Top 30, top 10, top 5, futura vincitrice di slam... le previsioni sul luminoso futuro (si spera) di Camila Giorgi si sprecano da tempo e sono ormai all'ordine del giorno dopo l'ottimo risultato conseguito a Wimbledon 2012.
In un precedente articolo ho analizzato come la nostra giocatrice sia molto indietro nel ranking e nei risultati rispetto ad altre ragazze più giovani, ma i tempi di maturazione sono molto soggettivi e sempre meno indicativi del futuro successo o insuccesso di una tennista.
In questo articolo prenderò in esame alcune tappe comuni che hanno portato, negli ultimi 6 anni, queste 10 giocatrici a raggiungere la prima finale o il primo titolo slam. La scelta è limitata alle tenniste che hanno conseguito questo risultato a 23 anni, per vedere in cosa differisce il loro cammino rispetto a quello della Giorgi e come quest'ultima potrebbe recuperare il tempo perduto.
Rimangono perciò escluse tutte le ragazze che hanno vinto il primo titolo prima del 2008 (Williams, Sharapova, Kuznetsova tanto per citare quelle ancora in attività) e altre 2 giocatrici Wozniacki e Kvitova che, pur essendo quasi coetanee della Giorgi, rappresentano dei "fenomeni di precocità" ormai quasi totalmente scomparsi nel tennis moderno.
Il primo dato che salta all'occhio è come tutte le 10 tenniste, dai 21 anni in poi, siano saldamente nella top50. La top 50 garantisce l'accesso diretto a quasi tutti i main draw, quindi la possibilità di accumulare esperienza in tutti i tornei principali, affrontare e confrontarsi con le migliori giocatrici del circuito senza rimanere invischiate nel purgatorio delle qualificazioni nelle quali capita spesso di perdere da tenniste di terza-quarta fascia.
Le uniche eccezioni sono Li Na, Sabine Lisicki e, in parte Samantha Stosur.
La progressione in classifica della cinese è stata fortemente condizionata da un periodo di stop di ben 25mesi da aprile 2002 a maggio 2004. Ufficialmente la Li sostiene di essersi fermata per dedicarsi agli studi, ma in realtà sembra che lo stop sia dovuto a degli scontri con la federazione.
La Lisicki nel 2010, all'età di 21 anni, rimase ferma per 5 mesi a causa di un infortunio ad una caviglia che le impedì di partecipare a ben 2 slam e che la fece precipitare alla posizione n 179 del ranking.
Caso particolare quello della Stosur. L'australiana, pur essendo nella top50 da giovanissima, nei primi anni della sua carriera si dedicò principalmente al doppio tanto che, mentre in singolare viaggiava in posizioni di media classifica, in doppio a 23 anni era da ormai 3 anni saldamente nella top5 del ranking di specialità con diverse finali e titoli slam all'attivo.
La conquista e la permanenza nelle prime 50 posizioni della classifica è strettamente legata ad un altro dato indicativo: quasi tutte queste giocatrici hanno conquistato il primo titolo WTA in giovane età. Per la maggior parte sono titoli International, a dimostrazione di come i tornei minori siano fondamentali per il ranking ma anche per preparare le giocatrici ad affrontare sfide di livello sempre più elevato.
Anche in questo caso troviamo delle eccezioni: Li e Stosur per i motivi già citati e Francesca Schiavone. Il discorso sulla Schiavone è particolare. Francesca raggiunse la prima finale WTA a 20 anni(in linea con quanto detto sulle altre giocatrici), ma riuscì a vincere il primo titolo solo a 27anni, dopo ben 8 finali perse. L'italiana mantiene, tuttora, un bilancio negativo tra finali giocate e vinte, ma va anche riconosciuto che molte delle sconfitte sono arrivate in tornei di prestigio contro avversarie di primissimo livello(Davenport, Pierce, Clijsters, Henin..). Non si può negare che, probabilmente, questo bagaglio di esperienza è stato decisivo nel farle centrare, al primo tentativo, il titolo più importante (Roland Garros 2010) contro quella Samantha Stosur che solo pochi mesi prima le aveva negato il titolo, molto meno importante, nell’International di Osaka.
Altro aspetto rilevante è che tutte le tenniste sono state o sono ancora ottime doppiste.
Il doppio, disciplina tanto sottovalutata recentemente, aiuta non solo a sviluppare tocco e gioco di volo (aspetti sempre meno curati nel tennis moderno), ma permette anche di guadagnare esperienza nella gestione tattica e mentale delle finali di grandi eventi. Tutte le giocatrici infatti, ad eccezione della Li, hanno raggiunto almeno semifinali e finali slam e un ranking intorno alla 15esima posizione nel doppio.
Come è facile notare, la Giorgi è molto indietro rispetto alla tabella di marcia di tutte queste giocatrici. Ha, sicuramente, attenuanti legate ai problemi personali e fisici che possono, in parte, giustificare questa situazione, ma è piuttosto preoccupante che dal primo titolo ITF(settembre 2009) non sia ancora riuscita a conquistare una posizione stabile tra le prime 60 giocatrici al mondo.
Il tennis è diventato uno sport dove la tenuta fisica e mentale fa la differenza, è sempre più difficile riuscire ad ottenere grandi risultati senza una "fase di rodaggio ad alto livello", tutte le giocatrici in questione erano già teste di serie nello slam in cui sono arrivate in finale (le teste di serie più basse sono state Errani e Lisicki, n.24) . I terzi o quarti turni negli slam sono buoni risultati, ma se non supportati da punti nei tornei minori non bastano a salire in classifica.
Secondo molti il 2014 sarà l’anno della consacrazione; penso che gli obiettivi minimi debbano essere conquistare un titolo e chiudere l’anno tra le prime 30-40 del mondo, se così non fosse sarebbe giusto rivalutare alcune scelte (specialmente la guida tecnica), nella speranza che non sia già troppo tardi.
Gloria_88
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