento non c'è traccia. Ne scrivo. A questo punto (è trascorso un pò di tempo) Tommaso mi avvisa che il mio commento è apparso. Miracolo! A ruota, appare anche una risposta di Matteo Veronese che ancora una volta nega che ci sia mai stata una mia bannatura. Rispondo, e... miracolo! questa volta il mio commento... non faccio in tempo a fare click che è già in pagina."
Chi dovesse leggere queste righe, capirebbe che Lei ha provato a postare un commento sul sito di Camila e questo è sparito ("Il commento non va in moderazione, e non compare neanche per un nanosecondo. Strano, vero? Provo a fare il refresh della pagina, e del mio commento non c'è traccia"). Successivamente Lei avrebbe fatto notare la cosa sul Suo blog ("Ne scrivo") e in un terzo momento ancora il Suo primo commento compare nel sito di Camila ("A questo punto (è trascorso un pò di tempo) Tommaso mi avvisa che il mio commento è apparso. Miracolo!)". Ancora dopo ("A ruota") ecco apparire una mia risposta - siamo sempre sul sito di Camila - e poi un Suo secondo commento ("Rispondo, e... miracolo! questa volta il mio commento... non faccio in tempo a fare click che è già in pagina"). Insomma, il suo primo commento è ricomparso solo DOPO che lei ha fatto notare un "insabbiamento" dello stesso.
Mi dispiace constatare come ancora una volta Lei racconti a chi La legge una verità che è solo Sua. E a smentirla sono i FATTI, di cui lei spesso ha parlato, e gli orari. Le ricostruisco la linea temporale e i fatti come effettivamente si sono svolti.
1) Lei posta un commento sul sito di Camila. Avendo, come avrà notato, cambiato il sito, resta valida la "registrazione" del primo commento postato da nuovo indirizzo mail-IP (ammetto, è Alberto più esperto in queste cose. Io magari scrivo e-mail e invece il sistema legge gli IP. Come già detto, non gestisco da solo il sito, non ne sarei capace). Infatti il Suo commento non viene pubblicato in automatico ma manualmente dal sottoscritto. E finisce in pagina: ORE 19.35 (potrebbe essere l'orario in cui Lei ha sottoposto il commento, non quello in cui è stato effettivamente messo online).
2) Tommaso scrive sul suo blog. ORE 19.37
3) Io posto un commento sul sito di Camila in cui auguro buone feste agli utenti e Le rispondo. ORE: 19.46 (il mio commento va online dopo il Suo, che quindi, alla peggio, è stato approvato alle 19.45)
4) Lei risponde a Tommaso e lamenta che il suo commento sul sito di Camila con queste parole: "Ebbene, l'ho fatto anche per smascherare l'ineffabile Mayyeo Veronese, che si è preso la briga si postare un commento sul mio blog, per dire che non è vero che sono bannato. Ebbene, come documenterò a breve sul blof - perchè questa volta ho preso degli screen-shot - il mio commento è sparito in tempo reale. Neanche "in moderazione". Sparito, e basta.". ORE: 19.54.
5) Posta un secondo commento sul sito di Camila, che va immediatamente online. ORE 20.16
6) Torna a scrivere sul suo blog che il primo commento è apparso, e immediatamente dopo averlo postato anche un secondo commento risulta online sul sito camilagiorgi.it (questo perché, dopo aver approvato manualmente il primo, il sistema riconosce la sua mail-ip). ORE 21.01
In sostanza, 8 minuti DOPO la mia risposta a un Suo commento - a sua volta precedente di un lasso di tempo che va dal minuto agli 11 minuti - che, secondo lei, non è in pagina, Lei dichiara di "smascherare l'ineffabile" sottoscritto.
Come sarà stato possibile che io abbia risposto con 8 minuti di anticipo a un messaggio che secondo lei non è stato pubblicato? Eppure gli orari della pubblicazione sono lì, alla visione di tutti. Sia sul sito di Camila che sul suo blog. Una discrepanza di 8 minuti tra una mia risposta (a un suo commento precedente di 1 o 11 minuti, per un totale quindi di 9 o 19 minuti) e un Suo commento sul suo blog in cui mi accusa di averle messo un bavaglio mi sembra parecchia. Si fosse trattato di secondi, un minuto, due, si sarebbe potuto parlare di un mio affrettato tentativo di metterci una pezza. Ma 8 minuti mi paiono molti.
Le dico come è andata secondo il mio punto di vista: Lei ha postato un commento che è andato in moderazione, non lo ha visto pubblicato all'istante e ha cominciato a scrivere il post successivo per criticare il mio operato e gridare allo scandalo. Nel frattempo io, che ho una vita al di fuori del sito e non passo 24/7 ad approvare commenti in diretta, ho letto il suo PRIMO commento e l'ho approvato. Le hanno fatto notare la cosa, ma ormai si era messo in moto per un nuovo post con tanto di stamp del Suo commento, e piuttosto che fare un passo indietro, ha preferito riscrivere il corso degli eventi secondo il Suo piacere. Come ha potuto notare, poi, il Suo SECONDO è andato online all'istante.
Le ripeto per l'ennesima volta che Lei NON E' BANNATO dal sito internet camilagiorgi.it e che né io né Alberto operiamo al fine di vietarLe di esprimere il Suo pensiero. Per questo motivo mi risulta sgradito un post sul suo blog che riporta il mio nome e il mio cognome nel titolo e nel corpo getta discredito sul mio lavoro.
La prego, inoltre, di scindere questo fatto da altri. Se un commento di un utente sul sito di Camila non le piace, o lo trova sgradito o offensivo, è suo diritto farmelo notare e farlo notare a chi crede. Se poi questo utente ha qualcosa da dirle, se si "legge" tirato in ballo sulla rete, è libero di farlo o meno. Io, in questo specifico caso, ritengo che Lei abbia raccontato una falsità sul mio conto, sbattendo il mio nome e cognome nel titolo di un suo post. Per questo Le chiedo di correggersi o, per lo meno, di pubblicare questa mia risposta.
Cordialmente,
Matteo.
LETTERA DI MATTEO VERONESE DEL 2/01/2013 ALLE 14:28
Risottopongo alla Sua attenzione questa mia mail di stanotte, dal momento che in un nuovo commento sul suo blog Lei afferma di essere stato bannato "checché ne dica" il sottoscritto. Non è così, e ne ha avuto la prova, ma continua imperterrito a mentire sul mio conto e su quello di Alberto, contraddicendosi nel giro di meno di 24 ore.
Ieri, 21.53: "perchè altrimenti Alberto Brumana mi manderà il cartellino rosso, e sarò fuori per sempre, come spiegato a Matteo, il cartellino rosso me lo mostro da solo"
Oggi, 13.49: "su quel blog chi ha scritto quella maialata non ha ricevuto nessun "cartellino giallo", mentre io l'ho ricevuto per molto meno, e - come ho ampiamente dimostrato, e checchè ne dica Veronese - sono stato bannato"
Sig. Tafanus,
mi fanno notare alcune imprecisioni su un post nel suo blog in cui mi tira in ballo direttamente nel titolo. Tra l'altro assegnandomi una carica che non mi appartiene, quella di "gestore" del sito di Camila Giorgi. Non è esatto. La carica deve come minimo essere condivisa con Alberto, che del sito è stato il creatore e che tutt'ora continua a gestire. Casomai si può parlare di una gestione congiunta.
Ma veniamo alla questione principale della mail (che Le do il permesso, anzi che La invito a pubblicare come post sul suo blog ed eventualmente a contraddire).
Lei scrive: "Il commento non va in moderazione, e non compare neanche per un nanosecondo. Strano, vero? Provo a fare il refresh della pagina, e del mio commento non c'è traccia. Ne scrivo. A questo punto (è trascorso un pò di tempo) Tommaso mi avvisa che il mio commento è apparso. Miracolo! A ruota, appare anche una risposta di Matteo Veronese che ancora una volta nega che ci sia mai stata una mia bannatura. Rispondo, e... miracolo! questa volta il mio commento... non faccio in tempo a fare click che è già in pagina."
Chi dovesse leggere queste righe, capirebbe che Lei ha provato a postare un commento sul sito di Camila e questo è sparito ("Il commento non va in moderazione, e non compare neanche per un nanosecondo. Strano, vero? Provo a fare il refresh della pagina, e del mio commento non c'è traccia"). Successivamente Lei avrebbe fatto notare la cosa sul Suo blog ("Ne scrivo") e in un terzo momento ancora il Suo primo commento compare nel sito di Camila ("A questo punto (è trascorso un pò di tempo) Tommaso mi avvisa che il mio commento è apparso. Miracolo!)". Ancora dopo ("A ruota") ecco apparire una mia risposta - siamo sempre sul sito di Camila - e poi un Suo secondo commento ("Rispondo, e... miracolo! questa volta il mio commento... non faccio in tempo a fare click che è già in pagina"). Insomma, il suo primo commento è ricomparso solo DOPO che lei ha fatto notare un "insabbiamento" dello stesso.
Mi dispiace constatare come ancora una volta Lei racconti a chi La legge una verità che è solo Sua. E a smentirla sono i FATTI, di cui lei spesso ha parlato, e gli orari. Le ricostruisco la linea temporale e i fatti come effettivamente si sono svolti.
1) Lei posta un commento sul sito di Camila. Avendo, come avrà notato, cambiato il sito, resta valida la "registrazione" del primo commento postato da nuovo indirizzo mail-IP (ammetto, è Alberto più esperto in queste cose. Io magari scrivo e-mail e invece il sistema legge gli IP. Come già detto, non gestisco da solo il sito, non ne sarei capace). Infatti il Suo commento non viene pubblicato in automatico ma manualmente dal sottoscritto. E finisce in pagina: ORE 19.35 (potrebbe essere l'orario in cui Lei ha sottoposto il commento, non quello in cui è stato effettivamente messo online).
2) Tommaso scrive sul suo blog. ORE 19.37
3) Io posto un commento sul sito di Camila in cui auguro buone feste agli utenti e Le rispondo. ORE: 19.46 (il mio commento va online dopo il Suo, che quindi, alla peggio, è stato approvato alle 19.45)
4) Lei risponde a Tommaso e lamenta che il suo commento sul sito di Camila con queste parole: "Ebbene, l'ho fatto anche per smascherare l'ineffabile Mayyeo Veronese, che si è preso la briga si postare un commento sul mio blog, per dire che non è vero che sono bannato. Ebbene, come documenterò a breve sul blof - perchè questa volta ho preso degli screen-shot - il mio commento è sparito in tempo reale. Neanche "in moderazione". Sparito, e basta.". ORE: 19.54.
5) Posta un secondo commento sul sito di Camila, che va immediatamente online. ORE 20.16
6) Torna a scrivere sul suo blog che il primo commento è apparso, e immediatamente dopo averlo postato anche un secondo commento risulta online sul sito camilagiorgi.it (questo perché, dopo aver approvato manualmente il primo, il sistema riconosce la sua mail-ip). ORE 21.01
In sostanza, 8 minuti DOPO la mia risposta a un Suo commento - a sua volta precedente di un lasso di tempo che va dal minuto agli 11 minuti - che, secondo lei, non è in pagina, Lei dichiara di "smascherare l'ineffabile" sottoscritto.
Come sarà stato possibile che io abbia risposto con 8 minuti di anticipo a un messaggio che secondo lei non è stato pubblicato? Eppure gli orari della pubblicazione sono lì, alla visione di tutti. Sia sul sito di Camila che sul suo blog. Una discrepanza di 8 minuti tra una mia risposta (a un suo commento precedente di 1 o 11 minuti, per un totale quindi di 9 o 19 minuti) e un Suo commento sul suo blog in cui mi accusa di averle messo un bavaglio mi sembra parecchia. Si fosse trattato di secondi, un minuto, due, si sarebbe potuto parlare di un mio affrettato tentativo di metterci una pezza. Ma 8 minuti mi paiono molti.
Le dico come è andata secondo il mio punto di vista: Lei ha postato un commento che è andato in moderazione, non lo ha visto pubblicato all'istante e ha cominciato a scrivere il post successivo per criticare il mio operato e gridare allo scandalo. Nel frattempo io, che ho una vita al di fuori del sito e non passo 24/7 ad approvare commenti in diretta, ho letto il suo PRIMO commento e l'ho approvato. Le hanno fatto notare la cosa, ma ormai si era messo in moto per un nuovo post con tanto di stamp del Suo commento, e piuttosto che fare un passo indietro, ha preferito riscrivere il corso degli eventi secondo il Suo piacere. Come ha potuto notare, poi, il Suo SECONDO è andato online all'istante.
Le ripeto per l'ennesima volta che Lei NON E' BANNATO dal sito internet camilagiorgi.it e che né io né Alberto operiamo al fine di vietarLe di esprimere il Suo pensiero. Per questo motivo mi risulta sgradito un post sul suo blog che riporta il mio nome e il mio cognome nel titolo e nel corpo getta discredito sul mio lavoro.
La prego, inoltre, di scindere questo fatto da altri. Se un commento di un utente sul sito di Camila non le piace, o lo trova sgradito o offensivo, è suo diritto farmelo notare e farlo notare a chi crede. Se poi questo utente ha qualcosa da dirle, se si "legge" tirato in ballo sulla rete, è libero di farlo o meno. Io, in questo specifico caso, ritengo che Lei abbia raccontato una falsità sul mio conto, sbattendo il mio nome e cognome nel titolo di un suo post. Per questo Le chiedo di correggersi o, per lo meno, di pubblicare questa mia risposta.
Cordialmente,
Matteo.
LETTERA DI MATTEO VERONESE DEL 3/01/2013 ALLE 15:57
Risottopongo alla Sua attenzione questa mia mail di stanotte, dal momento che in un nuovo commento sul suo blog Lei afferma di essere stato bannato "checché ne dica" il sottoscritto. Non è così, e ne ha avuto la prova, ma continua imperterrito a mentire sul mio conto e su quello di Alberto, contraddicendosi nel giro di meno di 24 ore.
Ieri, 21.53: "perchè altrimenti Alberto Brumana mi manderà il cartellino rosso, e sarò fuori per sempre, come spiegato a Matteo, il cartellino rosso me lo mostro da solo"
Oggi, 13.49: "su quel blog chi ha scritto quella maialata non ha ricevuto nessun "cartellino giallo", mentre io l'ho ricevuto per molto meno, e - come ho ampiamente dimostrato, e checchè ne dica Veronese - sono stato bannato"
Sig. Tafanus,
mi fanno notare alcune imprecisioni su un post nel suo blog in cui mi tira in ballo direttamente nel titolo. Tra l'altro assegnandomi una carica che non mi appartiene, quella di "gestore" del sito di Camila Giorgi. Non è esatto. La carica deve come minimo essere condivisa con Alberto, che del sito è stato il creatore e che tutt'ora continua a gestire. Casomai si può parlare di una gestione congiunta.
Ma veniamo alla questione principale della mail (che Le do il permesso, anzi che La invito a pubblicare come post sul suo blog ed eventualmente a contraddire).
Lei scrive: "Il commento non va in moderazione, e non compare neanche per un nanosecondo. Strano, vero? Provo a fare il refresh della pagina, e del mio commento non c'è traccia. Ne scrivo. A questo punto (è trascorso un pò di tempo) Tommaso mi avvisa che il mio commento è apparso. Miracolo! A ruota, appare anche una risposta di Matteo Veronese che ancora una volta nega che ci sia mai stata una mia bannatura. Rispondo, e... miracolo! questa volta il mio commento... non faccio in tempo a fare click che è già in pagina."
Chi dovesse leggere queste righe, capirebbe che Lei ha provato a postare un commento sul sito di Camila e questo è sparito ("Il commento non va in moderazione, e non compare neanche per un nanosecondo. Strano, vero? Provo a fare il refresh della pagina, e del mio commento non c'è traccia"). Successivamente Lei avrebbe fatto notare la cosa sul Suo blog ("Ne scrivo") e in un terzo momento ancora il Suo primo commento compare nel sito di Camila ("A questo punto (è trascorso un pò di tempo) Tommaso mi avvisa che il mio commento è apparso. Miracolo!)". Ancora dopo ("A ruota") ecco apparire una mia risposta - siamo sempre sul sito di Camila - e poi un Suo secondo commento ("Rispondo, e... miracolo! questa volta il mio commento... non faccio in tempo a fare click che è già in pagina"). Insomma, il suo primo commento è ricomparso solo DOPO che lei ha fatto notare un "insabbiamento" dello stesso.
Mi dispiace constatare come ancora una volta Lei racconti a chi La legge una verità che è solo Sua. E a smentirla sono i FATTI, di cui lei spesso ha parlato, e gli orari. Le ricostruisco la linea temporale e i fatti come effettivamente si sono svolti.
1) Lei posta un commento sul sito di Camila. Avendo, come avrà notato, cambiato il sito, resta valida la "registrazione" del primo commento postato da nuovo indirizzo mail-IP (ammetto, è Alberto più esperto in queste cose. Io magari scrivo e-mail e invece il sistema legge gli IP. Come già detto, non gestisco da solo il sito, non ne sarei capace). Infatti il Suo commento non viene pubblicato in automatico ma manualmente dal sottoscritto. E finisce in pagina: ORE 19.35 (potrebbe essere l'orario in cui Lei ha sottoposto il commento, non quello in cui è stato effettivamente messo online).
2) Tommaso scrive sul suo blog. ORE 19.37
3) Io posto un commento sul sito di Camila in cui auguro buone feste agli utenti e Le rispondo. ORE: 19.46 (il mio commento va online dopo il Suo, che quindi, alla peggio, è stato approvato alle 19.45)
4) Lei risponde a Tommaso e lamenta che il suo commento sul sito di Camila con queste parole: "Ebbene, l'ho fatto anche per smascherare l'ineffabile Mayyeo Veronese, che si è preso la briga si postare un commento sul mio blog, per dire che non è vero che sono bannato. Ebbene, come documenterò a breve sul blof - perchè questa volta ho preso degli screen-shot - il mio commento è sparito in tempo reale. Neanche "in moderazione". Sparito, e basta.". ORE: 19.54.
5) Posta un secondo commento sul sito di Camila, che va immediatamente online. ORE 20.16
6) Torna a scrivere sul suo blog che il primo commento è apparso, e immediatamente dopo averlo postato anche un secondo commento risulta online sul sito camilagiorgi.it (questo perché, dopo aver approvato manualmente il primo, il sistema riconosce la sua mail-ip). ORE 21.01
In sostanza, 8 minuti DOPO la mia risposta a un Suo commento - a sua volta precedente di un lasso di tempo che va dal minuto agli 11 minuti - che, secondo lei, non è in pagina, Lei dichiara di "smascherare l'ineffabile" sottoscritto.
Come sarà stato possibile che io abbia risposto con 8 minuti di anticipo a un messaggio che secondo lei non è stato pubblicato? Eppure gli orari della pubblicazione sono lì, alla visione di tutti. Sia sul sito di Camila che sul suo blog. Una discrepanza di 8 minuti tra una mia risposta (a un suo commento precedente di 1 o 11 minuti, per un totale quindi di 9 o 19 minuti) e un Suo commento sul suo blog in cui mi accusa di averle messo un bavaglio mi sembra parecchia. Si fosse trattato di secondi, un minuto, due, si sarebbe potuto parlare di un mio affrettato tentativo di metterci una pezza. Ma 8 minuti mi paiono molti.
Le dico come è andata secondo il mio punto di vista: Lei ha postato un commento che è andato in moderazione, non lo ha visto pubblicato all'istante e ha cominciato a scrivere il post successivo per criticare il mio operato e gridare allo scandalo. Nel frattempo io, che ho una vita al di fuori del sito e non passo 24/7 ad approvare commenti in diretta, ho letto il suo PRIMO commento e l'ho approvato. Le hanno fatto notare la cosa, ma ormai si era messo in moto per un nuovo post con tanto di stamp del Suo commento, e piuttosto che fare un passo indietro, ha preferito riscrivere il corso degli eventi secondo il Suo piacere. Come ha potuto notare, poi, il Suo SECONDO è andato online all'istante.
Le ripeto per l'ennesima volta che Lei NON E' BANNATO dal sito internet camilagiorgi.it e che né io né Alberto operiamo al fine di vietarLe di esprimere il Suo pensiero. Per questo motivo mi risulta sgradito un post sul suo blog che riporta il mio nome e il mio cognome nel titolo e nel corpo getta discredito sul mio lavoro.
La prego, inoltre, di scindere questo fatto da altri. Se un commento di un utente sul sito di Camila non le piace, o lo trova sgradito o offensivo, è suo diritto farmelo notare e farlo notare a chi crede. Se poi questo utente ha qualcosa da dirle, se si "legge" tirato in ballo sulla rete, è libero di farlo o meno. Io, in questo specifico caso, ritengo che Lei abbia raccontato una falsità sul mio conto, sbattendo il mio nome e cognome nel titolo di un suo post. Per questo Le chiedo di correggersi o, per lo meno, di pubblicare questa mia risposta.
Cordialmente,
Matteo.
LA MIA REPLICA, SPERO SINTETICA, A MATTEO VERONESE
Caro Matteo,
noto che è passato al LEI, quindi lo faccio doverosamente anch'io. Lei scrive, riscrive, riposta delle analisi alla Hercule Poirot, per dimostrare che non sono e non sono mai stato bannato. MENTE. Fino al 19 dicembre, ogni tanto ho provato ad inserire dei commenti di prova, privi di link, di spunti polemici, di tutto. Sono TUTTI spariti. Non MODERATI. Spariti, Mai più apparsi. E' chiaro, questo elementare principio?
Il commento recente, postato solo per ringraziare un suo lettore per gli auguri, è sparito. Lei mi fa e mi ripete una approfondita analisi alla Hercule Poirot, a base di minuti e secondi, per dimostrare che non è vero che il mio prino commento sia sparito e poi riapparso quando ho denunciato la sparizione. Una bella costruzione, che nella sua ultima email lei stesso è costretto a smentire, quando scrive:
"...Le dico come è andata secondo il mio punto di vista: Lei ha postato un
commento che è andato in moderazione, non lo ha visto pubblicato
all'istante e ha cominciato a scrivere il post successivo per criticare
il mio operato e gridare allo scandalo. Nel frattempo io, che ho una
vita al di fuori del sito e non passo 24/7 ad approvare commenti in
diretta, ho letto il suo PRIMO commento e l'ho approvato. Le hanno fatto
notare la cosa, ma ormai si era messo in moto per un nuovo post con
tanto di stamp del Suo commento, e piuttosto che fare un passo indietro,
ha preferito riscrivere il corso degli eventi secondo il Suo piacere.
Come ha potuto notare, poi, il Suo SECONDO è andato online all'istante..."
Esatto, Signor Veronese: ho scritto un primo commento, e non è stato pubblicato. Esattamente come ho detto e dimostrato. Lo dice lei stesso, che "è andato in moderazione". E che è riapparso solo dopo che lei lo ha liberato. Il mio secondo commento è invece apparso subito. Come mai? Aveva improvvisamente disattivato la funzione di moderazione? Vede, che il secondo commento sia apparso subito l'ho scritto io stesso. Mi sono solo chiesto (e continuo a chiedermi) COME MAI.
E veniamo alla "moderazione" dei commenti:
-a) i blog seri, quando inseriscono la funzione di moderazione, avvertono i lettori. Io potrei non aver piacere di inviare un commento il cui contenuto sarà noto al gestore, ma sarà noto agli altri lettori (ai quali di fatto è indirizzato) solo se il commento non "disturba i manovratori". E' come se le poste si arrogassero il diritto di aprire le mie lettere, e decidere se consegnarle o meno ai destinatari, ma senza avvertirmi di questa procedura. Nel mio blog principale, le rare volte che inserisco la moderazione dei commenti, nello spazio dei commenti appare il "warning": "i commenti a questo post sono soggetti all'approvazione del postmaster". E' una trovatina educata, non le pare?
Quindi nulla quaestio sul fatto che il mio commento sia apparso solo DOPO la denuncia della sua non apparizione, vero?
E veniamo al resto: alle cose che cita, e a quelle che non cita:
-a) è vero: le maialate le ho denunciate, e continuerò a denunciarle. Spiacente, ma ho un metro di misura diverso dal suo e da quello di Brumana su ciò che è lecito e ciò che non è lecito scrivere nei confronti di una collega ed avversaria (non NEMICA) di Camila Giorgi. Ma lei evita accuratamente di spiegare l'aspetto principale:
- il sito che porta il nome di Camila Giorgi ha ancora in pagina la bellissima frase "rompigli il culo alla Stephens", o questa maialata è stata tolta?
- Al netto della arrampicata sui vetri dell'autore della maialata, il sito intende toglierla o mantenerla?
- Camila Giorgi è informata di questa maialata? e se è informata, cosa ne pensa?
- Chi ha scritto questa maialata, è portatore di un "cartellino giallo"?
Vede, Matteo... la vita è più complessa della distinzione fra "bannatura" e "moderazione". Se i commenti sono moderati, nei siti che sanno cosa sia la "netiquette" si avvertono i commentatori che i commenti sono sottoposti a moderazione. Così ognuno può decidere se commentare o meno, e chi decide di farlo non si meraviglia se un commento non appare, mentre quello successivo appare in un nanosecondo (prima, cioè, che ci sia il tempo per i gestori di leggerlo, valutarlo, promuoverlo o bocciarlo). Io, ad esempio, non ho mai scritto un secondo commento su siti - anche seri - che UNA VOLTA, una volta sola, mi abbiano avvertito che i commenti erano "moderati" solo DOPO che io avevo postato, e loro si erano appropriati del mio pensiero, riservandosi di farne ciò che volevano.
La ringrazio ancora una volta per avermi informato che posso postare quando voglio, ma non lo farò. Non in regime di "cartellino giallo". Non vedo perchè io, e io solo, dovrei commentare col freno a mano tirato. Continuerò a scrivere liberamente suli miei siti, dove non ci sono commentatori di seria A e di serie B.
Sereno 2013, a lei, ad Alberto Brumana, a Camila Giorgi, e a Sergio.
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