Onore a questa ragazzona di una riservatezza imbarazzante, e onore a Flavia Pennetta, che l'ha presa per mano e l'ha fatta sentire subito a casa. Sia nel gioco, quando con molta signorilità e pacatezza le ha trasmesso la sua "scienza", e ne ha disteso il sisteme nervoso. Karin era inizialmente molto contratta, nel doppio, finchè non ha capito che Flavia non l'avrebbe fucilata per qualche errore da inesperienza e da "emozione da prima volta".
Onore a Flavia fuori dal campo. Quando le storiche "sorelle d'Italia" si sono abbracciate in circolo, per l'ormai abituale "carosello" Karin si teneva timidamente fuori. Ma, come direbbe Totò, "signore si nasce, e Flavia lo nacque"... E' stata lei a vincere la timidezza e la riservatezza asburgica della Knapp, e a tirarla di forza nel festoso carosello, per farla sentire a pieno titolo parte del gruppo.Ed è sempre stata lei a sbracciarsi per far arrivare nel carosello Francesca, che si era defilata in tribuna.
Benvenuta, Karin! Credo che nei prossimi anni diventerà anche lei una colonna portante di questo fantastico gruppo.
Tafanus
Ultimi commenti