Dopo molte settimane di stop, dovute a problemi alla spalla, rientra oggi alle gare Camila Giorgi, che a Miami giocherà il suo primo turno contro Laura Robson. Difficile fare pronostici. Camila rientra dopo un lungo stop, e nessuno sa se ha già nel fisico e nella testa una partita vera.
Laura Robson, dopo l'exploit agli Australian Open, con la vittoria contro la Kvitova, sembra essersi spiaggiata. Fra le due, non ci sono H2H. Possiamo, per stare agli ultimi risultati, osservare che Camila Giorgi quest'anno ha collezionato tre uscite al primo turno, contro giocatrici non irresistibili. E che Laura Robson, dopo l'incontro con la Kvitova agli AO, ha perso quattro partite di seguito, anche lei contro giocatrici non irresistibili.
Colgo l'occasione di questo incontro fra due beniamine dei giovani (e spesso neofiti) appassionati di tennis, per provare a smontare le nuove teorie - destituite di ogni fondamento - che vorrebbero privilegiare solo le tenniste che "le tirano tutte". Quelle che servono bombe di prime, e poco importa se nel 25% dei casi regalino il punto all'avversaria con un doppio fallo. Quelle sulle quali sono state costruite fantastiche teorie sulla bellezza e l'utilità del doppio fallo. Quelle, infine, che se usano il cervello oltre che il braccio, scegliendo le strategie di gioco in funzione delle avversarie che hanno di fronte, non sono intelligenti, ma "noiose".
In questo quadro, torna utile il confronto fra le ultime statistiche ufficiali della WTA: mettere a confronto le statistiche fra le 10 migliori bombarole del circuito, e le top-ten del ranking, dovrebbe indurre qualsiasi persona intelligente a porsi delle domande...
Le record-women dell'anno per velocità del servizio
Ad in primo approccio, la coincidenza fra la n° Uno in "bombarolismo" e la n° Uno del ranking sembrerebbe dare ragione ai ggiovani fans del bombarolismo sempre e comunque. Poi si guarda meglio nelle tabelle, e si scopre che:
- solo due bombarole del servizio sono anche nella top-ten in singolare (Serena Williams e Petra Kvitova);
- solo una top-ten in doppio è anche nella top-ten delle bombarole (Lucie Hradecka);
- La peggior "bombarola del servizio" al mondo - Sara Errani - è attualmente 7° in singolare, e prima a pari merito con Vinci nel doppio.
Allora i dubbi cominciano a galoppare, e diventa quindi interessante anche vedere - separando i fatti dalle pugnette, come si posizionino nel ranking di singolare le "bombarole del servizio". E qui le sorprese non mancano di certo... Quelli che si intendono di analisi statistiche, direbbero che "la correlazione fra le due serie di dati è prossima allo zero":
Giocatrice Servizio Ranking
Serena Williams 1 1
Lisicki 2 37
Gajdosova 3 196
Paszek 4 31
Hradecka 5 54
Stephens 6 16
Vandeweghe 7 98
Kvitova 8 8
Keys 9 76
Venus Williams 10 18
Flavia a Miami non l'hanno dimenticata
Confesso di aver seguito con molta apprensione il rientro di Flavia alle gare, dopo un delicato intervento chirurgico, una lunga convalescenza, una lunga riabilitazione. Ha iniziato un mese fa a Bogotà con una vittoria, faticosa ma incoraggiante, contro la Panova (136); poi tre sconfitte: Arruabarena, Dominguez Lino, Schiavone. Le sconfitte ci potevano stare. Non si resta impunemente fuori dalle gare per mesi. E l'andamento delle sconfitte era molto chiaro. TUTTE le sconfitte hanno mostrato i sintomi della non ancora ritrovata tenuta fisica e/o mentale. In tutte le partite, col passare dei minuti, si è infatti verificato un peggioramento di quei parametri che indicano una caduta della resistenza fisica, e/o della tenuta psicologica alla gara.
Ieri, la svolta che aspettavamo. Contro Johanna Larsson (65), che quest'anno aveva già battuto Goerges, Doi, Camila Giorgi, Pavlyucenkova, la vittoria di Flavia era tutt'altro che scontata. Invece è arrivata, convincente, per un sacco di motivi:
- Il primo set è stato abbastanza combattuto, fra breaks e controbreaks, ma non ha mai mostrato una Pennetta in reale pericolo.
- Nel secondo set non c'è stato il "décalage" mostrato da Flavia nelle precedenti partite, ma piuttosto una sua salita in cattedra, già a partire dalla fine del primo game. Flavia ha aperto una prima voragine con un parziale di 10 punti a 1. Ha poi completato l'opera negli ultimi tre games, con un umoliante parziale di 12 punti a due.
- Infine, Flavia ha ritrovato quella che è stata sempre una delle sue doti maggiori: quella di giocare alla grande i punti nei quali è sotto nel punteggio. Contro Larsson, ha annullato bel 9 break-points su dieci. Non possono non venire in mente gli mincontri con Vera Zvonareva (US Open 2009), quando Flavia, dopo aver annullato ben 6 match-points a Vera, ha vinto 6/0 il terzo set contro una giocatrice ridotta a nullità.
Flavia Pennetta vs Shuai Peng, e il tie-break "impossibile" (USOpen 2011)
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